Netflix ha recentimente lanciato in streaming una nuova serie animata intitolata Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix. Questa serie tv, prodotta da Ubisoft Film & Television, Bobbypills e Bootleg Universe, si ispira al videogioco del 2013 Far Cry 3: Blood Dragon. L’aspetto interessante di questo show è l’approccio sperimentale che mescola diverse forme artistiche come videoclip, pixel art, anime giapponesi e video arte.
Tuttavia, a volte l’ibridazione tra queste componenti risulta eccessiva o poco efficace. Le animazioni e il design dei personaggi sono semplici e minimalisti, ma alcuni personaggi in particolare, come la rana superdeformed Bullfrog, membro degli Assassini di Assassin’s Creed, sono ben realizzati.
La trama di Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix si svolge in un futuro prossimo, nel 1995, dove gli Stati Uniti sono scomparsi e al loro posto c’è una mega-corporazione chiamata Eden. Eden promette benessere e serenità in cambio del controllo totale sulle vite dei cittadini e del monopolio su ogni prodotto o servizio. Nonostante sembri che questo regime totalitario abbia fatto dimenticare le preoccupazioni alle persone, in realtà ha peggiorato le disuguaglianze tra i ricchi e i poveri, tra coloro che sono privilegiati e quelli che sono sfruttati e umiliati. Chiunque si opponga a Eden è considerato un criminale e un terrorista, ed è costantemente perseguitato dalla polizia e dalle forze speciali fino a essere cancellato dalla società.
Il protagonista della serie, Dolph Laserhawk, è un ex soldato con potenziamenti cibernetici e capacità straordinarie. Insieme al suo compagno e amante Alex Taylor, decide di dedicarsi al crimine per sfuggire all’oppressione di Eden. Tuttavia, il destino ha in serbo per Laserhawk un destino diverso. Tradito da Alex e catturato, Laserhawk viene reclutato da una misteriosa e spietata carceriera. Ora, insieme ad altri criminali pittoreschi, è costretto a compiere missioni suicide con obiettivi poco chiari.
Mentre Laserhawk e i suoi compagni rischiano la vita e la pressione sociale raggiunge un punto critico, qualcuno nell’ombra è pronto a fare la sua mossa finale. La serie non si concentra solo sulla tecnica, ma gioca in modo metatestuale e postmoderno con gli spettatori, soprattutto con coloro che sono in grado di riconoscere e apprezzare le numerose citazioni, non solo ai classici dell’epoca, ma anche ai brand della Ubisoft, come Assassin’s Creed, Far Cry, Watch Dogs e Rayman. Tutto il mondo della serie è un continuo scambio tra autori, spettatori e personaggi, un’interazione auto-riferita che riesce comunque a mantenere un senso grazie a una sceneggiatura funzionale e a qualche spunto interessante, anche se alcune tematiche avrebbero meritato un approfondimento maggiore, come l’utilizzo degli ibridi e delle creature extradimensionali.
Tuttavia, c’è ancora il dubbio che Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix possa rimanere un prodotto di nicchia rivolto solo ai fan, senza uscire da questo ambito ristretto.
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