Capri, un’isola incantevole, affascinante e leggendaria. Questo è ciò che tutti sanno. Ma quali sono le leggende più affascinanti che circondano Capri? Ecco quattro storie che testimoniano l’unicità di questa meravigliosa isola.
La Grotta Azzurra, uno dei luoghi più belli e visitati di Capri, è stata a lungo temuta dai pescatori locali. Si diceva infatti che fosse abitata da spiriti maligni e demoni terribili. È solo a inizio Ottocento che la grotta è stata riscoperta e gli echi di questa leggenda persistono ancora oggi.
La storia di Capri e Vesuvio, raccontata dalla giornalista e scrittrice Matilde Serao, è un epico e romantico racconto d’amore. Questa storia narrata richiama alla mente il tragico destino di Romeo e Giulietta. Vesuvio, un nobile cavaliere napoletano, si innamora di Capri, una giovane di straordinaria bellezza e moralità. Tuttavia, le loro famiglie rivali si oppongono alla loro unione e decidono di separarli. Capri, incapace di vivere senza il suo amato, si toglie la vita gettandosi in mare. Al suo posto, emerge dal Golfo di Napoli un’isola, la cui forma ricorda appunto la silhouette di una donna. Vesuvio, consumato dalla passione e dalla disperazione, si trasforma in un monte, simbolo dell’amore eterno che brucia dentro di lui. Ancora oggi, Vesuvio osserva Capri da lontano, separati non più da famiglie rivali ma dal mare. Di tanto in tanto, l’amore di Vesuvio si manifesta con cascate di lava.
I Faraglioni, secondo la leggenda virgiliana, erano luoghi in cui le sirene ammalavano i marinai con il loro incantevole canto, spingendoli a schiantarsi contro gli scogli. Tuttavia, i Faraglioni ricoprivano anche un ruolo importante come fari per i marinai, in passato. Sulla loro cima venivano accesi dei fuochi che illuminavano le rotte. Il nome stesso “Faraglione” deriva dalla parola greca “pharos”, che significa faro. Inoltre, si dice che questi guardiani rocciosi abbiano il potere di rendere fertili le donne che trascorrono del tempo sull’isola. E c’è un intruso in questa leggenda: la lucertola azzurra del Faraglione di Fuori, una specie che vive davvero su questo monolite e che ha spinto gli uomini a sfidare la sorte per vederla.
Infine, la leggenda della Campanella di San Michele è una delle leggende più famose di Capri. Un giovane pastorello, orfano di padre e con una sola pecorella, si perde al crepuscolo mentre raccoglie dei fiori. Quando si accorge che la sua pecora è sparita, sente un debole scampanellio provenire dal profondo della notte. Pensando che il suono venga dalla campanella al collo della pecora, il pastorello coraggiosamente si avventura verso la provenienza del suono. Poco prima di cadere in un burrone, una luce improvvisa lo ferma. In questa luce appare San Michele su un cavallo bianco. Il santo si toglie una campanina dal collo e la consegna al pastorello, promettendogli che lo proteggerà da ogni pericolo. Il giovane torna a casa con la campanina, che diventerà un simbolo di buon augurio a Capri.
Queste quattro leggende raccontano la magia e l’incanto di Capri. Un’isola che continua a stregare i visitatori con la sua bellezza e la sua storia affascinante.