Leggendo i miei fumetti di superman, mi divertiva vedere come la gente comune e i diversi antagonisti non erano capaci a notare la differenza tra Kal-el e Clark Kent, solo col fatto che Clark aveva gli occhiali e l’altro no! Dopotutto anche se Superman avesse una tuta con mantello e Clark Kent indossasse sempre con un bel completo giacca e cravatta, la massa muscolare rimaneva sempre uguale. Ripensando a questo mi è venuto un pensiero strano: “e se fosse il supereroe ad avere gli occhiali e magari lenti spesse da miope? Lo riconoscerebbero senza?”; così ho pensato ad una vecchia serie televisiva, Capitan Nice. Prodotta dalla National Broadcasting Company, da un idea di Buck Henry già ideatore della famosa serie Get Smart Agente 86, prodotta e trasmessa verso la fine degli anni sessanta, composta da una sola stagione per un totale di 15 episodi, di genere sitcom a sfondo supereroistico, fu trasmessa in america sulla rete NBC nel 1967 e in Italia verso gli inizi degli anno ottanta sulle reti locali.
Città di Big Town, la malavita dilaga e le forze dell’ordine cercano di arginare i crimini come meglio possono, in forza alla polizia c’è il protagonista della nostra storia, Carter Nash, un brillante chimico assegnato alla scientifica, dal carattere timido che vive ancora coi genitori, il padre e sempre assorto a leggere il giornale, infatti in tutti gli episodi non lo si vede mai in volto e la madre anche se affettuosa, a volte risulta un po’ troppo possessiva, che considera Carter ancora il suo “adorabile bambino”. Durante uno dei tanti esperimenti chimici che esegue per conto proprio, Carter scopre per puro caso, una nuova formula che ingerendola, dona delle capacità sovrumani, come la super forza, l’invulnerabilità e la capacità di poter volare, però per il fatto che egli soffre di vertigini, cerca sempre di evitare il volo, il punto debole di questa formula e che l’effetto dura solo un ora. Mentre Carter cerca di capire come poter utilizzare la sua scoperta a fini benefici, nelle vicinanze avviene una rapina a mano armata, preso dall’eccitazione, Carter beve un sorso della sua formula e dopo una dirompente trasformazione, tale da ridurgli a brandelli i vestiti, Carter vola, si fa per dire, in aiuto della polizia, dopo aver sconfitto i criminali grazie ai suoi poteri, i poliziotti e i giornalisti accorti si radunano intorno al nuovo eroe di Big Town e a gran voce ne chiedono il nome, Carter preso alla sprovvista non sa cosa rispondere , finché non vedono le iniziali della sua valigetta “N.C.” e allora Carter ha un lampo di genio e sfruttando le sue iniziali dichiara a gran voce “Io sono Capitan Nice!”. Da quel momento quando c’è un crimine, un cataclisma oppure un evento che necessita di un “superaiuto”, dismettendo i panni di timido chimico, e dopo aver bevuto la sua formula e indossato il suo costume “cucito” dall’onnipresente madre Carter Nash diventa il supereroe Capitan Nice, che grazie ai suoi poteri e alla sua intelligenza riesce a risolvere tutti i guai e uscirne vincitore.
https://www.youtube.com/watch?v=_WCrq7L5AlI
Come tutte le Sitcom, anche in Capitan Nice, e la comicità ad essere il centro cardine delle trame dei vari episodi, qui viene preso in considerazione anche il filone supereroistico, in quanto si temeva che i supereroi dei fumetti potessero essere considerati non solo violenti ma solo prodotti per bambini, con questa sitcom, si dimostrava che a colpi di allegria e con situazioni differenti, i supereroi oltre ad essere di “taglio” adulto, potevano anche essere divertenti. Il tema del supereroe che volando soffre di vertigini, venne ripresa decenni dopo in un altro telefilm intitolato Ralphsupermaxieroe.
Allaprossima
by Marco “Talparius” Lupani
Aggiungi commento