Il popolarissimo personaggio di Donald Duck, noto in Italia come Paperino, ha fatto il suo debutto il 9 giugno 1934 nel cortometraggio animato “The Wise Little Hen” (La Gallinella Saggia), parte della serie Silly Symphonies. Da quel momento, Paperino è diventato uno dei personaggi più amati della Disney, apparendo in oltre 150 cortometraggi e mediometraggi cinematografici. Questo papero dal carattere irascibile e dai molteplici stati d’animo è riuscito a catturare il cuore di generazioni di fan, grazie alla sua capacità di rappresentare le gioie e le frustrazioni della vita quotidiana.
Qualche curiosità in pillole
- In lingua originale la prima voce di Paperino apparteneva a Clarence “Ducky” Nash, che dopo cinquant’anni fu sostituito dall’animatore della Disney Tony Anselmo;
- Il secondo nome di Paolino Paperino è Fauntleroy;
- Paperino ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame e nel 1958 presentò la cerimonia di consegna degli Oscar® insieme a Bob Hope, Jack Lemmon, David Niven, Rosalind Russell e James Stewart;
- Lo zio di Paperino è Paperon de’ Paperoni, magnate scozzese e intrepido avventuriero. Paperone crede nel risparmio, nel duro lavoro, nell’ingegno e nella dedizione nei confronti degli affari;
- Qui, Quo e Qua, i nipoti combinaguai di Paperino, vivono con la loro mamma Dumbella “Della” Duck a Paperopoli nello stato del Calisota (USA) e Paperino si prende spesso cura di loro;
- Paperino appare in milioni di fumetti venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo;
- All’interno dell’area EMEA, Paperino è apparso in dozzine di serie e programmi televisivi Disney, tra cui La Casa di Topolino su Disney Channel e Disney Junior e I Corti di Topolino su Disney Channel e Disney XD;
- Paperino è apparso in ogni spettacolo di Disney On Ice fin dal debutto di Walt Disney’s World On Ice nel 1981;
- Lo spettacolo Walt Disney’s World On Ice – Donald Duck’s Birthday ha debuttato in Europa nel 1988: era uno show pieno di starnazzi, perseveranza e amicizia creato per celebrare il compleanno di Paperino;
- Nel 2017 Paperino è stato il protagonista di una collezione di moda targata Gucci. Questa linea d’abbigliamento comprendeva T-shirt, felpe con cappuccio, maglieria e scarpe. Anche le case di moda JC De Castelbajac e Monnalisa hanno creato svariati articoli di moda che avevano per protagonista il famoso papero.
Donald Duck è un papero bianco con becco e piedi arancioni. Solitamente indossa una blusa e un berretto da marinaio. Secondo l’albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks è figlio di Ortensia de’ Paperoni (sorella di Paperon de’ Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua. La prima apparizione del personaggio risale al 1934 nel cortometraggio La gallinella saggia diretto da Wilfred Jackson nel quale Paperino è il vicepresidente del Circolo dei pigri che ha come presidente Meo Porcello. I due si riveleranno degli inguaribili scansafatiche.
Con Carl Barks si ha la crescita del personaggio e i successivi approfondimenti nel carattere. Agli inizi della sua carriera Barks realizza una gag nel corto Modern Inventions dove una macchina-barbiere rade il fondoschiena di Paperino, scambiandolo per la sua testa, iniziando una lunga collaborazione con Jack Hannah col quale prima fa esordire Qui, Quo e Qua nel corto I nipoti di Paperino e poi realizzando la sua prima storia a fumetti, Paperino e l’oro del pirata, che è anche la prima storia avventurosa mai scritta con Paperino protagonista negli Stati Uniti. La creatività di Barks porta la Western Publishing, editore dei fumetti Disney, a pubblicarne i lavori nella collana Walt Disney’s Comics and Stories, dove realizza storie di vita quotidiana di non più di dieci tavole, e Four Color, dove realizza storie di ampio respiro che contribuiranno a porre le basi per il Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a caccia di tesori accompagnando lo zio Paperone. Del primo gruppo si ricordano Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un viaggio nella California del 1848, in quelle del secondo abbiamo Paperino e il mistero degli Incas, una storia che porterà i paperi a Testaquadra, una città dove tutto è quadrato e le cose rotonde sono vietate, a parte la bussola del professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California), conservata come cimelio nel museo locale oppure Paperino sceriffo di Valmitraglia nella quale il personaggio entra a contatto anche con il vecchio west americano, o Paperino e l’anello della mummia ambientata nell’Egitto, o i misteri dell’Africa Nera ambientazione di storie come Paperino e il feticcio, Paperino nell’Africa più nera e Paperino e la valle proibita.Oltre alle avventure in giro per il mondo Barks impegna il personaggio in gag dove è impegnato in molti lavori spesso improbabili (p.e., accordatore di campanelli, propagandista di farina, venditore di frullini, incantatore di serpenti) tutti destinati al fallimento. L’unico lavoro “permanente” è quello di lucidatore di monete al servizio di Paperone pagato «30 centesimi di dollaro all’ora» nonostante l’inflazione.L’ampia mole di storie e di parenti creata da Barks gli suggerisce, nel corso degli anni cinquanta, di realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo, dal quale anni dopo il disegnatore Don Rosa trarrà ispirazione per realizzare l’albero genealogico dei paperi, dal quale risulta che Paperino è il figlio di Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di Ortensia de’ Paperoni, sorella dello zio Paperone, nonché fratello gemello di Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.
In Italia, Paperino fa il suo debutto nel 1935, apparendo per la prima volta in un supplemento del settimanale Topolino, pubblicato dalla Casa Editrice Nerbini. Con il passaggio dei diritti alla Mondadori, nel 1937 Paperino ottiene una sua testata, il settimanale Paperino, edito dall’A.P.I. Da quel momento, il papero più famoso del mondo inizia ad apparire regolarmente su tutte le testate Mondadori che pubblicano materiale Disney.Le prime storie italiane di Paperino sono state realizzate tra il 1937 e il 1940 da Federico Pedrocchi, spesso con l’aiuto di altri autori come Nino Pagot. In queste storie, Paperino era protagonista di lunghe avventure, ben prima che accadesse negli Stati Uniti, dove all’epoca le strisce a fumetti di Al Taliaferro erano principalmente auto-conclusive. Bisognerà aspettare Carl Barks nel 1942 per vedere storie avventurose simili negli USA. In quegli anni, era abbastanza facile introdurre nuovi personaggi per le storie di Paperino, data l’assenza di comprimari stabili. Tuttavia, quasi nessuno dei personaggi introdotti da Pedrocchi sopravvisse al suo autore. Nel corso degli anni, molti altri autori italiani si sono occupati di Paperino, tra cui Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa. Successivamente, il testimone è passato a Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita e Marco Rota, che hanno continuato a sviluppare e arricchire le avventure del nostro amato papero.