Avete presente quando, dopo un acquisto, arrivate a casa e vi rendete conto di aver preso una sòla clamorosa? E se avessimo speso quei soldi in maniera diversa? E se avessimo comprato dei capolavori del porno come “Una zia molto disponibile”, “Moana e le sue bestie”, “Cicciolina e Moana ai mondiali”? In che modo sarebbe cambiata la nostra vita? A parte delle occhiaie mostruose, intendo… Qual è stata la molla che mi ha spinto ad acquistare “Bt’x” quando i soldi in saccoccia scarseggiavano? Masochismo? Spirito di contraddizione? Mera deficienza? La mente dell’uomo rimane tutt’ora un mistero un vasto universo inesplorato ma ripieno di cazzate.
Bt’x è un manga di Masami Kurumada, e gia’ questo m’indispone. Facciamo mente locale: cosa ha fatto Kurumada nella sua vita? “I cavalieri dello zodiaco”, “Kojiro, lo spirito del vento” (Prot!!! AHAHAHAH) e dell’altra roba perdipiu’ scontata e anonima. Il primo era carino, ma e’ venuto alla nausea un po’ a tutti. Il secondo era utile (parimenti all’omonima serie di OAV) solo per coloro che soffrivano di stitichezza. Alla fine tutto si riduce alla medesima storia dei cavalieri, con gli stessi personaggi e le stesse situazioni. Dopo aver sperato e assistito alla morte di Pegasus (si’, crepa bastardo!!!), quando ormai pensavamo di esserci liberati da un certo tipo di stereotipo, ecco che ti arriva Bt’x.
Questa la storia: Kotaro Takamya, genio della robotica, viene rapito dall’impero meccanico. L’impero meccanico, comandato da un misterioso Capitano Aramis, intende conquistare il mondo e sostituire i mortali e deboli esseri umani con cyborg e robot dall’infinita durata. Il compito di salvare il mondo viene affidato a Teppei e a Bt’x, una specie di pegaso robotico, capace, all’occorrenza, di dotare il proprio proprietario di una resistente armatura. Teppei, ovviamente, non e’ il primo pirla che passa di lì: egli e’ stato addestrato da Karen, disertrice dell’impero meccanico e precedente proprietaria di Bt’x. Ah, dimenticavo, per gli amanti dei colpi di scena, Teppei e’ anche fratello di Kotaro.
Facciamo un bel giochino, sostituite nel testo precedente le seguenti parole:
- Kotaro Takamya: Lady Isabel;
- Impero meccanico: Grande tempio;
- Capitano Aramis: Arles;
- Teppei: Pegasus;
- Bt’x: armatura sacra;
-
Karen: Castalia.
Che cosa abbiamo ottenuto? Chi indovina vince tutto il nostro appoggio morale. Vogliamo dare quindi un commento sulla storia, o preferiamo passare avanti con un bel rullo compressore? Io propenderei per la seconda ipotesi. Parliamo quindi del lato tecnico del tutto: sono ormai passati diversi anni dai Cavalieri dello zodiaco, quindi sarebbe lecito aspettarsi che il buon Masami avesse migliorato il suo stile. Invece ci ritroviamo con un fumetto dal tratto ancora incerto, con un ottimo uso dei retini per carita’, ma ancora moltoooo anni ’80. Belli i mezzi meccanici, ma i personaggi sono ancora tutti uguali e con diversi problemi nelle proporzioni e nella anatomia. Sara’ anche il suo stile, ma a me non piace. Tirando le somme: consigliato a quelli in crisi di astinenza da cavalieri, sconsigliatissimo a chi vuole leggere un bel fumetto. Chissa’ se rivendendolo ci si ricava qualcosa…