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Britannia, la storia si dovrebbe intrecciare con il fantasy…

Al via Britannia, la serie televisiva statunitense e britannica co-prodotta da Amazon e Sky, la serie ha debuttato il 18 gennaio 2018 negli Stati Uniti su Amazon Video, mentre nel Regno Unito e in Irlanda su Sky Atlantic. Potete trovare tutti gli episodi della prima stagione  sul servizio on demand Sky Box Sets. In Italia la serie va in onda sul canale satellitare Sky Atlantic dal 22 gennaio 2018.

Il tema della serie, presentata in anteprima al MipCom di Cannes e scritta dal pluripremiato Jez Butterworth che promette di mescolare la realtà al fantasy, si incentra sull’antica Roma. Vengono raccontate le vicende dell’impavida Kerra (Kelly Reilly di True Detective) ed è incentrata sui tentativi di conquista dell’Impero romano, della mitica terra situata all’estremo Nord, intrisa di magia e tradizioni e abitata da donne guerriere e druidi. Siamo nel 43, nel cuore della storia antica, al comando abbiamo il generale Aulus Plautius (David Morrissey di The walking dead), mentre Fortunato Cerlino di Gomorra interpreta l’imperatore Vespasiano. I Celti non sono solo un popolo di combattenti ma hanno anche un sistema di credenze molto radicate, infatti l’ultima volta che i Romani hanno provato a invaderli, il potente Giulio Cesare si è ritirato, nonostante la loro determinazione i Romani sono profondamente terrorizzati da queste popolazioni.

Vi riportiamo la critica del nostro esperto Valerio Piacentini:Ho guardato la prima parte della prima puntata, che dire, una sequenza infinita di obbrobri storici, scritta da un ignorante ( da colui che non conosce) che probabilmente crede che Asterix e Obelix sono personaggi storici realmente esistiti.  Una summa di errori immensi e ingiustificabili, la serie si apre con un breve testo in cui si dice che anche Giulio Cesare era dovuto arretrare davanti ai druidi……solo questo basta per far capire di che livello di analfabetismo/ignoranza è piena questa serie. Cesare intraprese 2 campagne in Britannia nel 55 a.c. e nel 54 a.c. quella del 55 fu più una prova, è descritta anche da Cesare stesso e famosa è l’impresa, accaduta durante il primo sbarco, dell’aquillifero che gettandosi in acqua con l’aquila della legione spinse tutto l’esercito a seguirlo senza più indugiare, la seconda nel 54 a.c. Cesare superò il Tamigi, sconfisse le tribù britanne dei Segontiaci, degli Ancaliti, dei Bibroci e dei Cassi. Cesare mise Mandubracio dei Trinovanti al posto di Cassivellauno che regnava sulle genti a nord del Tamigi. La vera invasione della Britannia da parte di Cesare non avvenne solamente perchè, prima dovette sedare una ribellione in Gallia e poi sostenere la guerra contro Pompeo, infine fu ucciso. Altro errore da analfabeti è che nella serie 43 d.c. Vespasiano futuro Imperatore di Roma è qui un centurione!!! Vespasiano durante l’invasione della Britannia era al comando della legione II Augusta! alte oscenità varie, le armature dei legionari, i costumi usati qui li avranno presi da serie come Xina, i legionari all’epoca indossavano ancora la lorica hamata diciamo simile alla cotta di maglia, la lorica segmentata è in questo periodo che comincia giusto a comparire, e tra l’altro non era in pelle e che al massimo in pelle la usavano le truppe ausiliarie, ma comunque non in questo periodo. Ci sarebbero tante altre oscenità inserite nella serie ma mi fermo qui. Ora anche se una serie tv/libro è romanzata con inserto anche di elementi fantasy, i punti fondamentali della Storia gli eventi storici e i suoi personaggi, quale Cesare, Vespasiano etc,rimangono quelli, e non si può discute su ciò. Qui invece abbiamo appunto solo un monumento all’ignoranza, chi ha scritto e prodotto tale immonda spazzatura deve essere un ignorante analfabeta di proporzioni bibliche.”

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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