Bridge editing: una nuova tecnica di editing genetico ancora più potente di CRISPR

Crispr ha rivoluzionato l’ingegneria genetica e la medicina. Ora, però, sembrerebbe essere arrivato un sistema simile, ma ancora più potente: il bridge editing. Questo nuovo sistema potrebbe infatti permetterci di apportare modifiche ai genomi molto più grandi di quanto sia attualmente possibile con Crispr.

Come funziona il bridge editing?

A differenza di Crispr, che taglia il DNA, il bridge editing lo collega fisicamente, come un ponte, tra due sequenze. Questo permette di inserire, eliminare o invertire sequenze di DNA praticamente di qualsiasi lunghezza.

Quali sono i vantaggi del bridge editing?

  • Potenziale per modificare genomi più grandi: Il bridge editing potrebbe essere utilizzato per modificare interi cromosomi, cosa che non è possibile con Crispr.
  • Maggiore precisione: Il bridge editing è più preciso di Crispr, il che significa che è meno probabile che causi effetti collaterali indesiderati.
  • Maggiore versatilità: Il bridge editing può essere utilizzato per una più ampia gamma di applicazioni rispetto a Crispr, ad esempio per rimodellare completamente i genomi di piante e animali.

Quali sono i limiti del bridge editing?

  • È ancora in fase di sviluppo: Il bridge editing è stato finora testato solo nelle cellule batteriche o nelle provette. Non è ancora chiaro se funzionerà nelle cellule umane.
  • Potenziali rischi: Come per qualsiasi tecnologia di editing genetico, il bridge editing potrebbe comportare dei rischi, come la possibilità di creare mutazioni indesiderate.

Il futuro del bridge editing

Il bridge editing è una tecnologia promettente con il potenziale per rivoluzionare l’ingegneria genetica e la medicina. Tuttavia, è importante procedere con cautela e continuare a testare la tecnologia per comprenderne meglio i rischi e i benefici.

Lo studio sul bridge editing è stato pubblicato sulla rivista Nature.

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