Nel marzo del 1959, alla Fiera americana del giocattolo di New York venne presentata una bambola che avrebbe cambiato per sempre il volto dell’industria e che, ancora oggi, fa divertire i bambini di tutto il mondo. Creata dalla cofondatrice di Mattel, Ruth Handler, “Barbie” era una bambola adulta dalle forme sinuose di ventotto centimetri, in plastica, una rivoluzione nell’industria delle bambole, che fino a quel momento aveva prodotto solo bambolotti per bambini.
La Barbie, o per usare il suo nome completo, “Barbara Millicent Roberts”, prendeva il nome dalla figlia della Handler, Barbara, e si ispirava alla bambola tedesca Bild Lilli, di cui la Handler aveva acquistato i diritti. Quando fu lanciata negli Stati Uniti, era l’unica bambola adulta in produzione e andò a sfidare l’idea cementata secondo cui tutte le bambine volevano solo essere madri, offrendo loro quindi bambole da accudire. Barbie ha rivoluzionato tutto questo: è diventata un’aspirazione e un’ispirazione, e si è rapidamente rivelata un successo non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. A distanza di oltre 60 anni, Barbie è ancora popolare come non mai: è infatti la bambola più venduta al mondo. Talvolta controversa ma sempre amata, Barbie fa parte della nostra storia condivisa, ed è semplicemente un’icona culturale.