L’intelligenza artificiale generativa (IA generativa) sta rivoluzionando il mondo del marketing, ma pone anche importanti questioni etiche. Brandtech, un leader nel settore del marketing tecnologico, sta affrontando queste sfide con un approccio innovativo. L’azienda ha presentato un nuovo modello per un’IA generativa etica, focalizzandosi su tre aree chiave: i team, la tecnologia e i servizi.
Un’IA senza pregiudizi
Uno dei maggiori problemi dell’IA generativa è il rischio di perpetuare i pregiudizi presenti nei dati di addestramento. Brandtech ha sviluppato una tecnologia proprietaria chiamata Bias Breaker, integrata nella sua piattaforma Pencil, che mira a contrastare questi bias. Ad esempio, quando si richiede un’immagine di un “CEO”, Bias Breaker genera immagini più diverse e inclusive, evitando di rappresentare solo uomini bianchi.
- Come funziona Bias Breaker? Aggiungendo un livello di inclusività basato su probabilità ai prompt, Bias Breaker crea prompt più sofisticati e vari, ottenendo risultati più equi e rappresentativi.
Un impegno per l’etica
Brandtech va oltre la semplice tecnologia. L’azienda offre:
- Formazione: Tutti i team sono formati per prendere decisioni etiche nell’utilizzo dell’IA generativa.
- Consulenza: Brandtech Consulting offre sprint etici di sei settimane per aiutare i clienti a implementare soluzioni etiche.
- Modelli di policy: L’azienda ha sviluppato un modello gratuito per creare politiche etiche sull’IA generativa.
David Jones, fondatore e CEO di Brandtech, afferma: “Con l’IA generativa, abbiamo l’opportunità di anticipare le problematiche e costruire un futuro più equo e responsabile.”
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