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Bot, Minacce e Milioni: Lo Scandalo del RMT che Sta Sconvolgendo gli MMORPG

“Ricordi quando giocare ai MMORPG significava passare nottate insonni a macinare livelli e a cercare oggetti leggendari? Beh, scorda tutto. Oggi, in questi mondi virtuali, c’è gente che guadagna più di te lavorando da casa, cliccando su un bottone. Sì, hai capito bene: mentre tu ti sgoli a fare raid, c’è qualcuno che sta diventando ricco grazie al tuo gioco preferito. E no, non stiamo parlando di streamer di Twitch.”

“Il Real Money Trading (RMT), ovvero la compravendita di oggetti di gioco con denaro reale, è un fenomeno che affligge i MMORPG da anni. Ma negli ultimi tempi, questa pratica è diventata un vero e proprio business, con tanto di organizzazioni criminali e minacce di morte.

Come funziona?

È semplice: ci sono dei bot, cioè dei programmi automatici, che giocano al posto tuo 24 ore su 24. Questi bot accumulano oggetti rari, valuta di gioco e li vendono a persone disposte a pagare con soldi veri. E chi sono questi acquirenti? Beh, potrebbero essere giocatori che vogliono saltare i livelli più noiosi, oppure investitori che vedono nel RMT un modo per guadagnare facile.

Ma perché è un problema?

Innanzitutto, il RMT svaluta l’economia di gioco. Se tutti possono comprare l’equipaggiamento più potente, che senso ha passare ore a macinare livelli? In secondo luogo, il RMT favorisce la creazione di un mercato nero, dove si nascondono truffatori e criminali. E infine, il RMT può portare a un aumento della tossicità all’interno delle comunità di gioco.

E le case produttrici cosa fanno?

Beh, fanno finta di niente. Scherzo. In realtà, molte aziende cercano di combattere il RMT, ma è una battaglia persa in partenza. I bot sono sempre un passo avanti e le leggi sono spesso difficili da applicare in un mondo virtuale.

Il caso Madskillzhc è solo l’ultimo esempio di come il RMT possa avere conseguenze gravi. Questo content creator è stato minacciato di morte solo perché ha osato esporre le attività di questi bot farmer. E questo dovrebbe farci riflettere: fino a che punto siamo disposti a tollerare questo fenomeno?”

Conclusione

“Il RMT è un problema complesso che richiede soluzioni altrettanto complesse. Le case produttrici, i giocatori e le autorità devono collaborare per trovare un modo per arginare questo fenomeno. Nel frattempo, possiamo solo sperare che i nostri personaggi virtuali non vengano mai sostituiti da dei robot.”

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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