Chi sono i bōsōzoku?

Il bōsōzoku è un fenomeno giovanilecaratterizzato da una forte cultura delle moto personalizzate, con accessori come scarichi fuori misura e illuminazioni colorate, ma anche da comportamenti violenti e oltraggiosi nei confronti della società. Il fenomeno delle gang di motociclisti giapponesi, note appunto come bōsōzoku, era molto popolare nella produzione animata/fumettistica nipponica negli anni ’70 e ’80. Questi giovani motociclisti ribelli rappresentavano uno sfogo per i giovani che non riuscivano ad integrarsi nella società giapponese, che richiedeva di rispettare un’etichetta impeccabile quando si è in pubblico.

Nonostante fossero considerati delinquenti, i membri delle bande avevano regole interne rigide che erano rispettate sotto il rigido senso del rispetto e della lealtà. Diversi manga e anime hanno rappresentato questi antieroi moderni, come Tokyo Revengers, la cui storia racconta le lotte tra bande di teppisti e i viaggi nel tempo di un giovane che cerca di salvare la sua ex fidanzata. Anche il famoso film di animazione Akira ha rappresentato questi motociclisti in una Tokyo distrutta dalla terza guerra mondiale.

In generale, il fenomeno bōsōzoku ha fortemente influenzato la cultura giapponese e poi il mondo della cultura popolare internazionale. Attraverso la sua forte cultura motoristica e la sfida alla società, ha ispirato generazioni di artisti di tutti i generi, culminando in una delle opere più importanti del genere cyberpunk, Akira. Nonostante il fenomeno sia in declino, il loro spirito libero continua a rappresentare un valore amato dalla cultura popolare sia in Giappone che in tutto il mondo.

I Bōsōzoku e il Cyberpunk

Questo stile di vita ha ispirato molte opere dell’arte giapponese contemporanea, tra cui la serie di manga Akira di Katsuhiro Otomo. Infatti, il protagonista della serie, Kaneda, è un membro di una banda di motociclisti che combatte contro il governo. L’opera ha avuto un notevole impatto su molti aspetti della cultura pop giapponese, sia nella sua versione manga che nell’adattamento animato del 1988. Il successo di Akira ha dato il via a un’intera generazione di opere, che traggono ispirazione dal bōsōzoku. Questo stile di racconto è spesso associato al genere cyberpunk, che enfatizza il rapporto tra la tecnologia e la società, il tema degli androidi e un’espressione anti-autoritaria.

Una delle opere più conosciute del genere cyberpunk è Ghost in the Shell di Masamune Shirow. Anche qui, la motocicletta è spesso utilizzata come mezzo di fuga. La serie, che racconta le avventure di un’agente speciale che combatte il crimine arruolata in una forza di polizia con organi cibernetici, ha aggiunto nuove dimensioni al genere e ha reso popolare il tema della tecnologia avanzata, che ha influenzato la cultura popolare giapponese.

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