L’anime di Beastars, tratto dall’acclamato manga di Paru Itagaki, è un’opera che sfida i confini del genere, mescolando introspezione psicologica, tensione sociale e un’estetica unica. Con l’uscita della prima parte della terza stagione su Netflix, il 5 dicembre 2024, siamo pronti a immergerci nell’ultimo capitolo di una storia che ha catturato cuori e menti in tutto il mondo. Come appassionata di anime, devo confessare che ogni stagione di Beastars mi ha lasciato qualcosa di unico: emozioni crude, riflessioni profonde e una connessione viscerale con i personaggi.
In Beastars, Paru Itagaki costruisce un mondo dove animali antropomorfi vivono in una società che rispecchia le complessità delle relazioni umane. Tuttavia, questa convivenza è fragile, segnata da tensioni tra carnivori ed erbivori, che convivono tra paura e pregiudizi.Il protago nista, Legoshi, un lupo grigio timido e riflessivo, incarna alla perfezione questa dualità: è un predatore, ma il suo cuore è pieno di empatia e insicurezza. Il suo incontro con Haru, una coniglia nana, rappresenta una rivoluzione emotiva e narrativa, spingendolo a confrontarsi con il conflitto tra istinti e morale, amore e paura. La relazione tra i due è il cuore pulsante della serie, un’esplorazione coraggiosa e poetica di cosa significhi amare l’altro, nonostante (o forse proprio per) le differenze.
Un’Evoluzione Narrativa e Visiva
Dalla prima stagione, andata in onda nel 2019, fino alla seconda nel 2021, Beastars ha dimostrato una continua crescita narrativa e tecnica. La prima stagione ci ha introdotto al mondo dell’Istituto Cherryton, ponendo le basi per le sue complesse dinamiche sociali. Il mistero dell’omicidio di Tem non era solo un giallo, ma un pretesto per esplorare i temi di identità, potere e vulnerabilità. La seconda stagione ha approfondito il passato dei personaggi e ha alzato la posta in gioco, conducendo Legoshi verso un percorso di autodeterminazione che ha messo a nudo le sue paure più intime. Questo sviluppo ha preparato il terreno per l’epilogo, che promette di risolvere i conflitti emotivi e sociali che abbiamo vissuto insieme ai protagonisti. Dal punto di vista tecnico, lo studio Orange ha fatto scuola nell’utilizzo della CGI, conferendo ai personaggi un realismo espressivo senza rinunciare alla magia dell’animazione. La combinazione di dettagli meticolosi e atmosfere vibranti ha elevato l’intera esperienza visiva, rendendola ineguagliabile.
Le Prime Impressioni sull’Epilogo
La terza stagione, divisa in due parti, sembra voler chiudere tutti i cerchi narrativi aperti, portando a compimento il viaggio di Legoshi e dei suoi amici. I primi episodi suggeriscono un ritorno alle radici più intime della serie, ma con una maturità narrativa che riflette la crescita dei personaggi. Il trailer rilasciato da Netflix lascia intuire che lo studio Orange non ha perso il suo tocco: le animazioni mozzafiato e le scelte di regia di Shinichi Matsumi sembrano destinate a superare le aspettative. Tra scene di lotta simboliche e momenti di rara introspezione, questa stagione si prospetta come un degno addio a un’opera che ha saputo farci sognare e riflettere.
Perché Amare Beastars
Ciò che rende Beastars speciale è il suo coraggio nel raccontare la complessità dell’animo umano (e animale). I temi trattati — discriminazione, desiderio, accettazione — sono universali, ma vengono declinati in modi inaspettati e toccanti. Ogni personaggio, da Legoshi a Louis, passando per Haru, è profondamente imperfetto, ma proprio per questo tremendamente reale. Il mio momento preferito? Difficile sceglierne uno. Forse è quella scena in cui Legoshi, ferito ma determinato, guarda negli occhi Haru e promette di proteggerla. O forse il momento in cui Louis affronta il suo passato, dimostrando che la vera forza non risiede nei muscoli, ma nel cuore.
Un Addio Doloroso, ma Necessario
Con l’uscita della prima parte dell’ultima stagione, inizia l’addio a una serie che ha ridefinito il modo di raccontare le emozioni attraverso l’animazione. Se non avete ancora visto Beastars, vi invito a farlo subito: recuperate le prime due stagioni su Netflix e preparatevi a un viaggio che non dimenticherete facilmente.Io, personalmente, non sono pronta a dire addio. Ma forse, come ci insegna Legoshi, il cambiamento è una parte inevitabile della crescita. E voi? Quali sono le vostre aspettative per il finale? Condividete i vostri pensieri e prepariamoci insieme a questo ultimo, emozionante capitolo.
Cosa vi aspettate da questa stagione finale? Fatecelo sapere nei commenti!