42 studenti. Una sfida all’ultimo sangue. Un solo vincitore. La società giapponese è travolta da una crisi economica e sociale senza precedenti. 42 studenti sono stati selezionati per partecipare al programma annuale Battle Royale, voluto dal governo per disciplinare i giovani. Spediti su un’isola remota gli allievi ricevono un’arma con l’ordine di eliminare i propri compagni entro tre giorni. A sorvegliare questo crudele gioco è lo spietato professore Kitano. Ha inizio una battaglia all’ultimo sangue in cui il sopravvissuto sarà soltanto uno.
Battle Royale – Director’s Cut è la versione rimasterizzata e potenziata del cult movie del maestro Kinji Fukasaku (Tora! Tora! Tora!, Lotta senza codice d’onore), con Takeshi Kitano. Al suo debutto, in Giappone, il film è stato oggetto di discussioni parlamentari e in altri paesi è stato censurato a causa della sua eccessiva violenza. È uscito in due versioni. La prima, nelle sale giapponesi, il 16 dicembre 2000. La seconda, denominata “Special version“, è uscita nei cinema l’anno successivo. Sarebbe scorretto definire questa seconda versione una director’s cut poiché non si tratta di un rimontaggio del film voluto dal regista, è piuttosto una versione “potenziata” mediante l’uso di nuovi effetti speciali e di scene aggiuntive. Nel 2021 il film è stato ripubblicato in versione restaurata in 4K in entrambe le versioni dalla Arrow Films nel Regno Unito. Dal 10 ottobre 2022 la versione speciale (rinominata “director’s cut”) ha avuto una distribuzione cinematografica in Italia; in contemporanea Cecchi Gori ha avviato un finanziamento tramite crowdfunding di un’edizione limitata in Blu-ray e Blu-ray 4K del film originale e del sequel Battle Royale II, entrambi nelle due versioni originale e speciale. Esiste una terza versione del film, uscita solo in Germania e fortemente censurata, conosciuta come “German cut”. A differenza di quanto avvenne con le due precedenti versioni, il regista Kinji Fukasaku ne è completamente estraneo trattandosi di un rimontaggio dovuto ad esigenze di censura.
Tratto dall’omonimo best-seller di Takami Koushun (ed. Mondadori), Battle Royale, al suo debutto in patria nel dicembre del 2000 generò grande scalpore per poi diventare una delle opere asiatiche di maggiore successo: il thriller distopico di Fukasaku è stato infatti distribuito in oltre 20 paesi, entrando nella Top10 dei maggiori incassi giapponesi. Battle Royale ha ottenuto il consenso della critica e del pubblico a livello internazionale, diventando a tutti gli effetti un cult contemporaneo. È considerato il survival movie precursore di successi come Hunger Games e la serie Squid Game, oltre ad essere stato nel corso degli anni fonte di ispirazione per altri grandi autori (Tarantino, che ha più volte dichiarato il suo amore per il film, scelse l’attrice Chiaki Kuriyama per il ruolo di Gogo in KiIll Bill). Il regista iniziò a lavorare al sequel, Battle Royale II: Requiem, ma morì di cancro alla prostata il 12 gennaio 2003 dopo la ripresa di una sola scena con Takeshi Kitano. Suo figlio, Kenta Fukasaku, completò il film nel 2003 e lo dedicò a suo padre.