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La Basilica di San Crisogono in Trastevere: Un Viaggio nei Sotterranei e nella Storia di Roma

La Basilica di San Crisogono, incastonata nel cuore del quartiere Trastevere, è un angolo storico che merita attenzione non solo per la sua architettura, ma anche per il fascino che si cela nei suoi sotterranei. Mentre la magnificenza di altre chiese trasteverine, come Santa Maria in Trastevere e Santa Cecilia, tende a oscurare la sua importanza, San Crisogono rappresenta un capitolo fondamentale nella storia di Roma e delle sue trasformazioni urbanistiche e religiose.

La Storia e la Leggenda di San Crisogono

La Basilica di San Crisogono, con il suo nome che rimanda a una figura di martire cristiano, è tra le più antiche della città, e si erge su un sito ricco di storia. Fondata su due, forse tre domus romane del II e III secolo, la basilica ha assunto la sua pianta definitiva nel IV secolo, sotto il pontificato di Papa Silvestro I. Tuttavia, l’identità del Crisogono a cui la basilica è dedicata resta avvolta nel mistero, alimentando una delle più intriganti discussioni storiche della Roma antica. Una delle teorie più accreditate identifica il santo con un soldato di Aquileia, che subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano nel IV secolo. La sua passio narra di un uomo che, dopo aver sofferto lunghe torture, venne decapitato e gettato in mare.

Secondo una diversa tradizione, Crisogono visse a Roma e fu imprigionato per la sua fede cristiana. Durante la sua detenzione, intrattenne una corrispondenza con Anastasia, una donna cristiana perseguitata dal marito. Quando Crisogono fu trasferito ad Aquileia, Anastasia lo seguì e testimoniò il suo martirio. La figura di Crisogono è così avvolta da una molteplicità di storie che lo rendono una figura enigmatica, legata profondamente alla cristianità nascente e al martirio.

Di Anthony M. from Rome, Italy – saint and leper, s. crisogono, CC BY 2.0

La Basilica e i Suoi Sotterranei

La chiesa odierna di San Crisogono, che sorge lungo il viale Trastevere, non è l’originale struttura che venne edificata nel IV secolo. La basilica documentata per la prima volta nel 499, quando fu inclusa nell’elenco dei tituli romani invitati a partecipare al Concilio di Roma, era probabilmente una piccola chiesa che sorgeva su una domus privata del II secolo. Nel corso dei secoli, la basilica subì numerosi restauri e modifiche, il più significativo dei quali avvenne nel 1126, quando il cardinale Giovanni da Crema avviò la costruzione di un nuovo edificio basilicale che integrò la vecchia struttura come fondazione. Il campanile romanico che oggi svetta sulla basilica risale proprio a questo periodo.

Gli scavi condotti nel 1907 hanno portato alla luce i resti della chiesa originale, sepolti sotto la basilica odierna, a circa sei metri di profondità. Questi sotterranei sono un prezioso scrigno di storia, che consente di osservare da vicino le tracce delle prime chiese cristiane, in particolare una serie di affreschi dell’VIII secolo che raffigurano scene legate alla vita di San Crisogono, Rufino e Anastasia.

Un Viaggio nel Tempo: La Basilica Antica e la Reliquia di San Crisogono

Se la basilica attuale si presenta maestosa con il suo portico costruito nel 1626 grazie all’interessamento di Scipione Borghese, sono i sotterranei a custodire il vero spirito dell’antica San Crisogono. La chiesa più antica, situata sotto l’edificio moderno, include la parte inferiore dell’abside, decorata con splendidi motivi che imitano le stoffe sontuose del VIII secolo, e un battistero circolare che risale al periodo precedente. Quest’area è accessibile attraverso una scala moderna dalla sacrestia e offre una visione unica della basilica originale.

La reliquia di San Crisogono, che oggi si trova ancora nella chiesa, è un altro elemento fondamentale della storia della basilica. La reliquia, che consiste in una mano e in una calotta cranica attribuite al santo, arrivò nella basilica nel XV secolo, ma ha avuto una storia travagliata. Fu rubata nel 1960, ma ritrovata pochi giorni dopo nei pressi di Santa Maria in Trastevere, privata del prezioso reliquiario. La reliquia rappresenta non solo un simbolo di devozione, ma anche un legame tangibile con la martire cristiana che, seppur avvolto dal mistero, continua a suscitare fascino tra i visitatori.

L’Arte e le Opere della Basilica di San Crisogono

L’interno della basilica è un capolavoro di arte religiosa. Il soffitto a lacunari dipinto è uno dei più belli di Roma, mentre le colonne di granito, probabilmente provenienti dalle Terme di Settimio Severo, conferiscono una solida eleganza all’edificio. Al centro dell’abside si trova una copia della celebre tela del Guercino, La Gloria di San Crisogono, che purtroppo fu trafugata nel 1808 e venduta in Inghilterra, ma che continua a essere un elemento di grande importanza nella storia dell’arte cristiana.

Oltre agli affreschi, la basilica ospita numerose opere di pregio, tra cui il pavimento cosmatesco e la cappella del Santissimo Sacramento, opera di Gian Lorenzo Bernini. Il mosaico absidale, attribuito al Cavallini, è un altro elemento di grande rilevanza, con scene che raccontano la vita dei santi e le vicende cristiane. L’arte e la storia si fondono perfettamente in questo luogo, che risulta essere un’incantevole fusione di fede, arte e tradizione.

Un Viaggio di Scoperta

La visita alla Basilica di San Crisogono, quindi, non è solo un’esperienza religiosa, ma anche un’immersione nella storia e nell’arte di Roma. I sotterranei, in particolare, offrono uno spaccato autentico della Roma cristiana dei primi secoli, e la basilica stessa è un affascinante percorso attraverso le varie fasi della storia architettonica e religiosa della città. Ogni angolo della chiesa racconta una storia, ogni affresco è un frammento del passato che ci invita a riflettere sul cammino della cristianità e sulla memoria di chi, come San Crisogono, ha dato la propria vita per la fede.

In un quartiere di Roma dove le chiese si moltiplicano e si sovrappongono, San Crisogono merita di essere visitata con la stessa devozione che i romani hanno riservato alla sua fondazione. I suoi sotterranei, la sua arte e le sue reliquie continuano a raccontare la storia di una città che, attraverso le sue pietre e i suoi affreschi, parla ancora di fede, martirio e memoria.

Redazione

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