Band Maid, il rock kawaii

Le Band-Maid (foto “Nippon Crown” – “Platinum Passport inc.”) sono un gruppo rock giapponese di recente formazione, composto da sole ragazze. Il gruppo è nato nel luglio del 2013, a Tokyo, ma la formazione si è completata, divenendo quella che conosciamo oggi, solo qualche mese dopo, quando Saiki Atsumi ha assunto il ruolo di cantante. Il loro primo live è stato nel 2013, a Shibuya, un quartiere di Tokyo. Le Band-Maid hanno suonato e suonano spesso a Tokyo, probabilmente anche grazie all’influenza della loro casa discografica Gump Records, legata alla ben più grande e famosa Avex Trax. Nel 2014 hanno rilasciato il loro primo album di studio “Maid in Japan”. Questo disco è stato composto in collaborazione con i musicisti Masahiko Fukui e Kentaro Akutsu. Nel Dicembre 2015 è uscito il loro secondo disco “New Beginning”, e nel Maggio del 2016 il loro terzo, “Brand New Maid”. Nonostante la loro recente formazione, la media di un album all’anno è molto buona per le giovani ragazze, che dimostrano di essere determinate e disposte a darsi da fare.

Per quanto riguarda lo stile le Band-Maid si possono accostare, con le dovute proporzioni, a quello che è l’ambiente Visual Kei giapponese, caratterizzato dalla volontà di fare anche dell’abbigliamento e della propria immagine, oltre che della musica, un modo di esprimersi e di contraddistinguersi. Infatti le cinque ragazze indossano l’abbigliamento tipico delle cameriere dei Maid Cafè giapponesi, scelta derivata dal fatto che Miku Kobato ha lavorato per un periodo in uno di questi Cafè. Strana coincidenza, proprio nel 2013 iniziava anche la carriera dei K-ble Jungle, la cui cantante Eriko ha per un lungo periodo vestiva un costume da maid (di colore blu).

Kanami e Akane fanno parte anche del gruppo acustico Mochi to Cheeze. Il loro genere è l’hard rock e chiunque pensi che, come per altri gruppi nipponici, la loro forza sia solo quella di essere giovani e belle, si sbaglia di grosso, perché ognuna di loro può vantare ottime doti musicali. Basta ascoltare la loro musica o, ancora meglio assistere ad un loro live, per capirlo. Dalla voce agli assoli di chitarra ai passaggi di batteria, nulla è banale o scontato.

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