Bad Period: una nuova supereroina è in città… e non si sente troppo bene

Alex E. Murphy ha un segreto e oggi lo rivelerà al mondo. Alex è una supereroina… non una qualunque. Proprio quando vorrebbe solo sdraiarsi scompostamente sul divano e mangiare schifezze, con una borsa dell’acqua calda sul ventre ad alleviare i dolori, ad Alex E. Murphy si manifestano i poteri sovrannaturali, di cui è dotata sin da piccola senza saperlo fino al fatidico giorno di inizio del suo primo mestruo.  Un action comic che prova a raccontare le complessità di salvare il mondo e svelare un antico mistero…

Esistono più universi (o forse dovremmo dire “multiversi” ormai) nei quali supereroi dotati di poteri incredibili si scontrano con forze del male di varia natura. Ma si è mai vista un’eroina che ottiene i suoi poteri in quei giorni del mese? Ora è possibile conoscerla in Bad Period, nuovo fumetto sceneggiato da Antonio Sepe, illustrato da Cecilia Formicola ed edito da Remer Comics.

Questo primo volume di Bad Period si presenta come una specie di origin story per una protagonista tutto sommato molto comune, nel senso più letterale del termine. Alex, al contrario di tanti altri eroi che, anche prima di ottenere i poteri, sembra posseggano sempre un talento innato, si destreggia a fatica tra i problemi che affliggono tanti giovani come lei: vecchi traumi mai risolti, amori finiti male, rapporti familiari andati persi, un lavoro estenuante e insoddisfacente. La sua personalità un po’ nerd, inoltre, viene subito fuori dalle prime pagine per poi rimanere una costante sia nelle immagini che in alcune battute, caratterizzando ogni sua reazione a ciò che le succede. In effetti, si parlerà anche di altre origini, ben più lontane di quelle di Alex e radicate dall’inizio dei tempi, e queste scoperte la sconvolgeranno nel profondo.

Per Antonio Sepe, già sceneggiatore di un’altra serie su un supereroe nostrano, Capitan Napoli (sempre edito da Remer Comics), era importante

“raccontare della storia di una famiglia e di come certe ferite ti segnano, anche se hai dei superpoteri”, in modo da avvicinare tutti i lettori a Bad Period, che prima di tutto “è un action comic, dal classico schema supereroistico, con un personaggio che ama il cinema almeno quanto lo amo io”.

Oltre a questo, però, la domanda che sostiene il progetto è:

“Ma tu salveresti il mondo mentre hai le mestruazioni?” e, attraverso la metafora delle capacità sovrannaturali, si normalizza qualcosa di assolutamente naturale come il ciclo mestruale: “L’argomento è ancora praticamente un tabù, i problemi profondi vissuti dalle persone che mestruano vengono sminuiti ma il messaggio più riuscito del fumetto, per me, è proprio questo: alla fine Alex non è una supereroina perché ha le mestruazioni e a nessuna persona dovrebbe venire richiesto di esserlo, perché si tratta semplicemente di un aspetto della loro vita, normale e che va trattato come tale” spiega Cecilia Formicola, che si è occupata di illustrare le caotiche vicissitudini di Alex.

Attenzione dunque: le mestruazioni non sono considerate il tema principale del fumetto, ma sono semplicemente parte della vita della protagonista e dunque vengono raccontate, non censurate o ignorate come capita in qualunque altra storia. Per una maggior rappresentatività, anche a livello di linguaggio, (d’altronde, le mestruazioni non riguardano solo le donne, figuriamoci tutto il resto), è stata quindi di enorme importanza la consulenza di Isabella Borrelli:

“Secondo me, vedere rappresentati in modo verosimile i corpi femminili e i loro fluidi, di cui non si parla o se ne omettono i dettagli, ha un enorme impatto sociale, accrescendo la nostra consapevolezza e trasmettendo informazioni più corrette, oltre gli stereotipi. Sono stata contenta di collaborare a questo fumetto. Si è creata una bella sinergia con il team, che ha realizzato un fumetto d’azione che avesse uno sguardo quanto più decostruito dal male gaze sulla protagonista e che si assumesse delle responsabilità narrative”.

A questa cura per i dettagli hanno contributo anche Federica Sanson e Antonio Esposito, rispettivamente designer del logo di Bad Period e letterista, offrendo una rappresentazione a tutto tondo di qualcosa che, dopotutto, accomuna metà della popolazione mondiale:

“Abbiamo confezionato un prodotto di cui siamo molto orgogliosi e che speriamo possa raccontare le mestruazioni da un altro punto di vista, ironico ma rispettoso. E un grazie enorme va a Remer per averci creduto; non è facile fare una storia come Bad Period, non è facile neanche pubblicarla però, loro ci hanno sostenuto sin dall’inizio e hanno assecondato ogni nostra richiesta, lasciandoci carta bianchissima su cosa e come avremmo voluto raccontare la storia di Alex” dichiara Sepe.

Antonio Sepe è nato a Napoli, classe 1985, laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e Media, concludendo poi una specializzazione in Digital Marketing. È uno sceneggiatore/storyteller part-time e un sognatore a tempo pieno. Ha pubblicato una serie a fumetti (Capitan Napoli, Remer Comics) ed è ideatore e co-conduttore di un podcast: Mu.Li Musica e Libri. Da sempre divoratore seriale di cultura pop, che non esita a inserire in ogni cosa che fa. Nel 2022 ha anche esordito come autore di romanzi, col primo scritto a quattro mani con Stefania Gimmelli, Punti di svista.

Cecilia Formicola è nata a Napoli nel 1994. Dopo un’esperienza a Roma come storyboard artist e illustratrice per un gioco di carte indipendente, collabora al volume The Steams Chronicles 3 per Noise Press e all’autoproduzione Tesla and the Secret Lodge. Attualmente lavora alla serie Les Mondes d’Ewilan edita da Glénat, oltre ad aver illustrato la copertina del romanzo Punti di Svista.

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