Riapre, finalmente, il Cinema Azzurro Scipioni

Dopo tre anni di chiusura imposta dalla crisi economica causata dal Covid, il Cinema Azzurro Scipioni di Roma riaccende il suo schermo. Fondato nel quarant’anni fa da Silvano Agosti, questo storico punto di riferimento per il cinema d’essai e d’autore riprende vita grazie al sostegno finanziario di BNL e del Gruppo BNP Paribas.

Negli anni ’70, Agosti, regista e montatore, produce “Il pianeta azzurro”, il debutto cinematografico dell’amico Franco Piavoli. Dopo il successo del film al Festival di Venezia nel 1982, Agosti cerca di distribuirlo nelle sale romane ma, trovando disinteresse, decide di rilevare un locale per proiettarlo personalmente. Nasce così, nel 1983, l’Azzurro Scipioni nel rione Prati, un luogo che diverrà simbolo del cinema d’autore e dell’impegno civile, ospitando figure di spicco come Antonioni, Fellini, Monicelli, Scola, Bertolucci, Bellocchio, Storaro e Piovani. Agosti ha saputo mantenere viva l’attenzione su opere di qualità spesso dimenticate, organizzando anche numerosi eventi culturali come recital di poesia e concerti di grandi compositori, tra cui Ennio Morricone.

Oggi, le storiche poltroncine azzurre, originariamente provenienti da un magazzino Alitalia, sono state sostituite con sedute nuove di zecca. Situato al civico 82 di via degli Scipioni, il cinema riapre con la stessa dedizione al cinema indipendente e d’autore che lo ha reso un faro per i cinefili romani. La ristrutturazione, finanziata da BNL e il Gruppo BNP Paribas, ha rinnovato i locali, riaffermando il ruolo del cinema come veicolo di cultura e sviluppo sociale. Claudia Cattani, presidente di BNL BNP Paribas, ha ribadito l’importanza di preservare luoghi di incontro e condivisione come l’Azzurro Scipioni.

Il cinema riprende le sue attività storiche con i fine settimana dedicati alle chiacchierate di Agosti con il pubblico e una programmazione di film d’essai e opere prime. Il primo film proiettato dopo la riapertura è stato il cortometraggio “Exit” (1985) di Pino Quartullo e Stefano Reali, candidato all’Oscar nel 1987. La nuova programmazione comprende titoli come “Il pianeta azzurro” di Franco Piavoli, “Gianni Versace: L’Imperatore dei sogni” (2023) di Mimmo Calopresti, “Gli agnelli possono pascolare in pace” (2024) di Beppe Cino, “16 millimetri alla rivoluzione” (2023) di Giovanni Piperno, “La Pitturessa” (2024) di Fabiana Sargentini, “Marx può aspettare” (2021) di Marco Bellocchio, “Gaugin” (2027) di Edouard Deluc, “A occhi chiusi” (2021) di Alessandro Perrella, e “Giorni felici” (2023) di Simone Petralia.

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, ha celebrato la riapertura del cinema come la restituzione alla città di un luogo di grande qualità culturale, soprattutto per il cinema d’essai e d’autore. L’Azzurro Scipioni si conferma quindi non solo come un cinema, ma come un laboratorio di creatività e un luogo d’incontro tra chi crea e chi ama il cinema, invitando tutti a riscoprirlo.

Per info: facebook.com/Cinema-Azzurro-Scipioni/  |  silvanoagosti.com/cinema-azzurro  

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