Ricordate quando Capcom faceva giochi strani? No, non stiamo parlando di Street Fighter II: The World Warrior, ma di Auto Modellista, un racing game che sembra uscito da un manga degli anni ’90.
Un’opera d’arte… o un esperimento fallito?
Sviluppato dal geniale Hideaki Itsuno (il papà di Devil May Cry), Auto Modellista è un mix esplosivo di cel-shading, simulazione di guida e personalizzazione delle auto. Il risultato? Un gioco che sembra uscito da un cartone animato, ma con un cuore da simulatore. Peccato solo che all’epoca nessuno l’abbia capito.
Perché Auto Modellista è un gioco sottovalutato:
- Grafica unica: Il cel-shading lo rendeva un gioco visivamente accattivante, ma all’epoca era una scelta troppo audace.
- Gameplay profondo: Sotto quella patina cartoon, si nascondeva un simulatore di guida serio, con un focus sulla personalizzazione delle auto.
- Multiplayer online: All’epoca era una novità, ma purtroppo non bastò a salvare il gioco.
Perché Auto Modellista è un gioco dimenticato:
- Controlli imprecisi: Il sistema di guida non era dei migliori, soprattutto se confrontato con i rivali del tempo.
- Pochi contenuti: Piste e auto a disposizione erano limitate, e questo ha scoraggiato molti giocatori.
- Scarsa promozione: Capcom non ha investito abbastanza nella promozione del gioco.
Perché dovresti dargli una seconda chance:
- Un pezzo di storia: Auto Modellista è un esempio di come Capcom fosse disposta a sperimentare.
- Un’esperienza unica: Non troverai un altro gioco che unisca cel-shading e simulazione di guida in questo modo.
- Un cult in divenire: Forse è arrivato il momento che questo gioco trovi il suo pubblico.
In conclusione, Auto Modellista è un gioco che merita di essere riscoperto. È un esempio di come l’innovazione possa portare a risultati sorprendenti, anche se non sempre di successo. Se sei un fan dei giochi di corse e ami le esperienze uniche, allora Auto Modellista fa per te.
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