Un festival storico che celebra il connubio tra l’arte e il cinema. Asolo Art Film Festival è tornato nello storico borgo asolano per la sua 40° edizione che coincide anche con il 50° anniversario dalla sua fondazione: un traguardo che sottolinea la sua duratura importanza nel panorama culturale internazionale. Asolo Art Film Festival, il più antico festival di cinema dedicato all’arte, ha aperto le sue porte quest’anno a oltre 500 opere cinematografiche provenienti da ogni angolo del mondo. Uno degli eventi più attesi con grande affluenza di pubblico è stato quello di giovedì 15 giugno, quando Federico Faggin, il fisico e imprenditore famoso per aver inventato il microprocessore, ha tenuto una conferenza incentrata sulla unicità e irripetibilità della coscienza umana versus l’intelligenza artificiale. Un approfondimento avvincente che ha interpretato in pieno il tema del Festival Restare umani e che ha ricevuto una standing ovation dal pubblico e per il quale Faggin è stato premiato con il Gran Premio Asolo International e il Premio della Città di Asolo.
Nel pomeriggio di sabato, nell’ambito della rassegna veneta è stato premiato con il premio Veneti nel mondo il film Venezia altrove, del regista Elia Romanelli. Una panoramica internazionale sull’utilizzo molto diffuso del nome Venezia. A premiarlo, in rappresentanza della Regione Veneto Decimo Poloniato dell’Ufficio Cinema della Regione Veneto che ha salutato anche il film Concrete Bach del regista asolano Riccardo De Cal, opera che è stata sostenuta dalla Regione. Concrete Bach, girato interamente nella Tomba Brion di Altivole (TV) ripresa nello scorrere della luce di quattro stagioni, fa dialogare i codici comunicativi del compositore J.S. Bach e dell’Architetto Carlo Scarpa. La Ciaccona di Bach attraverso il violoncello di Mario Brunello, è il mezzo per esplorare gli spazi architettonici creati da Scarpa, in un muto dialogo, in cui il linguaggio è quello del divino che prende forma in un luogo sacro, il Memoriale Brion, rappresenta la sublimazione della vita terrena in cui la forma dell’opera muta con il mutare della luce, esattamente come la vita stessa.
La sera invece l’emozione è stata grandissima, con una doppia premiazione al Teatro Duse del Castello Cornaro dove sono stati conferiti il Premio Duse all’attrice italiana Laura Morante e il Gran Premio Asolo International assegnato al regista russo Aleksandr Sokurov. Purtroppo, assente a causa di problemi di salute.
Il Premio Duse è stato conferito a Laura Morante con la seguente motivazione:
“Laura Morante, versatile raffinata interprete del cinema italiano e internazionale viene insignita del Premio Duse per la grande espressività artistica e talento recitativo che profonde nel personaggi che interpreta, conferendo loro uno speciale pathos tale da renderli unici e per la sensibilità e passione che la portano ad andare oltre la recitazione impegnandosi anche nei ruoli di sceneggiatrice e regista.”
Il Premio Eleonora Duse è un premio alla carriera assegnato ad un’attrice di fama internazionale del mondo del cinema e del teatro. Fu istituito nel 1977 per volontà di Flavia Paulon fondatrice e Direttore Artistico dal 1973 al 1982 di Asolo Art Film Festival. Tra le attrici premiate ricordiamo Ingrid Bergman (1977) , Monica Vitti (1983), Ottavia Piccolo (2008), Piera Degli Esposti (2018), Valeria Golino (2019), Monica Guerritore (2021).
Il Gran Premio Asolo International è un riconoscimento speciale assegnato a personalità del mondo artistico che si distinguano per i valori umani ed universali trasmessi attraverso il loro linguaggio artistico. Aleksandr Sokurov atteso dal suo pubblico, non ha potuto essere presente a causa di un improvviso problema di salute e il suo Premio è stato ritirato da Aliona Shumakova sua assistente. La cerimonia del Gran Premio Asolo International si è conclusa con la proiezione del film di Sokurov Fairytale, un sogno ambientato in un inferno dantesco in cui alcuni grandi dittatori del passato si incontrano e si confrontano. Un’ironica fiaba che mette in luce gli aspetti grotteschi di tali personaggi e che ha incontrato l’entusiasta plauso del pubblico.
Nella giornata di domenica è stata molto apprezzata la rassegna Al di là del colonialismo. Tra i vari film proiettati soprattutto Todos los males – di Simone Derai degli Anagoor – ha incontrato un grandissimo favore del pubblico presente. In questa opera teatro e cinema si compenetrano armonicamente dando vita al film in una miscellanea di linguaggi. E proprio il mescolamento armonico di varie tecniche e linguaggi è stato uno dei criteri di selezione tenuti in considerazione nella valutazione dei film in concorso. Si è quindi conclusa tra le ultime proiezioni e premiazioni dei film ritenuti migliori dalla giuria.
A ricevere il Gran Premio di Asolo due vincitori ex aequo:
Reka WW -Wind oh Wind – di Egor Gavrilin (Russia – Categoria Videoarte. Un mantra, una preghiera originale di pochi minuti che ritrae la terra e alcuni oggetti simbolici utilizzati dall’uomo completamente infuocati dove il fuoco, anziché consumare gli oggetti e la terra, retrocede per far tornare tutto all’armonia iniziale per un’alchimia che è l’amore.
Scenes, Overheard – di Parlour Collective (Regno Unito) – Categoria Film d’Arte. Un’ironica rappresentazione di molte espressioni artistiche contemporanee che spesso sono incanalate in schemi già prestabiliti dove viene persa la necessaria e libera originalità che invece dovrebbe essere l’anima dell’opera d’arte.
Gli altri premi assegnati:
Miglior Film sull’Arte – Lungometraggio
The Artist’s daughter – di Margarita Linton, Yaniv Linton (Israele)
Miglior Film sull’Arte – Cortmetraggio
Her Scent of Pu er – di Anna-Claria Ostasenko Bogdanoff (Canada)
Miglior Film d’Arte Lungometraggio
Ex Aequo Miglior Film d’Arte
Three women, by Silvia Plath – di Francesca Lolli e Bruno Bigoni (Italia)
Scream – di Luke Neher, Sam Gil (Australia)
Miglior Film d’Arte – Cortometraggio
Raspberry Man – di Slawomir Milewski (Polonia), a questo film è stato assegnato anche il Premio Scenari sonori
Miglior opera di Videoarte
Ex Aequo
Shivering Wall – di Tseng Yu Chin (Taiwan)
The Stream XII-II – di Hiroya Sakurai (Giappone)
Miglior Documentario d’Arte
Inquisitors – di Mart Raukas (Estonia)
Miglior Biografia d’Autore
Ex Aequo
Formidabile Boccioni – di Franco M. Rado (Italia)
Ritratto Temporale II – Emanuele – di Ilaria Pezone (Italia)
Miglior Opera Miscellanea
Forest / An Evocation – di Collettivo Mail Weil (Italia)
Miglior Film d’Animazione
Eyes and Horn – di Chaerin Im (Sud Corea)
Miglior Film Espressioni Prime
Las Frias Sobras – di Pablo Cruz Villalba (Messico)
Miglior Film sul Tema
Human – di Vasilian Khachatur (Ucraina) – Categoria Film sull’Arte
Premio Associazione Asolo Art Film Festival
Isolated People – di Jun Wang (Cina) – Categoria Film D’Arte
Miglior Film ITALIAE
BENE! Vita di Carmelo, la macchina attoriale – di Samuele Rossi (Italia) – Categoria Film sull’Arte
Miglior Opera Giuria Giovani
phLEGM – di Jan-David Bol (Svizzera) Categoria Espressioni Prime
Premio Veneti Nel Mondo
Venezia Altrove – di Elia Romanelli (Italia) – Categoria Film sull’Arte
Premio Paulon per la ricerca
Film, The Living Record of our Memory – di Inés Toharia (Spagna) – Categoria Film sull’Arte
MENZION SPECIALI
Menzione Speciale AAFF
Domestic Balances – di Federica Cecilia Sala (Italia) – Categoria Videoarte
Silence Again – di Mohammad K. Alavi (Iran) Categoria Film D’Arte
Reminants of Memory – di Michael Arlen Davis (Stati Uniti) – Categoria Film sull’Arte
Menzione Speciale Team
Maris B653 – di Debora Vizzi (Italia) – Categoria Videoarte
Menzione Festival Cinema di Frontiera
Survivor – di Karim Azimi (Iran) – Categoria Film D’Arte
Clouds – di Yudhajit Basu (India) – Categoria Film D’Arte
In questo scenario, tra i vicoli di Asolo, terra della regina Cornaro e luogo prediletto della divina Eleonora Duse, l’arte e il cinema continuano a dialogare, a confrontarsi e a emozionare, confermando il Festival come un evento imperdibile per l’arte cinematografica mondiale.
A partire da martedì 20 giugno i film saranno visibili fino al 31 agosto prossimo sul sito www.asoloartfilmestival.com
Aggiungi commento