La mini serie de Il Corvo: Memento Mori è nata dalla collaborazione tra Edizioni BD e IDW Publishing, ed è stata pubblicata in contemporanea in Italia e negli Stati Uniti.
Nel primo volume siamo stati catapultati nella città eterna, una Roma uggiosa e grigia che viene colpita da un attentato dove David muore e poi da morto reclama vendetta; nel secondo gli autori fanno un passo indietro nel tempo e ci raccontano da vicino l’infanzia da chierichetto di David, la sua quotidianità e il primo incontro con Sarah, protagonista femminile della miniserie.
Fino ad arrivare agli anni dell’adolescenza di David e al suo amore per Sarah ostacolato o protetto da padre Raphel, altro personaggio emblematico di tutto il racconto. Nel terzo volume, in una Tor Pignattara (quartiere romano ndr) dei giorni nostri, David inizia con la violenza a mettere in pratica la sua vendetta fino ad arrivare all’incontro faccia a faccia con il mandante dell’attentato terroristico… Cosa succederà nel quarto albo? David riuscirà a portare a termine il suo folle piano di vendetta? Nell’ultima puntata de Il Corvo: Memento Mori tutti i punti di vista vengono sconvolti e quello che sembrava essere scontato, quasi ovvio, non lo è per niente…
Ogni albo include una breve short story a opera di talenti italiani che espandono la mitologia del Corvo al femminile con un tributo di ambientazione sempre diversa.
Dopo le mini “Virtù sepolta,(di Matteo Scalera, Albo 1), “Nevermore” (di Davide Furnò, Albo 3), “A Murder of Crows” di Daniel de Filippis, Emanuele Ercolani, Albo 3), è ora di “The Most Beautiful Suicide” di Micol Beltramini e Daniele Serra. La storia si ispira ad una fotografia scattata a New York nel 1947. Il primo maggio di quell’anno una ragazza di ventitré anni, Evelyn McHale salì fino all’ultimo piano dell’Empire State Bulding e si gettò di sotto, sfondando il tetto di una limousine ma rimanendo intatta. Di lei e della sua famiglia si sa pochissimo. Tornerà dalla morte, ma questa volta per amore o per vendetta?
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