Armilla Meccanica è la nuova trilogia di fantascienza ideata e scritta da Fabio Carta. Il primo romanzo intitolato “Nel Cielo” rappresenta il contrasto fra l’idea dell’esplorazione spaziale e dell’espansione terrestre alla ricerca di nuovi pianeti e di risorse utilizzabili e le grosse problematiche derivate dalla colonizzazione, rappresentate da un insediamento forzato a discapito dei popoli nativi e da un’economia poco stabile che pesa sulle popolazioni dell’intera galassia.
“I Meka incarnavano un’idea, quasi un’ideologia in verità, quella del gigantismo meccanico dell’umanità alla conquista delle stelle. Troppo grande
l’universo per affrontarlo con le sole piccole membra fornite all’uomo dalla natura”.
Su una remota miniera extrasolare Geuse, un vecchio mek-operaio, giorno dopo giorno vede i frutti del suo duro lavoro sfumare a causa di una crisi economica senza precedenti, che coinvolge tutte le colonie della Via Lattea. Come molti altri medita di prendere ciò che gli spetta e di cambiare vita. Ma non è così facile. Ad anni luce da lì la Metrobubble, la capitale finanziaria della galassia, è stravolta dallo slittamento temporale tra sistemi planetari, dai disordini e dalle rivoluzioni. Ora a regnare è un feroce dittatore che si fa chiamare Meklord. I nativi del pianeta, i queer, gli fanno guerra per quanto possono, mentre attendono l’aiuto della Terra o di chiunque avrà il coraggio di sfidare per loro le maree del tempo e le armate meccaniche del tiranno. Un liberatore, un pirata, un avventuriero… o anche solo un semplice operaio.
L’intenzione dell’autore era quella di raccontare uno scontro generazionale futuristico (ma in parte attualissimo) tra queer idealisti e romantici e i loro precursori, pionieri e truci operai spaziali, con gli stivali incrostati di realismo e pragmatismo. Uno scontro generazionale che però, grazie allo slittamento temporale tra vari sistemi planetari – alla Interstellar, per intenderci – vede fronteggiarsi tutti praticamente nello stesso presente, con entrambi gli schieramenti dotati del vigore, dell’incoscienza e della tenacia della gioventù. In questo marasma di fortissime emozioni e crisi sociali interplanetarie emerge l'”eroe”, o meglio antieroe, bolso, stanco, disilluso: l’unico vecchio in una galassia di giovani ribelli. E sarà proprio una ribelle, dopo un rocambolesco incontro-scontro, a rapirgli il cuore e a convincerlo a ridestarsi e ad intraprendere la sua strada. Si parla di amore, quindi, ma anche di amicizia, di dolore, di miseria umana come di quella economica, di sfruttamento, di lavoro e di tolleranza. E anche di dittatura, quella vera, e in questi tempi in cui la parola viene spesso utilizzata a sproposito forse non è un male interrogarsi e immaginarsi su cosa veramente potrebbe essere vivere sotto il giogo di una tirannia.
La cornice è una space opera senza alieni, ma con molte società, culture e sub-culture umane “alienate” o conformi all’Armilla, il grande consesso cosmico informatico che governa la via Lattea. Una space opera dove, ovviamente, non poteva mancare la mia cifra di autore amante dei “robottoni”, che sono la mia firma, in questo caso macchine industriali bipedi pilotate come mezzi corazzati, ovvero dei veri e propri mecha japan-style, per cui sarebbe meglio dire dei “meka”. Spero vi divertirete a leggere Armilla Meccanica quanto io mi sono divertito a scriverlo. Se vogliamo proporre un paragone con un’opera di sci-fi famosa, cosa che può aiutare il potenziale lettore a orientarsi, direi che Endymion di Dan Simmons va benissimo (eroe improbabile che si trova suo malgrado a lottare contro una potentissima tirannia interplanetaria e il volere imperscrutabile di potenti IA).
Fabio Carta
Fabio Carta, nato a Roma nel 1975, appassionato di fantascienza ma anche dei classici della letteratura, come i romanzi del ciclo bretone e cavallereschi in generale; laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha sviluppato uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall’evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture. Ha esordito nel 2015 pubblicando il primo volume della saga fantascientifica “Arma Infero” con la Inspired Digital Publishing che a oggi conta tutti i quattro romanzi pubblicati: Il Mastro di Forgia nel 2015, I Cieli di Muareb nel 2016, Il Risveglio del Pagan nel 2018 e Delenda Gordia nel 2019. Per la Delos Digital ha scritto a quattro mani un racconto lungo intitolato “Megalomachia”. Ha avuto inoltre l’onore di partecipare con diverse, importanti firme della fantascienza italiana – tra cui Dario Tonani, il pluripremiato autore di Cronache di Mondo9 – all’iniziativa “Penny Steampunk” del 2016 da cui è nato un volume di racconti fantastico–weird a tema steampunk a cura di Roberto Cera (ed. Vaporosamente). Infine ha pubblicato nel 2017 il romanzo cyberpunk “Ambrose”.
Armilla Meccanica è un libro pubblicato dalla casa editrice Inspired Digital Publishing ed è disponibile nei formati eBook ed ePub su tutti i maggiori store digitali accessibili tramite smartphone, tablet, e-reader, pc e Mac.
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