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Animali fantastici – I segreti di Silente

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non potendolo fermare da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano fornaio in una pericolosa missione, dove incontrano creature vecchie e nuove e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il film presenta un cast che include il premio Oscar Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, William Nadylam, Callum Turner, Jessica Williams, Victoria Yeates, Poppy Corby-Tuech, Fiona Glascott, Katherine Waterston, Maria Fernanda Cândido, Richard Coyle, Oliver Masucci, Valerie Pachner, e Mads Mikkelsen.

David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente da una sceneggiatura di J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi. Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”), gli scenografi Stuart Craig, vincitore di tre Oscar (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), il montatore Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”), il supervisore agli effetti visivi candidato all’Oscar Christian Mänz (“Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1”, i film “Animali Fantastici”) e la costumista vincitrice di quattro Oscar Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

 

 

 

 

 

“Animali fantastici – I segreti di Silente” è un’avventura magica dove una squadra di improbabili eroi, guidati da Newt Scamander, vengono inviati una missione che potrebbe significare l’unica possibilità di salvare sia il mondo magico che quello non magico. Ognuno ha un ruolo ben preciso in questa operazione segreta ideata dal sommo professor Albus Silente.

Silente è stata una delle figure più venerate nel canone del Magico Mondo da quando è apparso per la prima volta circa 20 anni fa. Tuttavia, l’amato mago dei libri e dei film di Harry Potter ha una storia intrigante che viene svelata qui, nel terzo film della serie “Animali fantastici”.

Il regista David Yates afferma: “Silente è una figura fondamentale nel mondo di J.K. Rowling. Nei libri e nei film di Potter è affascinante, ben informato, malizioso, onnisciente. Ci ha attratto l’idea di scavare nella vita di Silente da giovane, in un periodo di formazione che definisce l’essere umano che alla fine diventerà”.

Jude Law, che torna nel ruolo del mago destinato ad essere il preside di Hogwarts, rivela: “Ho apprezzato molto l’opportunità di svelare il passato di Silente. Nell’ultimo film già c’erano degli accenni, ma qui abbiamo approfondito il suo legame con Gellert Grindelwald da giovani, e il punto in cui ha iniziato a logorarsi. Un tempo Albus condivideva con Grindelwald delle considerazioni piuttosto estreme sui Babbani, che poi ha reputato sbagliate, facendo un passo indietro. Ma ancora porta dentro un segreto oscuro, e le ripercussioni che ha sul loro rapporto”.

David Heyman, il produttore di tutti i capitoli del Wizarding World, aggiunge: “E’ una questione di lealtà e lealtà mal riposta, così come la capacità di correggere gli errori del proprio passato e andare avanti. Sono concetti molto potenti, perché tutti abbiamo rimpianti nelle nostre vite. E questo è uno dei tanti temi del film che penso risuonerà negli spettatori”.

Interpretato da Mads Mikkelsen, Gellert Grindelwald è stato un ricercato a causa delle sue convinzioni radicali e delle sue tattiche violente. Ora, il potente mago oscuro è emerso dall’ombra, pronto a mettere in atto il suo complotto per ottenere il controllo dell’intero mondo magico e dichiarare guerra ai Babbani. Questa volta, tuttavia, non opera al di fuori della legge ma all’interno del sistema, distorcendolo per i propri fini, il che lo rende ancora più pericoloso.

Silente è l’unico mago con il potere di contrastare le ambizioni di Grindelwald, ma c’è qualcosa che appartiene al loro passato che lo frena. Law spiega: “Il giuramento di sangue è l’incarnazione del legame tra Gellert e Albus, creato attraverso la passione e la fede giovanile. Anche se le loro vite hanno preso direzioni molto diverse, sono ancora collegati in questa sorta di stallo che, dal punto di vista di Albus, è estremamente frustrante”.

Da sempre maestro di scacchi, Silente formula un piano che coinvolge il suo amico ed ex studente, Newt Scamander, che si unisce ad una piccola banda di maghi, streghe e un coraggioso Babbano. Yates osserva: “Silente incoraggia le persone come pedine di una scacchiera a fare cose folli, ma comunque lo amiamo per questo”.

“Il gruppo che mette insieme è un po’ come ‘l’esercito di Silente’ “, osserva Heyman, riferendosi a un appellativo familiare ai fan di Harry Potter. “Ognuno di loro è in qualche modo un outsider, che è un altro tema che permea il lavoro di J.K. Rowling.

Basato su una sceneggiatura originale di J.K. Rowling, la stesura finale di Animali fantastici: I segreti di Silente, è stata scritta a quattro mani dalla Rowling e Steve Kloves, entrambi produttori del film. Kloves, che è stato un produttore dei primi due film di “Animali fantastici”, ha avuto una lunga permanenza nel mondo dei maghi, avendo anche scritto le sceneggiature di sette film di “Harry Potter”. Yates dice: “E’ stato un vero piacere da regista lavorare con Jo e Steve, perché li stimo molto sia come sceneggiatori che come colleghi. Inoltre, hanno talento da vendere, quindi è stata una combinazione perfetta”.

Riprendendo il ruolo del magizoologo Newt Scamander, Eddie Redmayne afferma che sebbene questa non sia la prima volta che Silente arruola Newt per operare per suo conto, la loro alleanza si è evoluta… almeno in una certa misura. “La relazione tra Newt e Silente è iniziata come maestro/apprendista, in cui Newt è stato ciecamente guidato come una marionetta da Silente, senza avere troppo spazio. Alla fine dell’ultimo film, di fatto Newt affronta Silente facendoglielo notare. Qui sembra che Silente gli lasci più responsabilità e iniziativa non dicendogli proprio tutto quel che deve fare. Manda Newt in un’altra straordinaria avventura, ma con più stimoli e prestigio, il che è fantastico”.

Newt è affiancato da alcuni volti familiari, tra cui il fratello maggiore, Theseus, interpretato da Callum Turner; la paziente assistente di Newt, Bunty, interpretata da Victoria Yeates; Yusuf Kama, interpretato da William Nadylam; e il fornaio Babbano Jacob Kowalski, con Dan Fogler che torna nel ruolo. Anche se brevemente intravista nel secondo film di “Animali fantastici”, entra a far parte del gruppo una nuova strega, Eulalie “Lally” Hicks, un’affascinante professoressa di Incantesimi alla scuola di magia americana Ilvermorny, interpretata da Jessica Williams. È proprio Lally a dover convincere un riluttante Jacob ad avventurarsi nuovamente nel mondo dei maghi.

L’unico Babbano del gruppo, Jacob considera il mondo magico una situazione “troppo difficile per essere in grado di affrontarla”, dice Yates. “E con questo terzo capitolo volevamo portare ancora più magia, fantasia e divertimento”.

“Cuore, umorismo e avventura sono stati i tre pilastri di questo film, per noi”, racconta Heyman. “Ci sono elementi oscuri, certamente, ma è anche tenero, divertente ed elettrizzante. E naturalmente, c’è la magia. Penso che tutti vorremmo poter abitare in un mondo magico e in “Animali fantastici”, come Jacob, che viene accolto come se ne appartenesse, perché di fatto ne fa parte”.

Cinque maghi e streghe disparati e un Babbano confuso non sembrano all’altezza di Grindelwald e del suo entourage, che purtroppo ora include l’amore della vita di Jacob, Queenie Goldstein, di nuovo interpretata da Alison Sudol. Un’altra persona nel raggio di influenza di Grindelwald è il giovane Credence, con Ezra Miller che riprende il ruolo del personaggio il cui vero nome si rivelerà essere Aurelius Silente.

È interessante notare che c’è una sorta di parallelismo tra Gellert Grindelwald e Albus Silente nell’usare gli altri come mezzi per raggiungere finalità opposte. Mikkelsen afferma: “Grindelwald non può fare una mossa contro Silente, mentre Albus ostacola la presa di potere assoluto da parte di Gellert, quindi Credence è la chiave per lui. Il film mostra chiaramente i fini di ogni individuo; la domanda è come li raggiungeranno. Penso che sia una storia meravigliosa che ci porta in un viaggio attraverso questo mondo magico”.

Fanno parte del cast internazionale anche Richard Coyle nei panni del fratello di Albus, Aberforth Silente; Poppy Corby-Tuech nei panni della fedele seguace di Grindelwald, Rosier; Fiona Glascott nel ruolo di Minerva McGonagall; Oliver Masucci nei panni di Anton Vogel, il Presidente uscente della Confederazione Internazionale dei Maghi; Maria Fernanda Cândido nel ruolo di Vicência Santos, in corsa per sostituirlo; Aleksandr Kuznetsov nei panni di Helmut, il capo dell’ufficio dell’Auror tedesco; e Katherine Waterston, che appare brevemente come Tina Goldstein, ora capo dell’ufficio degli Auror americani.

Inoltre, tornano due favoriti del cast non umano: lo Snaso, di nome Teddy, sempre alla ricerca di oggetti luccicanti; e Pickett, l’intraprendente Asticello, che è il compagno onnipresente di Newt.

Il film presenta nuovi animali, tra cui uno che è fondamentale per il racconto. Il magico Qilin (pronunciato chillin) appare sia da adulto che da cucciolo. L’adulto assomiglia a un incrocio tra un drago e un cavallo, con squame iridescenti che generano un bagliore tenue, mentre il cucciolo possiede caratteristiche simili ma si muove più come un cerbiatto appena nato. Venerata nella comunità magica, questa rara creatura possiede l’innata capacità di guardare nell’anima di una persona e sapere se è pura di cuore, un dono che rende il Qilin essenziale alle macchinazioni di Grindelwald per prendere il potere, così come il piano di Silente per fermarlo. Altre nuove aggiunte includono i voraci Manticore, simili a crostacei, e una creatura volante e mutante chiamata Viverna.

“Animali fantastici: I segreti di Silente” continua la tradizione della serie, di varcare nuovi confini nel mondo magico. Il produttore Tim Lewis osserva: “È emozionante portare questi film in luoghi completamente diversi, aggiungere altre culture magiche ed entrare in un altro Ministero della Magia, questa volta a Berlino”.

L’avventura fa il giro del mondo, dalla Cina alla Gran Bretagna, da New York alla Germania e dalle Alpi austriache al Bhutan. Il film riporta anche il pubblico all’amata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e al vicino villaggio di Hogsmeade.

I filmmaker hanno portato nuovamente il marchio della magia, allestendo ciascuna di quelle location remote sui teatri di posa e l’enorme backlot dei Warner Bros. Studios di Leavesden in Inghilterra, che è stata la patria dei film del Wizarding World per più di due decenni.

“Una delle cose eccitanti dell’esplorazione del magico mondo di J.K. Rowling è che può portarti, letteralmente, in qualsiasi parte del mondo”, afferma Yates. “E questo film ha davvero una tela internazionale, dalle strade innevate di Berlino alle bellissime montagne del Bhutan”.

Per dare vita a quella tela,  Yates si è avvalso di una squadra di artisti e artigiani, incluso lo scenografo Stuart Craig, che ha realizzato la visione del mondo magico di J.K. Rowling, a cominciare dal primo film di “Harry Potter”. In questo film, ha collaborato con il collega scenografo Neil Lamont, che aveva lavorato con Craig come supervisore artistico di tutti i film di “Harry Potter”. Si sono uniti a loro il direttore della fotografia George Richmond; il montatore prediletto di Yates, Mark Day; il supervisore agli effetti visivi Christian Mänz; la costumista Colleen Atwood, e il compositore James Newton Howard.

Redmayne sostiene che la giustapposizione del mondo magico a quello non magico “mi ha sempre affascinato. L’ idea che accanto al mondo in cui viviamo, sfiorandoci attraverso un muro, c’è un altro intero universo che è fatto di magia e avventura, accende quel senso di meraviglia infantile dove tutto è possibile. E osservare che tutto ciò si svolge in altri paesi al di fuori del Regno Unito è stato sbalorditivo”.

 

 

All’inizio del film appare Newt Scamander che si fa strada attraverso un fiume e una giungla di bambù in cerca di qualcosa. Improvvisamente, sente un grido distinto e capisce che si sta avvicinando alla sua preda: un Qilin in procinto di partorire.

“Ero elettrizzato dal fatto che potessimo finalmente vedere Newt come non mai, all’apice della felicità: in mezzo alla natura, a caccia di bestie”, afferma Eddie Redmayne. “Una delle cose che ho sempre amato di Newt è l’apparente discordanza tra la sua fisicità, con il suo leggero imbarazzo sociale, e la sua facilità e destrezza quando è sul campo. Ho fatto appello a David Yates per sottolinearla”.

Yates afferma: “Eddie è un attore verstile che ama immergersi in ogni aspetto del suo personaggio. Era entusiasta di mostrare le abilità antropologiche di Newt, il trekking attraverso la giungla per trovare il bellissimo e misterioso Qilin. Non è mai apparso in mezzo alla natura Newt, ed è stato un modo divertente per iniziare il nostro viaggio insieme a lui in questa storia avvincente”.

L’ammirazione è reciproca. Redmayne ricorda: “David mi ha chiamato un mese o due prima che iniziassimo le riprese per parlare dell’arco narrativo di Newt e di come si sarebbe evoluto perché, ovviamente, David riconosce che gli attori hanno un vero senso di appartenenza all’identità di questi personaggi. Ed è aperto ai  nostri suggerimenti e alle nostre idee”.

In passato, l’interesse di Newt per il Qilin sarebbe stato puramente umanitario, scientifico o entrambi. Tuttavia, si scopre che è lì per volere del suo ex insegnante, Albus Silente. Mentre il mondo magico si prepara a eleggere un nuovo Presidente della Confederazione Internazionale dei Maghi, la capacità del Qilin di conoscere il vero cuore di una persona lo rende inestimabile in quel preciso momento.

Jude Law afferma che, poiché le elezioni hanno messo in subbuglio l’intero mondo magico, “Grindelwald ha raccolto un seguito maggiore e di conseguenza è una minaccia maggiore. Silente deve escogitare un piano per impedire a Grindelwald di realizzare il suo sogno di creare un mondo in cui i maghi purosangue dominano i Babbani. Da un lato, Albus è limitato in ciò che può fare magicamente per fermare l’ascesa propulsiva di Gellert, ma questo stimola il suo rapporto con le persone su cui fa affidamento e, in una certa misura, manipolarle a sostegno della sua causa.

“Mi piace pensare che Silente incoraggi le persone a eccellere nel proprio potenziale e nelle proprie capacità, a scoprire in sé stesse il fondamento morale e la convinzione in quel che fanno, e a trovare il coraggio necessario per affrontare la minaccia di Grindelwald. Non affrontano quest’avventura perché è il loro lavoro, ma perché si preoccupano e sono coinvolti emotivamente. Nonostante sia ancorato ai segreti del suo passato, Silente assapora ancora la vita e la possibile speranza. E poiché trova le sue abilità con la magia così naturali, a volte è giocoso a tratti malizioso, e ho cercato di rappresentare tutto ciò. Anche nelle circostanze più estreme o pericolose, apporta ironia, perché da insegnante sa che probabilmente quando le persone si divertono in una situazione operano al meglio”, continua Law.

Yates definisce Law “una gioia con cui lavorare. Ci teneva ad esplorare ogni aspetto di Silente: il lato divertente e seducente che conosciamo bene, e quello più vulnerabile con cui abbiamo meno familiarità”.

“David ha un approccio molto collaborativo e inclusivo, davanti e dietro la telecamera”, afferma Law. “Lavora in modo chiaro e attento, tanto che a volte è facile dimenticare che ha cento palline diverse in aria con cui si destreggia mentre ti fa un appunto perfetto su una battuta o un dialogo particolare. E’ attratto dalle storie umane al di là dell’intrattenimento, ed è bravissimo a portarle alla luce e a darci il potere di ritrarle”.

 “In tipico stile Silente” dice Redmayne, “c’è qualcosa di sfuggente nel suo piano. Normalmente, Newt viene spedito senza avere la minima idea di cosa stia succedendo; questa volta almeno un’idea ce l’ha. Ora tocca a lui insieme agli altri membri della squadra affrontare l’imprevedibile con un minino di speranza, ma devono fidarsi di lui perché ha fiducia in Silente”.

In questo caso, l’ambiguità è fondamentale per la strategia di Silente, e incorpora ciò che chiamano “contrappeso”. Heyman spiega: “Silente sa che Grindelwald è in grado di prevedere scorci del futuro, quindi affinché non anticipi le loro azioni, devono confonderlo giocando d’anticipo. Silente non può rivelare l’intero piano nemmeno a coloro che ne sono coinvolti, il che, come è facile immaginare, è alquanto sconcertante per il gruppo. Devono solo avere fiducia in lui”.

Ben consapevole che gli alleati di Silente stanno cospirandogli contro, Grindelwald è concentrato sul suo obiettivo, credendo che sia per un bene superiore. Mads Mikkelsen afferma: “Il suo obiettivo non è del tutto folle, nel senso che crede fermamente che porterà a un mondo migliore. Il mezzo con cui vuole raggiungere questo obiettivo, tuttavia, non mette necessariamente tutti d’accordo”.

L’attore continua osservando che il suo personaggio prova altresì un senso di perdita nei confronti dell’uomo che una volta condivideva i suoi obiettivi. “Gellert e Albus sono maghi di grande talento che un tempo erano uniti da un sogno comune: rendere il mondo quello che credevano sarebbe stato un posto migliore, forgiando un forte legame che è durato un bel po’… e poi si è dissolto”.

“Era importante per noi trasmettere l’impegno che avevano preso l’uno con l’altro”, afferma Yates. “Quella sensazione di essere estraniato da una persona con cui hai una profonda connessione si fa strada attraverso la storia, ed è uno dei temi in gioco per diversi personaggi”.

“Grindelwald ha ancora dei sentimenti per Silente”, aggiunge Heyman, “sebbene alcuni di questi si siano trasformati in risentimento e amarezza a causa dell’abbandono della causa da parte di Silente, per come la vede lui. Quindi, anche se Grindelwald non si fermerà davanti a nulla per diventare il capo del mondo dei maghi, sotto c’è un velo di malinconia e tristezza per ciò che ha perso: colui che era il suo partner, il suo co-cospiratore e suo pari. Essendo i due più brillanti e potenti maghi si erano alleati, ma la differenza nei loro valori li ha fatti allontanare. Ora, nonostante siano circondati da molte persone, Silente e Grindelwald sono soli, e quella solitudine è qualcosa che li accomuna. Ma”, sottolinea, “questo non rende Grindelwald meno malvagio”.

Yates commenta: “Mads è un attore di talento e sempre curioso di cimentarsi in nuove sfide, estremamente collaborativo, ed è un vero piacere lavorare con lui. Sul set, è divertente e regala momenti di leggerezza”.

Nonostante il patto di sangue, Grindelwald sa che è meglio non sottovalutare la capacità di Silente di fermarlo. Con questo in mente ha preso Credence sotto la sua ala protettrice, preparandolo a un compito terribile, sfruttando i suoi poteri di Obscuriale, un mago la cui magia è stata repressa, che ospita un Obscurus ossia un parassita del mondo magico, e che è dotato di enormi poteri. E, con un astuto colpo da maestro, ripristina il vero nome di Credence: Aurelius Silente.

Ezra Miller afferma: “Penso che quello che sta succedendo a Credence sia una specie di arma a doppio taglio. Da un lato, gli è stato dato questo senso di identità, motivazione e riconoscimento di un suo potere da Grindelwald; ma dall’altro, è profondamente confuso e si pone molti interrogativi di fondo. Il modo in cui è arrivato a trovarsi in questa posizione lo perseguita e c’è un’incertezza che risuona con ciò che gli sta accadendo fisicamente. L’Obscurus, grazie al cui potere è stato in grado di sopravvivere per questo periodo di tempo soprannaturale, è diventato un disturbo magico e lo sta corrodendo dall’interno. Quindi troviamo Credence in un luogo in cui, in qualche modo, ha trovato la casa che stava cercando, l’identità che stava cercando ma in realtà non è così… Sta prendendo lentamente in considerazione, anche solo a livello viscerale, il fatto che sia stato ingannato”.

Miller attribuisce a Yates il merito di aver contribuito a catturare quella dualità. “Abbiamo parlato molto della complessità che ricercavamo nell’arco narrativo di Credence”, dice l’attore. “C’è un senso di decadenza e consapevolezza di sé in Credence che sta affiorando in modo molto doloroso. Allo stesso tempo c’è finalmente un progresso nel suo percorso, verso la conoscenza di sé stesso e della delle proprie origini. David ha una grande mente per le sfumature… quindi è stato molto utile in un processo del genere, in particolare in questa iterazione del personaggio. Non c’è mai un solo aspetto in ciò che lo motiva; è sfaccettato ed è in conflitto con sé stesso, quindi abbiamo cercato di assicurarci di tracciarne tutti i punti anche quando a volte si contraddicevano, anzi abbracciando quelle contraddizioni ed appoggiandoci ad esse”.

“Ezra ha sempre voluto dare il meglio in ogni scena”, dice Yates. “E’ impavido e fantasioso come attore, oltre che profondamente concentrato sul lavoro”.

Credence ha uno spirito affine con Queenie Goldstein perché “sono entrambi degli outsider”, afferma Alison Sudol. “Hanno varcato il limite per uscire da una ferita. Nel secondo film, la decisione di Queenie ha scioccato molte persone; anche io ero confusa quando l’ho scoperto per la prima volta”, ammette. “Ma quello è stato il suo viaggio, ha fatto del suo meglio per affrontare una serie dolorosa di eventi, senza strumenti né supporto in suo aiuto”.

“Il mondo magico inclusa sua sorella, l’ha delusa, ha limitato la sua capacità di essere ciò che era e di amare chi desiderava, e ha commesso l’errore di credere che Grindelwald potesse offrirle un’alternativa migliore”, continua. “Grindelwald ha usato la sua vulnerabilità a suo vantaggio, dicendole quello che voleva, separandola da tutti e da tutto ciò che amava. Capisce i desideri delle persone e se ne approfitta. Ecco perché è così pericoloso. È una cosa che accade continuamente nel mondo reale, una trappola in cui cadono tanti giovani. Non ci viene insegnato come assecondare i nostri desideri, ci viene insegnato a sopprimerli per adattarci, rendendoci un facile bersaglio per la manipolazione. All’inizio di questo film, troviamo Queenie in uno stato di vero conflitto, avendo perso la connessione con sé stessa e le persone che ama. Quella sua gioiosa luce interiore non si è spenta, poiché la realtà con cui ha a che fare è diventata sempre più chiara. È intrappolata in un mondo a cui non appartiene, in cui qualsiasi mossa sbagliata potrebbe essere la fine. Prende atto delle conseguenze di un errore, e pensa a come andare avanti non potendo tornare indietro”.

Mikkelsen presume che Grindelwald pur non essendo ignaro dei dubbi che logorano Queenie, non gli da’ importanza. “Sembra divertirsi a manipolare le persone che sa di non essere totalmente dalla sua parte. Ovviamente, nel caso in cui riesca a soggiogarle completamente, diventa una situazione vantaggiosa per tutti. Se non ci riesce, beh, come dice un vecchio detto, ‘Tieni i tuoi amici vicino… e i tuoi nemici ancora più vicino’. Inoltre, Queenie gli è molto utile perché è una Legilimens e sa leggere nel pensiero. C’è anche qualcosa di divertente nel non sapere mai se ti prenderai una pugnalate alle spalle, e a lui piace rischiare”, sorride.

Queenie non è l’unica ad affrontare la perdita e il rimpianto. Di ritorno a New York, Jacob ha trascurato quella che un tempo era una fiorente panetteria, e lui stesso si è lasciato andare. Dan Fogler afferma: “La prima volta che appare Jacob, il suo negozio è piuttosto spoglio, come uno specchio di ciò che sta succedendo nel suo cuore. Queenie è stata la cosa più importante della sua vita, e da quando se n’è andata lui non è più lo stesso. Ha perso il suo interesse amoroso e la voglia di cucinare. È malato d’amore e depresso”.

Ciò che Jacob non ha perso sono il suo coraggio e la sua umanità, quindi quando vede una donna molestata per strada, non esita a intervenire, nonostante sia in inferiorità numerica di tre contro uno. “E’ buono, astuto e molto coraggioso”, afferma Fogler. “Una volta, insieme a J.K. Rowling cercando di attribuire ai personaggi una Casa, per Jacob ho detto “È un Tassorosso per via del suo amore per la cucina, giusto?” Ma lei mi ha detto: “Oh no, è un Grifondoro perché è un soldato”, e questo mi ha colpito. È stato uno spunto fondamentale per interpretarlo. Sarà anche un fornaio, ma prima di tutto è un soldato.. e lo adoro”.

In seguito si evince che la donna non era in pericolo… e non era lì per caso. Jessica Williams condivide: “Si tratta di Eulalie Hicks, alias Lally, una professoressa di Incantesimi della Ilvermorny che è stata incaricata di convincere Jacob a tornare nel mondo magico, di cui a questo punto comprensibilmente non vuole far parte. Ma gli spiga che hanno bisogno di lui per questa missione, e facendo leva sulla sua bontà d’animo lo convince a seguirla”.

“Lally è consapevole della posta che c’è in gioco”, continua la Williams, “e Silente sa che può fidarsi e contare su di lei. Incarna schiettezza, moralità e indipendenza, che la dice lunga sul suo carattere di donna di colore di quell’epoca. È anche divertente e onesta, e davvero geniale”.

Mentre “I segreti di Silente” segna la prima grande incursione della Williams nel mondo magico sullo schermo, l’attrice è da sempre una fan dell’universo di J.K. Rowling. “Sono cresciuta leggendo i suoi libri, e mi sono innamorata non solo dell’incredibile storia, ma anche dell’idea di diventare un mago”, dice. “Far parte di ‘Animali fantastici’ è letteralmente un sogno diventato realtà”.

Yates era entusiasta della scelta della Williams per il ruolo, dicendo: “Jessica è stato un acquisto meraviglioso per questo mondo. È un’attrice e comica che ha portato un’atmosfera fantastica sul set e nel ritratto di Lally”.

Con Jacob al seguito, Lally appare su un vagone magicamente addobbato che trasporta la squadra assemblata da Silente alla volta di Berlino. Sul treno Jacob rincontra Newt, che è felice di rivedere il suo amico, cosa che Redmayne ha in comune con il suo personaggio. “Il rapporto tra Newt e Jacob è uno dei miei preferiti. In questo film, non stanno molto insieme, ma Dan ed io anche in quei pochi momenti abbiamo cercato di mostrare il nostro affetto”.

Per mettere in atto i loro incarichi individuali, Silente ha inviato degli oggetti specifici per alcuni membri della squadra, incluso qualcosa di straordinario per Jacob. Fogler rivela: “Newt regala a Jacob una bacchetta magica: ed è una scena commovente. Quando è stato trascinato in questo mondo aveva ancora la padella in mano, e nel momento in cui Newt gli porge la bacchetta, la posa subito. È una metafora importante: mette via lo strumento di un fornaio e prende quello di un mago. Quindi finalmente ho una bacchetta magica anch’io, ed è fantastico. Sono molto, molto felice di quella bacchetta” dice ridendo. “La sensazione di tenere in mano una bacchetta magica è eccezionale, la consiglio vivamente”.

Non sorprende che l’indispensabile assistente di Newt, Bunty Broadacre, sia al suo fianco; tuttavia, questa volta deve seguire le istruzioni di Silente, che le affida un ruolo fondamentale nella loro missione. Victoria Yeates interpreta ancora una volta la donna che descrive come “il braccio destro di Newt, ed è totalmente innamorata di lui, ma Newt non ha la personalità per cogliere certe cose. È affidabile e pratica, e penso che Silente lo sappia. In lei vede una persona leale e risoluta che svolge coraggiosamente ciò che le viene chiesto. In questo film sboccia decisamente, ed è bello da vedere. Mi piace interpretare personaggi in cui c’è molto di più in loro di quanto si possa supporre, e Bunty ne è l’esempio”.

Si unisce al gruppo anche una figura enigmatica apparsa nell’ultimo film, il mago franco-africano Yusuf Kama, inizialmente per ragioni più personali. William Nadylam racconta: “Grindelwald ha ucciso la sorellastra di Kama, l’ultimo membro rimasto della sua famiglia, proprio davanti ai suoi occhi. Secondo me entra a far parte di una nuova famiglia perché attraverso Leta è legato a Newt e Theseus. Par la force des choses come si dice in francese, per forza di cose, li aiuterà a combattere contro Grindelwald. Questo è l’inizio di un nuovo capitolo nel percorso di Kama”.

Leta è stata la prima cotta di Newt nonché l’amica di una vita, che in seguito si è fidanzata con suo fratello maggiore, Theseus. La sua morte, racconta Callum Turner, “è stata devastante per entrambi. Ma poi, i fratelli si sono ritrovati dopo anni di abbandono e indifferenza reciproca. I fratelli e le famiglie possono essere complicate. È stato facile litigare tra loro, ma se sono in grado di riallacciare i rapporti e formare un’alleanza, chissà quali abilità potrebbero portare per sconfiggere Grindelwald”.

Redmayne aggiunge: “La complessità delle relazioni tra fratelli – quando sei dello stesso sangue ma non hai nient’altro in comune – è uno dei temi chiave per me. Newt e Theseus, pur volendosi molto bene, hanno modi completamente diversi di vedere il mondo. È stato meraviglioso interpretarlo con Callum perché lo adoro”.

“Eddie ed io ci siamo legati grazie ai nostri personaggi, ma anche per come siamo realmente”, dice Turner. “Adoro lavorare con lui e soprattutto a questi film”.

Il tema familiare coinvolge anche i fratelli Albus e Aberforth Silente, il cui risentimento è connesso in gran parte al tragico incidente che ha coinvolto la loro amata sorella, Ariana. Richard Coyle conferma: “Penso che Aberforth sia molto risentito di vivere all’ombra del suo famoso e celebrato fratello maggiore. È un rapporto di pochissime parole ma di tante emozioni represse, che crea una dinamica affascinante. Jude ed io ci siamo divertiti molto, tirando fuori una chimica in modo naturale. Entrambi abbiamo fratelli e comprendiamo le assurdità di questi rapporti, e ci ha aiutato parecchio”.

“È stato un onore interpretare un Silente e un personaggio di spicco del mondo magico originale”, continua Coyle. “Ed è stato interessante ritrarre Aberforth da giovane. È un personaggio così ricco, e ho sentito il peso della responsabilità nei confronti dei fan di J.K. Rowling e dello stesso Aberforth, per ritrarre nel modo più giusto lo spirito del personaggio”.

“Sappiamo tutti come sono le tensioni familiari”, dice Heyman. “Non importa quanto tu ami tuo fratello o tua sorella, ci sono storie e momenti di conflitto che influenzano il presente. Quindi questa è sicuramente una storia di famiglia, che sia di consanguinei o di amici e colleghi, che si uniscono nella lotta per preservare il mondo dei maghi”.

Al punto cruciale di quella lotta “c’è un’importante elezione del nuovo Presidente della Confederazione Internazionale dei Maghi, che guida l’intero mondo magico”, spiega Yates. “Silente ha mandato Newt a portare un messaggio al leader uscente, Anton Vogel, cioè di non permettere a Grindelwald di avvicinarsi al processo elettorale. Se così fosse, si scatenerebbe una reazione a catena di eventi che potrebbe far precipitare non solo il mondo dei maghi, ma anche quello dei Babbani. È fondamentale, come dice il messaggio, “fare ciò che è giusto, non ciò che è facile”.

Oliver Masucci afferma: “Vogel vede i seguaci di Grindelwald ammassarsi per le strade e teme che se non gli permettesse di candidarsi, ci sarebbe una rivoluzione. Quindi deve prendere una decisione”.

I candidati legittimi sono il cinese Liu Tao e la brasiliana Vicência Santos, che era la favorita. “Santos è una donna potente”, dice Maria Fernanda Cândido, “e mi piace che ci sia una forte presenza femminile in questo film. Il mondo dei maghi in Brasile ha più fan di quanto si possa immaginare, e credo che saranno molto felici di essere rappresentati dal personaggio della Santos”.

Lodando l’intero cast, Yates afferma: “Avevamo un ensemble straordinario. Tutti gli attori sul set si sono sentiti coinvolti in qualcosa che fa parte di una lunga eredità. C’era qualcosa di magico in tutto ciò: ci hanno dato il meglio, mentre noi abbiamo cercato anche solo per un giorno o due di lavoro, di far loro vivere la migliore esperienza possibile”.

Come nella tradizione della serie “Animali fantastici”, “I segreti di Silente” presenta una varietà di creature magiche, sia nuove che familiari. Nessuna tuttavia, figura più integralmente nella trama, del Qilin. “Il Qilin è uno dei nostri personaggi principali”, afferma Tim Lewis. “Nella sceneggiatura, Jo ci ha fornito una descrizione dettagliata, ma questo è stato solo l’inizio di un processo di progettazione molto lungo per tracciare la direzione in cui volevamo andare”.

Il Qilin del mondo magico ha le sue radici in una creatura mitologica con lo stesso nome. Anche se, il supervisore degli effetti visivi Christian Mänz osserva: “È impegnativo perché molte di queste creature mitologiche tendono ad essere degli ibridi di più animali reali. In effetti, ci sono tradizionalmente molte diverse interpretazioni del Qilin: può essere simile a un cervo, a volte con le corna altre no; può avere la testa di un leone… Volevamo che le nostre bestie fossero come qualcosa che esiste in natura, ma al di fuori dei confini della percezione Babbana. Il confine tra fantastico e fantasy è bello da percorrere”.

Nel film, il Qilin adulto ricorda un drago equino o un cervo ricoperto di squame, e il suo corpo emette un bagliore quasi divino. Il suo cucciolo condivide quel tratto distintivo, ma si è ispirato ad un altro design. Mänz ricorda: “Il supervisore all’animazione della Framestore, Nathan McConnel, si è imbattuto casualmente in un animale chiamato dik-dik, che è una piccola antilope. Ha un muso insolito, come una versione più corta di quello di un formichiere, e il modo in cui annusa è davvero particolare. Non appena l’abbiamo mostrato a David Yates, l’ha adorato. Madre Natura è spesso più fantastica di quanto possiamo immaginare, quindi perché non attingerne un po’ quando possibile?”.

Il ruolo del Qilin è legato alla scelta di un nuovo leader del mondo magico. Yates spiega: “Il Qilin è in grado di vedere nell’anima di una persona e riconoscerne istintivamente la bontà e la purezza di cuore. In passato nel mondo dei maghi, il Qilin veniva chiamato durante le elezioni per percepire le vere intenzioni dei candidati, influenzando la scelta delle persone”.

La Manticora è un’altra bestia che appare sia da adulta che da cucciola, ma a parte ciò in nulla somiglia al gentile Qilin, anzi è l’opposto. E Yates dice che è esattamente quello che voleva. “Ho detto a Jo, Steve e David ‘Mettiamoci dentro un mostro spaventoso, per cambiare!’ Abbiamo sempre avuto delle creature affascinanti docili e divertenti, ma con la sequenza delle Manticore ho potuto esplorare il confine molto sottile tra commedia e horror, che è uno spazio divertente da percorrere”.

Simile a un incrocio tra un granchio o un’aragosta e uno scorpione, sebbene con tre occhi luccicanti, le voraci Manticore sono le “guardie” disumane della prigione in cui purtroppo si trova Theseus. “Nella profondità della prigione c’è un’enorme Manticora che deve nutrire moltissimi cuccioli. Il modo in cui lo fa è davvero orribile, ma è anche stranamente divertente”, annuisce Yates.

Theseus potrebbe aver deriso la professione scelta da Newt in passato, ma di certo non lo ha fatto quando il Magizoologo si è presentato per portarlo in salvo, usando la sua esperienza per depistare i cuccioli di Manticore. “Catalizzano Newt per fare un balletto ridicolo”, ride Redmayne. “Non sarebbe un film di ‘Animali fantastici’ senza che io debba passare attraverso un’umiliazione rituale, che in genere comporta un qualche tipo di danza”.

Notando l’impegno dell’attore, Yates aggiunge: “Fare quella rotazione dei fianchi potrebbe non sembrare così difficile, ma quando la devi fare per circa sette ore di riprese, è stancante. Eddie ha dato il massimo fino al punto in cui era fisicamente esausto, ma è fatto così: dà il massimo per portare al termine la scena”.

Il film introduce una bestia aviaria chiamata Viverna, che esce dalla valigia di Newt in un momento opportuno. Nel progettare la creatura mutaforma, Mänz dice: “Uno dei nostri artisti ha avuto la brillante idea di una specie di drago che può gonfiarsi da solo e volare, come una mongolfiera, un po’ matto e divertente. Una volta in volo, la Viverna si trasforma di nuovo, allargando le ali mentre si sgonfia, poggiandosi sulla sua lunga coda che è in grado di sopportare più volte il suo peso.

Newt è nuovamente raggiunto nell’avventura da Pickett, il suo coraggioso e pieno di risorse Asticello, e dall’incorreggibile Snaso, chiamato Teddy. Redmayne dice: “Pickett è sinonimo di essere brillanti e salvare la situazione. Lo Snaso ruba la scena come sempre, e in genere è la rovina di Newt”, anticipa. “Sono piuttosto capricciosi e giocosi in questo capitolo, ma senza rivelare nulla, direi che sia Pickett che Teddy in questo film sono degli eroi”.

Una bestia conosciuta e amata da tutti i fan del Wizarding World, la Fenice, vola nel film; tuttavia, essendo collegata a Credence, riflette ciò che sta accadendo dentro di lui. Mänz afferma: “Volevamo farla sembrare come se si stesse avvicinando alla fine del suo ciclo di vita, meno rossa e brillante, e molto più grigia di quanto l’avessimo vista prima. Dalle sue ali emergono delle braci, segno che si sta trasformando in cenere mentre vola. Fondamentalmente ha lo stesso design dei film precedenti, ma sembra un po’ malandata rispetto a prima”.

Come sempre, un gruppo di esperti burattinai, guidati dalla supervisione Tom Wilton, ha aiutato il cast e i realizzatori. Hanno fornito rappresentazioni tangibili e mobili di ogni bestia con  cui gli attori potevano interagire. I pupazzi fungevano anche da sostituti fisici per le creature, quindi Yates e la sua squadra di cameraman avevano un riferimento fisico da inquadrare per le loro scene.

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