Qualcosa di misterioso sta lasciando una scia di distruzione nella New York del 1926, minacciando di svelare la comunità dei maghi. Newt Scamander è appena arrivato in città dopo il suo viaggio in giro per il mondo alla ricerca di creature magiche. Quando l’ignaro No-Mag Jacob Kowalski, inavvertitamente lascia liberi alcuni degli animali di Newt, si forma una squadra di eroi improbabili la cui missione è recuperare le creature mancanti prima che causino danni. Entreranno, però, in collisione con le forze Oscure.
Animali Fantastici e Dove Trovarli è un capolavoro cinematografico del 2016 diretto David Yates e immaginato dalla brillante mente di J. K. Rowling (che, tra l’altro, ha creato anche quel famoso ragazzo con la cicatrice sulla fronte). Questo film è ambientato ben 70 anni prima delle fantastiche avventure del nostro adorato Harry Potter. Stavolta il protagonista è Newt Scamander, un magizoologo tutto tazze da tè e cappotti colorati. Il cast è davvero stellare, con Eddie Redmayne nei panni del bizzarro magizoologo, e Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Johnny Depp e Colin Farrell a tenergli compagnia.
Con questo film, tutti gli appassionati dei capolavori di J.K. Rowling sono finalmente pronti a esplorare nuovi orizzonti. La trama è affascinante e divertente, garantendo la perfetta combinazione di momenti di svago e di tensione, il tutto reso magistralmente grazie alla regia ispirata di David Yates, che dimostra ancora una volta di essere un maestro nell’intepretare le idee della regina del fantasy urbano. Con “Animali Fantastici e Dove Trovarli” ci si spinge letteralmente oltre i confini ai quali siamo stati abituati con la saga di Harry Potter, approdando in America con uno sguardo attento e critico che conferisce un peso significativo al suo lavoro. Sebbene a prima vista appaia come un’intrattenimento leggero, l’opera affronta tematiche importanti come i pregiudizi, il proibizionismo, la caccia alle streghe, i fanatici religiosi e le difficoltà di emergere in una terra di libertà, soffocata da una massa di sfruttatori. Si pongono anche domande su cosa accadrebbe se si commettesse un errore nell’individuare il colpevole, oltre a sviluppare il tema del rispetto per tutte le forme di vita, che dovrebbero essere conosciute e non sfruttate.
Tuttavia, bisogna considerare che siamo catapultati nell’America degli anni ’20, un’epoca che, rispetto al presente, offre una prospettiva completamente differente. I temi importanti vengono trattati in maniera rapida ma leggera, senza imposizioni morali: non si tratta di un’opera con allegorie che costringono il pubblico ad un messaggio specifico, ma piuttosto di un racconto che può essere interpretato a piacimento, permettendo comunque al pubblico di godersi appieno il film. Gli attori sono eccellenti, con Eddie Redmayne che offre una performance sublime nel ruolo di un magnifico studioso, non un eroe, costantemente immerso nei suoi pensieri. È un po’ l’incarnazione moderna di Candido di Voltaire, che si imbatte nelle storie degli altri inseguendo la sua personale favola.
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