Pensando e ripensando alle varie serie televisive che si sono susseguite negli anni, un genere che non è quasi mai passato di moda e che ogni tanto rispunta fuori, è quello delle serie poliziesche, in special modo in tempi recenti, quelle che si ispirano a Sherlock Holmes, il celebre detective londinese abile nell’arte della deduzione, creato dalla sapiente mente di Sir Arthur Conan Doyle.
Infatti, se ci pensiamo bene, negli ultimi anni oltre ai vari film del celebre investigatore, sono nate anche alcune serie televisive come Elementary, the Mentalist, e anche l’anime Detective Conan, e i film tv omonimi in versione modernizzata della BBC, per farne degli esempi, i cui protagonisti utilizzano l’arte della deduzione per scoprire non solo l’assassino, ma anche il metodo utilizzato dallo stesso per compiere il delitto. Però visto che mi piace ripescare nel “torbido” tanto per restare in tema utilizzando un termine poliziesco, mi viene in mente un cartone animato giapponese, che ripercorre le orme del famoso Sherlock Holmes, il titolo di questa serie è: Joō-heika no Puti Anje, conosciuta da noi semplicemente come Angie Girl.
Questa serie venne prodotta verso la fine degli anni 70, più precisamente nel 1977 dalla Nippon Animation, composta da una sola stagione per un totale di 26 episodi, in Italia venne trasmessa in un passaggio su Italia 1 e successivamente sulle reti locali.
Siamo nella Londra di fine ottocento, in pieno periodo Vittoriano, qui si svolgono le avventure di Angie, una ragazzina appartenente a una nobile famiglia di Lord, i genitori per svariati impegni, come affari per conto della Corona, sono spesso in viaggio nelle Indie, così che, loro malgrado, devono lasciare Angie alle amorevoli cure della Zia Lady Barbara. Le giornate per Angie scorrono tranquille e immerse nella routine degli impegni mondani tipici di quel periodo e degli studi, però nei momenti liberi, lei si dedica assieme al figlio del fattore della tenuta, suo coetaneo Frankie, alla sua vera passione, ossia l’investigazione, più precisamente l’arte deduttiva. Infatti nonostante le proteste e le preoccupazioni di Lady Barbara, Angie e, suo malgrado, Frankie, intervengono nei casi di Scotland Yard, la polizia Londinese. Grazie al suo acume riesce sempre a risolvere i vari casi che le si pongono davanti, aiutando il suo amico della polizia Michael e anche lo scontroso Ispettore Jackson, tanto che pian piano accetta l’interferenza dell’irriverente dodicenne per risolvere i casi, e alla fine ne riconosce l’abilità, infatti anche la Regina d’Inghilterra saputo dell’aiuto che essa dà alla polizia, la investe di un onorificenza ufficiale.
https://www.youtube.com/watch?v=JWYsXJnVjHs
Una serie simpatica e nonostante i temi noir e gialli, strappa anche dei sorrisi, ed è bello come vengono effettuati i vari ragionamenti deduttivi, fino alla risoluzione finale del caso in questione, assicurando alla fine il colpevole alla giustizia.
grazie, spero ti la recensione piaccia anche se non è stato esaustivo come il tuo
grazie, spero ti la recensione piaccia anche se non è stato esaustivo come il tuo