I fumetti potrebbero sembrare privi di valore etico per la società moderna, ma i supereroi creati da Stan Lee sono esattamente l’opposto. Sono carichi di umanità e di emozioni profonde. L’umanità rappresenta la comprensione e la benevolenza verso gli altri, mentre il pathos rappresenta la forza emotiva all’interno di noi, il sentimento di dolcezza e sofferenza che poche esperienze o individui riescono a suscitare durante la nostra vita.
Uno dei più famosi supereroi creati da Stan Lee è Spiderman, il cui alter ego è Peter Parker. Peter è un adolescente orfano, timido e intelligente, che vive con gli zii. Dopo essere stato morso da un ragno radioattivo, acquisisce le abilità di un ragno. Decide di diventare un supereroe dopo la morte dello zio Ben, ucciso da un colpo di pistola. Prima di morire, lo zio pronuncia la celebre frase “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, che diventa il motto di Peter. Decide quindi di combattere l’illegalità e di mettere a rischio la sua vita per proteggere i suoi cari. Lotta perché ha capacità superiori rispetto agli altri uomini e riesce a fare ciò che gli altri non possono. Tutto ciò è mosso solo dall’amore.
Nessun protagonista di una storia potrebbe agire senza amore. Infatti, la parola “eroe” deriva dal termine greco “eros”, che significa semplicemente “uomo” nella sua accezione originaria. Omero utilizzava questo termine per indicare un uomo libero che combatteva per il bene della comunità. Successivamente, Platone nel Simposio ideò una teoria secondo cui l’eroe era diverso dall'”antropos”, che significa uomo in greco, perché l’eroe era legato all’amore.
Non può esserci eroe senza amore.
Peter Parker è costantemente coinvolto nella lotta contro il male, ma anche nei suoi problemi di cuore. Non sa come conquistare Mary Jane, che diventa il bersaglio dei suoi nemici, e quindi è costretto a combattere sia come Spiderman che come Peter Parker. Paradossalmente, i suoi problemi sentimentali coincidono con i problemi dell’intera società. Questo è il ruolo del supereroe: essere coinvolto nelle vicende degli altri e risolverle per il bene comune, come se fossero le proprie difficoltà.
Agire per il bene comune non è qualcosa che solo i supereroi possono fare, molte persone lo fanno, ma chi lo fa con il cuore? Senza cadere nel narcisismo che caratterizza la maggior parte delle persone oggi, mettendo a rischio i propri affetti? Peter Parker è un essere umano con le sue paure, le sue sofferenze, e le sue fragilità, ma le affronta. Questi sono i superpoteri dei personaggi di Stan Lee: saper rischiare, mettere a rischio il proprio cuore. Questo è ciò che rende una vita degna di essere vissuta. Lo scopo dell’autore è sempre stato quello di infondere uno spirito combattivo e pieno di speranza nei suoi lettori. Vuole ispirare la società odierna che è troppo annoiata dalla sicurezza e vittima del consumismo che sopprime lo slancio eroico in ognuno di noi. I suoi personaggi dovrebbero sembrare reali perché tutti noi abbiamo bisogno di loro, non tanto per le loro abilità fisiche, ma per quelle mentali e motivazionali. Le nostre passioni si sono affievolite a causa della mancanza di eroismo nel senso più largo del termine.
Rischiarare è ciò che ci rende vivi. Oggi si pratica l’anti-eroismo rifugiandosi nel benessere perché ci offre sicurezza. A volte si pratica l’individualismo pensando che sia eroismo, ma questo è un errore. Non si rischia per un profitto, si rischia per amore e diventiamo eroi. Come fa Spiderman per suo zio e Mary Jane, come ha fatto Dante per Beatrice. Alla fine, ciò determinerà chi siamo. Solo chi è qualcuno può donarsi agli altri.
Freud non credeva nel miracolo dell’amore. Secondo lui, amare significava idolatrare la propria immagine ideale incarnata dall’amato o dall’amata. In altre parole, dire “ti amo” equivalrebbe a dire “amo me stesso attraverso di te” o “mi amo in te”. Quindi, secondo Freud, sarebbe una passione ingannevole. Ma poi entrano in gioco i poeti, gli artisti e i cantanti. Descrivere le cose che sono, di solito in modo negativo, è compito dei medici, mentre dire come potrebbero essere è compito degli intellettuali e di chi ha delle doti che affievoliscono l’animo. Spiderman, come il Dante della Divina Commedia, si muove in un mondo surreale. Spiderman può sparare ragnatele perché è stato morso da un ragno, mentre Dante è nel mondo surreale per designazione, l’oltretomba. Tuttavia, non ha importanza il contesto. Che il tuo nemico sia reale o immaginario, devi combattere per sconfiggerlo. E l’amore è la battaglia più importante, dove vince chi perdona. Il perdono afferma che la distruzione e la morte non sono le ultime parole sulla vita. Gli eroi non puniscono fino in fondo, perdonano e non uccidono. I supereroi ci insegnano che dire “ti amo” non è scontato. Chi ama sa che bisogna combattere ogni giorno perché l’amato sia immortale ed eterno.
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