Il film Alien – La clonazione (Alien: Resurrection), diretto da Jean-Pierre Jeunet, festeggia il suo 25° anniversario. Dopo un anteprima a Parigi il 6 novembre 1997, il quarto capitolo del franchise di Alien è stato ufficialmente rilasciato negli Stati Uniti il 26 novembre 1997 e in Italia il 27 febbraio 1998.
Nel lontano futuro, nel 2379, il pianeta Fiorina 161 apparteneva ormai al passato, ma i ricordi di Ellen Ripley erano rimasti vividi grazie ad un esperimento di clonazione condotto sulla nave militare Auriga dei Sistemi Uniti. L’obiettivo era chiaro: creare una regina Xenomorfo attraverso l’embrione nel suo torace, per produrre Alien su vasta scala a fini bellici.Dopo otto tentativi, il processo di clonazione ebbe successo, ma la nuova Ripley, chiamata Ripley 8, non era una semplice umana. Dotata di una connessione empatica con gli Xenomorfi e di caratteristiche alieni come la forza sovrumana e il sangue corrosivo a potenzialità ridotte, sorprese gli scienziati mostrando la capacità di attingere ai ricordi della sua vita passata. L’integrazione genetica di parti del codice alieno sembrava aver conferito a Ripley 8 una sorta di reincarnazione di Ellen Ripley, una connessione che si rivelò utile durante gli eventi a bordo della nave Auriga. L’arrivo dei contrabbandieri sull’Auriga, con un carico di umani in criostasi per servire da ospiti agli Xenomorfi, mise in moto una catena di eventi che avrebbero portato alla distruzione della nave. L’azione si svolgeva tra la lotta per la sopravvivenza, i tradimenti e le alleanze improvvisate, mentre gli Xenomorfi liberati causavano caos e morte a bordo. Ripley e il gruppo di contrabbandieri dovevano affrontare le creature per sfuggire all’orrore che li attendeva sulla nave.L’influenza di Ellen Ripley si dimostrò cruciale nella lotta contro gli Xenomorfi, e la sua connessione con Ripley 8 portò ad eventi che cambiarono il corso degli eventi. L’androide Call si rivelò un alleato affidabile, che contribuì a fermare gli esperimenti pericolosi del generale e a salvare la vita degli umani a bordo della nave.
La battaglia finale contro l’ibrido umano-Alien metteva a dura prova le vite dei superstiti a bordo della navicella Betty, con sacrifici dolorosi e la promessa di un futuro incerto sulla Terra. Ripley, con il suo coraggio e la sua determinazione, guidava il gruppo verso la speranza di un domani migliore. Il destino di Ripley e dei suoi compagni rimaneva incerto, ma la loro determinazione a sopravvivere e a combattere contro le forze del male mostrava la forza dell’umanità di fronte alla minaccia aliena. La Terra, a cui guardavano incerti ma fiduciosi, rappresentava un nuovo inizio per questi coraggiosi eroi, pronti ad affrontare qualsiasi sfida che il futuro avrebbe potuto riservare.
Con il suo stile distintivo e la creatività visiva, Jean-Pierre Jeunet crea un’atmosfera cupa e claustrofobica che si adatta perfettamente al tono oscuro della saga Alien. Le scene d’azione sono ben coreografate e cariche di tensione, mentre gli effetti speciali rendono le creature aliene ancora più spaventose. Il cast, composto da attori come Sigourney Weaver, Winona Ryder e Ron Perlman, offre interpretazioni convincenti che tengono viva l’attenzione dello spettatore. Tuttavia, la trama risulta talvolta confusa e poco convincente, con alcune scelte narrative non pienamente sviluppate.
In definitiva, Alien – La clonazione si distingue per il suo stile visionario e la rozza ironia di genere. Pur non essendo all’altezza dei primi film della serie, il quarto capitolo intrattiene con brio, seguendo il classico canovaccio del gatto col topo in un’ambientazione claustrofobica dove si svolge inesorabilmente il prevedibile massacro. Nonostante alcune imperfezioni, il film resta comunque godibile grazie al cast di attori ben scelti che portano il pubblico fino all’epilogo non del tutto riuscito.