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Qwen 2.5-Max: Alibaba sfida DeepSeek e OpenAI con un’AI ancora più potente

Nel mondo dell’intelligenza artificiale, la battaglia tra i giganti della tecnologia si fa sempre più accesa. Dopo il clamoroso debutto di DeepSeek-V3, Alibaba ha risposto con il lancio di Qwen 2.5-Max, un modello AI che punta a surclassare non solo DeepSeek, ma anche GPT-4o di OpenAI e Llama-3.1-405B di Meta. Il momento scelto per il rilascio non è casuale: il primo giorno del Capodanno lunare, quando la Cina si ferma per le celebrazioni. Un chiaro segnale di quanto la competizione sia feroce e di come Alibaba sia determinata a ritagliarsi un ruolo di primo piano in questo settore in rapida evoluzione.

Qwen 2.5-Max rappresenta un’importante evoluzione nella famiglia di modelli Qwen, già molto popolare nel panorama open-source con oltre 94 milioni di download su Hugging Face. Questa nuova versione si distingue per una capacità computazionale avanzata e un’architettura sofisticata che lo rendono uno dei modelli più performanti disponibili. Secondo i benchmark diffusi dall’azienda cinese, Qwen 2.5-Max supera DeepSeek-V3 in test fondamentali come Arena-Hard, LiveBench, LiveCodeBench e GPQA-Diamond. Alibaba, pur non potendo confrontare direttamente il proprio modello con quelli proprietari come GPT-4o e Claude 3.5 Sonnet, afferma che le prestazioni di Qwen 2.5-Max lo pongono tra i migliori modelli AI open-source del momento.

L’architettura di Qwen 2.5-Max è stata progettata per garantire massima efficienza e qualità nella generazione delle risposte. Il modello si basa su un’architettura MoE (Mixture of Experts), che consente di attivare solo una parte dei parametri per ogni richiesta, ottimizzando il consumo energetico e migliorando le prestazioni. Questo lo distingue dai modelli densi come Llama-3.1-405B e lo rende particolarmente competitivo nel mercato dei modelli AI open-weight.

Ma il vero punto di forza di Qwen 2.5-Max è rappresentato dai suoi benchmark. Alibaba ha sottoposto il modello a test rigorosi, dimostrando la sua superiorità in compiti complessi di ragionamento e nella generazione di codice. I risultati nei test GPQA-Diamond e LiveCodeBench suggeriscono che il modello è particolarmente efficace nel rispondere a domande articolate e nel produrre codice di alta qualità, due aspetti fondamentali per il suo utilizzo in ambiti professionali avanzati.

Il rilascio di Qwen 2.5-Max non è un caso isolato, ma un ulteriore capitolo nella battaglia tra le principali aziende di intelligenza artificiale. L’ascesa di DeepSeek ha scosso l’intero settore, spingendo Alibaba e altri colossi a rilasciare rapidamente nuove versioni dei propri modelli. A dimostrazione di quanto sia frenetica questa corsa, basti pensare che due giorni dopo il lancio di DeepSeek-R1, ByteDance ha aggiornato il suo modello AI, affermando di aver superato OpenAI o1 in benchmark avanzati. Il mercato dell’AI sta evolvendo a una velocità incredibile, con aziende che competono senza tregua per il primato tecnologico.

Tuttavia, non mancano le preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza. Come già accaduto con DeepSeek, anche per Qwen 2.5-Max emergono dubbi sulla gestione dei dati degli utenti, che vengono immagazzinati su server cinesi e potrebbero essere accessibili alle autorità governative. In Italia, il Garante della Privacy ha già avviato un’indagine in merito e, come primo provvedimento, l’app è stata rimossa dagli store nazionali. Questo scenario ricorda il caso di ChatGPT e solleva interrogativi su come questi modelli AI verranno regolamentati nel mercato occidentale.

Il debutto di Qwen 2.5-Max è un chiaro segnale di quanto la Cina voglia dominare il settore dell’intelligenza artificiale. Il suo rilascio segna una nuova fase nella competizione globale, con Alibaba determinata a sfidare non solo DeepSeek, ma anche i giganti americani. Rimangono però molte incognite, dalla regolamentazione alla protezione dei dati, che potrebbero influenzare l’adozione di questi modelli AI in futuro. Una cosa è certa: la corsa all’intelligenza artificiale non accenna a rallentare e il 2025 si preannuncia un anno cruciale per questa rivoluzionaria tecnologia.

maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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