Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio

“Alexander e il Terribile, Orribile, Abominevole ma Veramente Bruttissimo Viaggio” è una commedia che promette di portare allegria e risate a tutta la famiglia. Ispirato al celebre libro per ragazzi di Judith Viorst, “Alexander and the Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day”, il film offre un’interpretazione fresca e divertente di una storia che ha già conquistato i cuori di molti. Diretta da Marvin Lemus e scritta da Matt Lopez, la pellicola si inserisce nel filone delle commedie familiari, con un tocco esotico e culturale che arricchisce la trama.

Alexander e il Terribile, Orribile, Abominevole, ma veramente Bruttissimo Viaggio |Trailer Ufficiale

La trama si sviluppa attorno a una famiglia ispano-americana di origini colombiane e messicane, che, dopo aver perso il contatto con le proprie radici, intraprende un viaggio in macchina che, come era prevedibile, va completamente storto. A capitanare l’intera avventura è Alexander, il giovane protagonista, che si trova a dover affrontare il caos che scaturisce da una serie di eventi sfortunati. Solo lui, “la pecora nera” della famiglia, potrà trovare il modo di riunire tutti i membri del nucleo familiare, con il cuore e la testa orientati a riportare ordine nel disastro che si è venuto a creare.

Nel cast, accanto alla star Eva Longoria nei panni della madre Val, figura Thom Nemer come il giovane Alexander, un ragazzino che crede fermamente di essere il più sfortunato del mondo. Al suo fianco, Jesse Garcia nel ruolo di Frank, il padre impegnato a gestire un ristorante in difficoltà, e Paulina Chávez nel ruolo di Mia, la sorella adolescente presa dai suoi problemi e dalle sue emozioni. In un tocco di grande umorismo e nostalgia, Cheech Marin dà vita al nonno Gil, un personaggio che aggiunge quella sfumatura di tradizione e carattere che arricchisce la dinamica familiare. Il cast include anche altri volti noti come Rose Portillo (Lidia Garcia), Harvey Guillén, Cristo Fernández, e la partecipazione speciale di Michelle Buteau.

Il viaggio che la famiglia Garcia intraprende non è solo fisico, ma anche un viaggio emotivo. L’avventura si snoda tra imprevisti comici e situazioni assurde, portando alla luce le dinamiche di una famiglia che, pur nelle sue difficoltà, cerca di rimanere unita. L’antico idolo maledetto che diventa il catalizzatore di tutti gli eventi sfortunati trasforma quello che doveva essere un viaggio rilassante in un susseguirsi di disavventure che mettono alla prova ogni membro della famiglia. La sceneggiatura sa come sfruttare al meglio il tema della “sfortuna”, trasformandolo in un mezzo per esplorare le difficoltà familiari, ma sempre con una leggerezza che non sacrifica mai il divertimento.

Il film si inserisce perfettamente nel genere delle commedie familiari, con una struttura che si sviluppa attraverso una serie di gag e situazioni esilaranti. Non mancano, però, anche momenti di riflessione più profondi. Il personaggio di Alexander, interpretato con molta intensità da Thom Nemer, è un ragazzo che si sente costantemente inadeguato e sfortunato, un sentimento che molti giovani spettatori potranno facilmente identificare. La sua convinzione di essere vittima di una maledizione familiare lo rende un protagonista che si trova in una sorta di “lotta” contro il mondo intero, ma, come è facile immaginare, sarà proprio lui a portare la famiglia alla realizzazione che l’unico vero “incantesimo” da spezzare è quello delle proprie paure e insicurezze.

Eva Longoria, nel ruolo della madre Val, offre una performance vivace e spigliata, riuscendo a bilanciare la sua figura materna con un tocco di autoironia che rende il suo personaggio ancor più umano e vicino agli spettatori. La sua interazione con i membri della famiglia, soprattutto con il marito Frank (interpretato da Jesse Garcia), aggiunge una dimensione di realismo alla trama, che nonostante il tono comico, esplora le difficoltà di conciliare la vita familiare con le proprie ambizioni e problemi personali.

“Alexander e il Terribile, Orribile, Abominevole ma Veramente Bruttissimo Viaggio” è una pellicola che non si limita a far ridere. Dietro le risate, c’è una lezione universale sulla resilienza e sulla capacità di affrontare le difficoltà con un sorriso. Ogni evento sfortunato che accade alla famiglia Garcia è un invito a guardare il lato positivo della vita, anche quando tutto sembra andare storto. La commedia, pur nel suo approccio leggero, non manca di esprimere un messaggio profondo: le disavventure fanno parte della vita, ma ciò che conta davvero è come le affrontiamo, insieme.

Il film si conclude con una serie di gag divertenti, tra cui una scena di bloopers che, con la sua spontaneità, aggiunge un ulteriore livello di divertimento e rende la visione ancora più piacevole. Se c’è una cosa che “Alexander e il Terribile, Orribile, Abominevole ma Veramente Bruttissimo Viaggio” sa fare bene, è quella di coinvolgere il pubblico in un’esperienza leggera ma gratificante, che lascia anche una piccola riflessione su come ogni famiglia, nonostante le difficoltà, possa crescere e imparare a convivere con le proprie imperfezioni. Un film perfetto per una serata di relax, da gustare in compagnia di chi si ama.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *