Adolf Hitler, il nome che evoca immagini di distruzione, odio e tragedia, è stato senza dubbio una delle figure più nefaste e discusse della storia mondiale. La sua ascesa al potere, la Seconda guerra mondiale e l’Olocausto sono aspetti che hanno segnato per sempre l’umanità. Tuttavia, per quanto siano noti i suoi crimini e la sua ideologia, molti aspetti meno conosciuti della sua vita prima e durante il suo regno rimangono fonte di interesse e sono utili per avere un quarto più ampio dell’uomo dietro il mostro. Scopriamo alcune delle curiosità più impensabili che circondano la figura di Hitler, una vita fatta di contraddizioni, stranezze e paradossi che vanno al di là della sua immagine di dittatore spietato.
Partiamo dalla sua infanzia. Nonostante la sua fama di leader indomabile, Hitler non era certo un prodigio scolastico. Da giovane, infatti, si dimostrò piuttosto disinteressato agli studi. Durante le scuole elementari, Adolf era un ragazzo diligente con buoni voti, ma quando si iscrisse all’Istituto tecnico di Linz, la situazione cambiò drasticamente. La sua attitudine scolastica peggiorò, e fu bocciato in più di un’occasione, in particolare per la lingua francese. La sua carriera scolastica raggiunse un culmine negativo quando, nel 1905, i suoi voti erano così bassi che decise di abbandonare gli studi. Fu proprio quell’anno che Hitler compì un atto che sembra quasi il preludio del suo spirito ribelle: durante una festa di fine semestre, ubriaco, usò la sua pagella (che riportava insufficienze in diverse materie) per pulirsi il deretano. Insomma, un aneddoto che non sembra proprio in linea con la figura di un futuro dittatore, ma che dà un’idea di quanto fosse lontano dalle aspettative di una carriera accademica.
In parallelo, Hitler nutriva una grande passione per l’arte. La sua aspirazione iniziale era quella di diventare un artista, e cercò di entrare all’Accademia delle Belle Arti di Vienna. Tuttavia, fu respinto. Il motivo? Hitler non era in grado di disegnare il corpo umano, cosa che sconvolse la sua giovane mente. Il suo sogno di diventare artista si infranse, e invece gli fu consigliato di orientarsi verso l’architettura, visto che pareva avere un buon occhio per gli edifici. Tuttavia, la mancanza di un diploma gli impedì di proseguire su questa strada. Ironia della sorte, proprio la carriera artistica che non riuscì a intraprendere avrebbe potuto dargli un’esistenza ben diversa, lontana dalle atrocità che avrebbe compiuto successivamente.
Una delle stranezze più singolari che emergono dalla vita di Hitler riguarda la sua salute. Non solo soffriva di gastrite, ma anche di problemi di flatulenza, condizione che lo accompagnò per tutta la vita. Il dittatore era anche un cocainomane, quando la cocaina era ancora utilizzata in ambito medico, e, nonostante il suo odio per il fumo, fece delle campagne contro il vizio del fumo in Germania. Inaspettatamente, non amava gli alcolici, ma amava il dolce. Sì, Hitler era goloso di cioccolato e panna montata, e non rinunciava mai ai suoi cucchiaini di zucchero nel caffè e nel vino. A tavola, insieme a Eva Braun, la sua storica compagna, dimostrava una passione per la dolcezza che contrastava con la sua feroce ideologia.
Dunque, dietro al dittatore spietato, esisteva un uomo con una lista di stranezze da far impallidire anche i più grandi misteri della storia. Non si sposò mai prima di morire, a parte il matrimonio con Eva Braun, che avvenne solo nelle ultime 24 ore di vita del Führer. La sua morte, avvenuta nel bunker di Berlino nel maggio del 1945, segnò la fine di un’era di orrore, ma la sua vita fu segnata anche da piccoli dettagli che sembrano quasi fuori posto. Era, ad esempio, ossessionato dalle mani. Raramente si parlava di questo aspetto, ma Hitler conservava nella sua biblioteca decine di libri che ritraevano le mani di grandi personaggi storici. La sua ossessione per le mani si estendeva anche al suo mito personale: Federico il Grande, di cui spesso parlava con riverenza, convinto che la sua mano fosse simile a quella del suo idolo.
La sua vita personale, oltre a essere strana, è anche segnata da un inquietante legame con l’industria. Infatti, Hitler ammirava Henry Ford, fondatore della Ford Motor Company, tanto da tenerne la foto sulla sua scrivania. Inoltre, il suo rapporto con Ford era talmente stretto che, nel 1938, Hitler gli conferì la Gran Croce del Supremo Ordine dell’Aquila Tedesca, la più alta onorificenza che un cittadino straniero potesse ricevere dal regime nazista. Ford, d’altronde, aveva sostenuto finanziariamente il partito nazista e le sue idee antisemite avevano contribuito a formare la base ideologica del Mein Kampf, il tristemente famoso libro di Hitler.
Anche la sua carriera politica fu segnata da stranezze e fortuite coincidenze. Ad esempio, Hitler non fu il fondatore del Partito Nazista: questa onoreficenza appartiene ad Anton Drexler. Hitler, inizialmente solo il 55esimo iscritto, entrò nel partito quasi per caso, ma riuscì a prenderne il controllo due anni dopo, spinto dalla sua indole carismatica e dal desiderio di potere. Per dare l’impressione che il movimento fosse più grande di quanto non fosse, fece scrivere sulla sua tessera il numero 555, invece del suo vero numero di iscrizione, il 55.
Ma ciò che più sconvolge è che Hitler, nonostante il suo odio per gli ebrei, potrebbe avere origini ebraiche, come suggerito da ricerche genetiche recenti. La madre di Hitler, Klara Schicklgruber, portava infatti un cognome comune tra gli ebrei convertiti al cattolicesimo, e gli studi condotti dai ricercatori belgi Jen-Paul Mulders e Marc Vermeeren hanno rilevato una connessione genetica con i gruppi ebraici askenaziti. Una vera e propria ironia della storia.
Adolf Hitler, una delle figure più terrificanti mai esistite, rimane anche uno dei più enigmatici personaggi della storia moderna, con una vita segnata da dettagli strani, misteriosi e a volte inquietanti. Chi era veramente quest’uomo? Un dittatore crudele, certo, ma anche un uomo di contraddizioni, amori non corrisposti, passioni artistiche, vizi e stranezze. La storia lo ha definito come il simbolo del male assoluto, ma le curiosità sulla sua vita ci ricordano che anche le personalità più complesse sono fatte di mille sfumature.
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