“Addio Yamato”, diretto da Leiji Matsumoto e Toshio Masuda nel lontano 1978, non è solo un pezzo di storia dell’animazione giapponese, ma un vero e proprio capolavoro che continua a catturare l’immaginazione degli spettatori ancora oggi. Questo film non è semplicemente un tuffo nella nostalgia per i fan dell’epica saga spaziale, ma un’avventura avvincente che affascina anche chi si avvicina per la prima volta alla leggenda della Yamato.
La trama è avvincente fin dal principio: dopo che il sistema solare è tornato alla normalità e la Yamato è destinata alla dismissione in favore delle potenti navi classe Andromeda, una misteriosa richiesta d’aiuto dallo spazio apre le porte a una nuova minaccia imminente. I nostri eroi, nonostante le decisioni governative, scelgono di disobbedire agli ordini e partono per investigare. Ben presto scoprono che l’impero della cometa bianca, tanto potente quanto i gamilonesi, intende saccheggiare e distruggere la Terra.
Il primo film della serie, “Corazzata spaziale Yamato”, aveva già fatto la storia superando “Guerre stellari” ai box office giapponesi nel 1977. Il successo travolgente ha spinto la realizzazione di “Addio Yamato”, uscito l’anno successivo per concludere la storia originariamente prevista. Tuttavia, l’enorme successo ha portato alla produzione immediata di un terzo film, due anni più tardi.
La potenza narrativa di “Addio Yamato” è epica, culminando in una battaglia finale intensa che celebra i valori universali di disciplina, coraggio e solidarietà. Il regista Leiji Matsumoto ha orchestrato una conclusione commovente che, con un finale di quindici minuti, riesce a suscitare emozioni contrastanti di gioia e tristezza. La sigla nipponica perfettamente integrata e il messaggio toccante del film, “un saluto a tutti voi che avete amato la Yamato”, rimane inciso nel cuore degli spettatori.
Gli incassi stratosferici nei cinema giapponesi e le proiezioni affollate fino alle prime ore del mattino testimoniano la profonda influenza che “Addio Yamato” ha esercitato sul pubblico. La sua grafica impeccabile, i colori vibranti e le musiche eccezionali sono solo una parte di ciò che rende questo film così indimenticabile. Non sorprende che la saga abbia proseguito dopo questo film, trasformandosi in una serie televisiva: il finale di “Addio Yamato” rimane comunque uno dei momenti più intensi e belli della storia dell’animazione giapponese.