Addio Glitter! L’Unione Europea vieta i luccicanti inquinanti

Lo scorso 25 settembre, la Commissione Europea ha emesso una decisione storica, annunciando il divieto della vendita dei glitter a partire dal 15 ottobre. Ma non è finita qui, la lista dei prodotti proibiti comprende anche cosmetici con microgranuli per l’esfoliazione, detersivi e ammorbidenti da bucato con microsfere e persino l’erba sintetica utilizzata per i campi sportivi.

I glitter, popolare accessorio di bellezza dagli anni ’80, sono diventati una presenza costante nelle nostre vite, non solo nelle discoteche.

Li troviamo negli ombretti, negli smalti per unghie, nei rossetti, nelle matite per gli occhi, nelle creme per il corpo e persino nei detergenti domestici. Tuttavia, l’impatto ambientale di questi piccoli brillantini è stato molto negativo, poiché rilasciano nel nostro ambiente una grande quantità di microplastiche.

La decisione della Commissione Europea si basa sulle prove scientifiche fornite dall’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) e fa parte di un piano più ampio per contrastare l’inquinamento da microplastiche, che si trovano sia negli ambienti marini che terrestri e persino nel nostro sangue. L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre l’inquinamento da microplastiche del 30% entro il 2030, nel contesto del nuovo piano d’azione per l’economia circolare. Ogni anno, solo nell’UE, vengono aggiunte intenzionalmente circa 42.000 tonnellate di microplastiche ai prodotti che poi vengono rilasciate nell’ambiente. Queste particelle, che includono polimeri sintetici di dimensioni inferiori a 5 mm, non sono né solubili né degradabili.

Oltre ai glitter, saranno vietati anche i cosmetici che contengono microgranuli per l’esfoliazione, i detersivi e gli ammorbidenti con microsfere, i fertilizzanti, i fitosanitari in grani, alcuni farmaci, dispositivi medici e giochi. Anche l’erba sintetica utilizzata nei campi sportivi artificiali rientra in questa lista. È quindi necessario riflettere sul fatto che anche una semplice partita di calcetto giornaliera contribuisce all’inquinamento ambientale.

La Commissione Europea afferma che questa decisione rappresenta “un altro passo importante per la protezione dell’ambiente“. Verranno previsti periodi di transizione per consentire alle industrie e alle aziende interessate di adeguarsi alle nuove norme. Ad esempio, i campi sportivi artificiali avranno 8 anni di tempo per trovare alternative ecologiche, mentre i produttori di cosmetici avranno da 4 a 12 anni, a seconda della complessità della riformulazione. Alcuni prodotti che contengono microplastiche ma non le rilasciano nell’ambiente sono esenti da restrizioni, così come i prodotti già soggetti a regolamentazioni esistenti.

Questa decisione obbligherà le aziende a sviluppare tecnologie a basso impatto ambientale.

Secondo Thierry Breton, commissario per il Mercato interno dell’UE, “questa restrizione contribuisce alla transizione verde dell’industria dell’UE e promuove prodotti innovativi e privi di microplastiche”. Sia i cittadini che le industrie europee beneficeranno di prodotti più sicuri e sostenibili.

Quindi, dobbiamo dire addio ai glitter e ad altri prodotti inclusi in questa “lista nera”.

L’Unione Europea sta compiendo passi importanti per salvaguardare il nostro ambiente e speriamo che altre nazioni prendano esempio da questa decisione. Ognuno di noi deve fare la propria parte per un futuro più pulito e sostenibile.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *