Massimo Cotto. Un nome che risuona nei cuori di chi ha amato il rock e la sua narrazione appassionata. Purtroppo, ci ha lasciato all’età di 62 anni. La notizia è stata un fulmine a ciel sereno, riportata sia da Virgin Radio, dove Massimo ha lavorato come speaker, che dalla sua amata compagna, Chiara Buratti. Chiara ha condiviso un ricordo intimo e toccante, descrivendo un momento di gioia trascorso insieme a Colmar:
“Questa è la tua foto preferita. È di fine aprile, siamo a Colmar io, te e mia mamma Ozzy. Tu improvvisi balli sgangherati, qualche volta inciampi, beviamo Riesling e mangiamo cordon bleu spettacolari. Ci stiamo divertendo un sacco, come ogni volta che siamo assieme.”
Massimo Cotto era molto più di un semplice speaker radiofonico. Nato ad Asti, ha trascorso la sua vita circondato dalla musica, trasformando questa passione in una carriera brillante. Disc jockey di rilievo, scrittore talentuoso e voce inconfondibile di Virgin Radio, Massimo ha segnato profondamente il panorama musicale italiano. La sua vita professionale era caratterizzata da un’inesauribile voglia di raccontare le storie dietro le note, di svelare i retroscena delle vite degli artisti che tanto amava.
La sua carriera iniziò nel giornalismo musicale, dove la sua competenza e passione spiccavano fin da subito. Con il suo stile unico, fatto di garbo e finezza, Massimo conquistò un vasto pubblico, attratto non solo dalla musica ma anche dal modo in cui la raccontava. La sua voce ha risuonato per anni nelle case degli italiani, prima con le pillole di Rock Bazar, dove narrava le follie dei grandi artisti del rock, e poi con Rock And Talk, in onda tutte le mattine su Virgin Radio.
Chiara Buratti, la sua compagna, ha ricordato quanto Massimo fosse importante per lei:
“Ti ho sempre detto che mi hai salvata. È così. Ci siamo conosciuti che ero una ragazzina timida e astemia (questo ci tenevi sempre a specificarlo) e abbiamo camminato assieme per 21 anni. Non sempre in discesa, ma avevamo ottime gambe. La cosa che mi fa incazzare di più è che tu mi hai salvata, ma io non sono riuscita a salvare te. Continua a soffiare nel vento. Nessuno ti dimenticherà mai, nemmeno per un istante. Te lo prometto.”
La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto profondo, ma anche una grande quantità di ricordi affettuosi. Virgin Radio lo ha celebrato come un conduttore fenomenale, capace di incantare e stupire con le sue interviste magistrali. “Massimo era un conduttore fenomenale ma anche molto di più. Le sue interviste sono magistrali. Giornalista straordinario, scrittore, autore, attore di teatro sempre con la voglia di raccontare e incantare chi aveva di fronte o all’ascolto”, ha scritto la radio in una nota.
Massimo aveva una capacità innata di trasmettere la sua passione per la musica, una passione che si percepiva in ogni parola, in ogni racconto. Non era solo il contenuto delle sue storie a colpire, ma anche il modo in cui le raccontava, con un’ironia e una positività che rendevano ogni sua apparizione un evento speciale. La sua vita era un inno alla gioia, un continuo fare la linguaccia alla morte, come suggeriva la foto sul suo profilo WhatsApp, in cui Massimo indossava una maglietta nera con un teschio dorato, facendo la linguaccia alla morte stessa.
Massimo Cotto ci ha insegnato tanto, attraverso le canzoni di Bruce Springsteen e di tanti altri artisti che ha amato e fatto amare. La sua vita è stata una celebrazione della musica, un esempio di come si può vivere con passione e integrità, senza mai perdere il senso dell’umorismo e l’amore per il proprio lavoro. Ora che non c’è più, rimangono le sue parole, i suoi racconti, le sue interviste. Rimane il ricordo di un uomo che ha vissuto intensamente, che ha saputo conquistare il cuore di tanti con la sua gentilezza e la sua ironia. Come ha detto Chiara, “Continua a soffiare nel vento. Nessuno ti dimenticherà mai, nemmeno per un istante. Te lo prometto”. E noi, che abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo, di conoscerlo attraverso le sue storie, non possiamo che fare lo stesso. Ciao Massimo, e grazie di tutto.
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