Ad Astra, partite alla conquista dell’Universo!

Chi non ha mai sognato di costruire il proprio impero galattico e conquistare l’universo, alzi la mano. Ok, tu e tu fuori di qui, che questa recensione non fa per voi. Qui c’è posto solo per chi ama sfidarsi a un livello intergalattico, conquistando nuovi pianeti mentre il sistema solare muore perché il Sole si sta spegnendo come un cerino.

 

No non sono impazzito, né voglio diventare il cosplay vivente e fulltime di Darth Vader, semplicemente vi voglio presentare Ad Astra, il primo nato della nuova linea Nexus Designer Games,  la nuova collana Nexus presenta giochi inediti di autori famosi. E Ad Astra (Per Aspera e a chi coglie la citazione metallara una pregevole mentina succhiata…) è il primo frutto di quest’esperimento.  Un esperimento davvero ben riuscito e che ha già vinto il prestigioso premio di “Best of the Show 2009” all’ultimo Lucca Comics. D’altronde gli autori sono i francesi Bruno Faidutti e Serge Laget, due designer che hanno fatto un pezzo di storia ludica mondiale, con titoli come il Mistero dell’Abbazia (Faidutti e Laget), Cittadels (Faidutti) e Shadows over Camelot (Laget). Insomma la coppia creativa ha un curriculum di tutto rispetto.

 

SCATOLA

Davvero bella, con illustrazioni molto evocative e in linea con la lunga tradizione francese del fumetto. Non amo molto la Francia, ma quanto fanno qualcosa fatto bene mi tocca riconoscerlo…

 

CONTENUTO

C’è tanta roba. 59 segnalini, divisi tra 9 stelle (tra cui il nostro Sole), 43 pianeti, 5 segnalini razza e un segnalino primo giocatore. Poi ci sono 150 carte risorsa, undici carte artefatto alieno e 55 carte azione (un set da undici per ogni giocatore). Cinque schede riassuntive e un tabellone per la pianificazione delle azioni e la gestione dei punti. La vera chicca sono le pedine astronave, fabbrica, colonia e terraforming, che sono 5 per tipo, sebbene ne servano solo 4 per giocare. E la quinta? La Nexus ne fornisce una in più per tipo, così anche i giocatori più sbadati potranno evitare di utilizzare un fagiolo per simulare l’astronave persa chissà dove e chissà quando. Un’idea semplice quanto straordinariamente utile.  Anche il manuale delle regole è molto curato, sia graficamente che a livello di contenuti. Ho apprezzato soprattutto gli inserti con le ludografie dei due designer, una nota di originalità che dà carattere alla nuova collana. 

 

GIOCO

Ad Astra è un gioco per 3-5 giocatori e ogni giocatore controlla una fazione umana diversa, che ha l’obiettivo di conquistare pianeti e risorse prima degli avversari. Il primo che arriva a 50 punti vince la partita, che in media dura un’ora e mezza, due ore. Per conquistare uno dei sette tipi di pianeti a disposizione dovrete spostare le vostre astronavi, terraformare o costruire colonie e fabbriche. Insomma avete diverse opzioni a disposizione e dovrete impostare una strategia davvero valida per portare a casa la vittoria.

In ogni turno i giocatori devono passare attraverso due fasi: la pianificazione e l’azione. Durante la pianificazione ognuno sceglie cosa vuole fare in quel turno e in che ordine. Ovviamente avrete solo un numero limitato di azioni possibili per turno e non saprete fino all’ultimo cosa hanno scelto di fare i vostri avversari. Dopodiché le azioni scelte vengono risolte, nella fase di azione, secondo un ordine stabilito e valido per tutti i giocatori. Il risultato è che non avrete mai il controllo totale della situazione e ogni turno riserverà delle sorprese. Spesso sgradevoli.

Il sistema di gioco di Ad Astra è piuttosto snello e s’impara in fretta, ma denota una precisione davvero notevole. Dietro questo titolo c’è un playtesting davvero massiccio e ogni partita è giocata sul filo dei punti. Ci ho giocato spesso negli ultimi mesi e v’assicuro che ogni match è stato diverso dal precedente e sono certo di non aver ancora esaurito le opzioni a disposizione. Il primo paragone che mi viene in mente è quello con i Coloni di Catan. Credo che siamo di fronte a un gioco di pari livello e che diventerà una pietra di paragone per prodotti futuri. Ci saranno affollati tornei di Ad Astra a Lucca Comics 2010 e si svilupperanno circuiti torneistici cittadini dedicati, ci scommetto quello che volete. L’unico problema che potranno avere alla Nexus, sarà ripetersi con la seconda uscita della collana Nexus Designer Games. Dopo Ad Astra, infatti, il pubblico avrà delle notevoli aspettative…

Insomma, se siete davvero appassionati di bei giochi da tavolo Ad Astra è un titolo che non può mancare nella vostra collezione. Fidatevi.

 

PRO

Materiale di gioco curato nei minimi dettagli. Esteticamente gradevole

Regole semplici, adatte anche per un giocatore non esperto

Ogni partita è differente: grande longevità

Il sistema di gioco mette in campo un notevole numero di variabili e ogni partita riserva sorprese

Prezzo adatto al contenuto: 45 euro e ve lo portate a casa

 

CONTRO

Manca la possibilità di azioni militari tra giocatori. Ma sarebbe stato tutto un altro gioco, forse troppo complesso se avessero implementato anche la possibilità di guerreggiare. Due artefatti alieni rendono il gioco un po’ troppo random, come anche Faidutti e Laget fanno notare nel libretto delle regole. Da parte mia preferisco toglierli dal mazzo e il gioco non ne risente affatto, anzi diventa ancor più strategico

 

VOTO  9.5/10 e solo perché la perfezione non è di questo mondo…^^

 

Luca “Oscuro Presagio” Francescangeli

 

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