“La macchina di Tesla”, nuovo romanzo di Tom Paris e Dea Mantis, è frutto di un lavoro lungo circa sette anni. Nato dalla collaborazione artistica tra Tom Paris – scrittore, ricercatore ed esperto di ipnosi regressive – e la terapeuta e specialista nel linguaggio psicosintentico, nonché produttrice cinematografica., la dottoressa Dea Mantis.
Il romanzo ha la nobile ambizione di affrontare gli argomenti sulla teoria della reincarnazione e le esperienze di pre-morte in chiave fiction, in modo tale da essere veicolabile ed intellegibile da chiunque. Ambientato quasi completamente a Parigi coinvolge da subito il lettore con una scrittura frenetica ma comunque armoniosa, con cambi di scena che ricordano il compianto Giorgio Faletti di “Niente di vero tranne gli occhi” La cifra stilistica è ben assemblata e coerente con il tema affrontato, che seppur delicato, giunge sempre diretto al punto. I personaggi sembrano di vivere davvero di vita propria assieme alle loro paure, gioie e traversie tra cui spicca naturalmente il protagonista principale: Il dottor Roland Smitser.
Nel 1982 il medico chirurgo Roland Smitser in seguito allo sviluppo di un progetto sconosciuto dello scienziato Nikola Tesla, scoprì un metodo per far ritrovare i propri ricordi nella mente e nel corpo di un altra persona un attimo dopo la propria morte. Per dimostrare al mondo la validità della sua scoperta organizzò un esperimento senza precedenti. Al quale non potè assistere, poichè a pochi minuti dal suo svolgimento Smitser inspiegabilmente, si uccise gettandosi dalla torre est di Notre Dame di Parigi portando con sè la sua scoperta. Qualche decennio dopo La macchina di Tesla e tutti i suoi studi, rimasti dimenticati dentro una valigia a casa di suo fratello, entrano di diritto in possesso di suo figlio Alan, che all’epoca della tragedia aveva soltanto tre anni. L’uomo che non ha mai dato credito all’ipotesi del suicidio, studiando quegli appunti misteriosi scopre inoltre che suo padre si era sottoposto a decine di ipnosi regressive terrorizzanti con l’aiuto di un composto chimico sconosciuto. Alan resta sconvolto, ma ha ora la possibilità di riabilitarlo e forse, trovare il suo presunto assassino. La sua idea è talmente folle che potrebbe funzionare, ossia dimostrare che la teoria “Geo.temporale” ipotizzata da suo padre, (secondo la quale al momento della morte i nostri ricordi vengono trasmessi a qualcun altro che sta per essere concepito), sia realmente valida e per farlo coinvolge l’amico di famiglia Padre Peter Stuart che a sua insaputa, sulla faccenda ha sempre tenuto nascosto qualcosa di molto inquietante. Monitorati in ogni secondo da un organizzazione al di sopra del governo e totalmente all’oscuro che quello che rischiano di scoprire., potrebbe destabilizzare la mente di ogni essere umano sulla terra. Mettetevi comodi., la caccia ha inizio!
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