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La Pantera Rosa

Isadore “Friz” Freleng ha speso gran parte della sua carriera come direttore di corti animati della Warner Bros., dove era responsabile di personaggi come Speedy Gonzales, Tweety & Sylvester e Yosemite Sam. Questo finì nel 1963, quando la Warner chiuse il suo studio di animazione. Così egli e il suo nuovo collega, David DePatie, affittarono l’edificio che aveva ospitato il Warner studio e si misero in affari per conto proprio.

Uno dei primi lavori del nuovo studio fu l’inizio animato del film di Blake Edwards, The Pink Panther (La Pantera Rosa).
Freelang e il suo disegnatore di vecchia data Hawley Pratt disegnarono un personaggio adatto al titolo e lo animarono sulle note del tema di Henry Mancini.
Come il film risultò buono, così l’animazione ebbe un impatto ancor più duraturo.

La serie di cartoni animati della Pantera Rosa

Fu così buona l’approvazione del pubblico che la United Artists, che pubblicò il film, incaricò il duo DePatie-Freleng di produrre una serie di cartoni animati per il cinema basati sul personaggio. Il primo di questi, Pink Phink, che uscì il 18 dicembre 1964, vinse un Academy Award e un altro, The Pink Blueprint, fu nominato nel 1966.

Freelang diresse da sé le prime uscite- che ammontano a quasi 100 cartoni, gli ultimi usciti nel 1981- ma le successive furono dirette da Pratt, Gerry Chiniquye Art Davis, che avevano tutti lavorato per Freelang alla Warner.

La Pantera Rosa in TV

La Pantera Rosa fece il suo ingresso in televisione nel 1969. Ognuno degli episodi del The Pink Panther Show comprendeva due cartoni animati prodotti per il cinema e uno preso dalla seconda serie di DePatie-Freleng, The Inspector (basato sul personaggio di Peter Sellers dal film Pink Panther).

Questa era soltanto una delle molte soluzioni della TV, alcune delle quali usavano corti della Pantera Rosa fatti per la TV. Il Nuovo Pink Panther Show sostituì The Inspector con un’altra serie di DePatie-Freleng, The Ant And The Aardvark.

The Pink Panther Laff And A Half Hour aveva in programma tutti questi, più intervalli dedicati a Texas Toads e Misterjaw.

Think Pink Panther fu programmato nel 1977-78 e The All-New Pink Panther Show, che fu proiettato per la prima volta nel 1978, rinunciò a tutto tranne alla stessa Pantera, ed aggiunse un nuovo intervallo basato su un protagonista minore, Crazylegs Crane.

I fumetti e il merchandise della Pantera Rosa

Ci fu anche un albo a fumetti della Pantera Rosa, non meno di 87 uscite del quale furono pubblicate da Gold Key fra il 1971 e l’84. Molti albi furono realizzati da Warren Tufts, famoso fra gli appassionati di fumetti per le strisce Lance and Casey Ruggles.

La Harvey Comics autorizzò il personaggio fra il 1993 e il ‘94 e ristampò molte delle opere di Tufts.

E ci furono poi porta-pranzo e magliette e pigiama della Pantera Rosa, e altri accessori autorizzati, non solo in America ma dovunque. Dal momento che i cartoni animati furono realizzati in mimica col sottofondo musicale ormai familiare di Mancini “Pink Panther“, non fu necessaria alcuna traduzione per farli diventare popolari in tutto il mondo così come nel loro paese di origine.

Informazioni sull’Autore

Daniele Imperi, vignettista e illustratore umoristico. Ho collaborato con case editrici, siti web, aziende, privati che hanno richiesto vignette per riviste, libri per bambini, siti web, biglietti d’auguri.

Fonte: Article-Marketing.it

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