Niente è eterno, tranne la licenza di WinRar!
L’International Shareware Day è un appuntamento annuale che non può passare inosservato per tutti gli appassionati di tecnologia e gli utenti di software. Celebrato ogni secondo sabato di dicembre, questo evento rende omaggio a un tipo di licenza software che ha cambiato il modo di fruire dei programmi informatici, soprattutto negli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000. Per chi non lo sapesse, lo shareware è un modello che consente agli utenti di testare liberamente un software per un periodo limitato, solitamente 30 o 60 giorni, prima di dover acquistare una licenza per continuare a utilizzarlo. E quale software ha incarnato al meglio questo approccio, se non il mitico WinRAR?
L’International Shareware Day è stato creato nel 2015 da David Lawrence, un ex attore e conduttore di talk show tecnologici. Con questa iniziativa, Lawrence ha voluto celebrare la generosità e il lavoro di tanti sviluppatori in tutto il mondo che condividono le loro creazioni software sotto licenza shareware, permettendo a milioni di utenti di provare gratuitamente programmi completi per un certo periodo di tempo. Questi software, infatti, sono stati una vera e propria rivoluzione per molti utenti che, fino ad allora, dovevano pagare cifre spesso proibitive per avere accesso a programmi sofisticati.
Ma cos’è esattamente lo shareware? Fondamentalmente, si tratta di una licenza che consente di distribuire software gratuitamente, permettendo agli utenti di testare un prodotto per un periodo di prova, generalmente di 30 o 60 giorni. Al termine di questo periodo, se l’utente decide di continuare ad utilizzare il software, deve acquistare una licenza. Per molti, questo approccio ha rappresentato una ventata di aria fresca in un mondo in cui tutto sembrava a pagamento, offrendo l’opportunità di provare prima di comprare e di risparmiare parecchi soldi.
Il primo software shareware della storia è stato rilasciato nel 1983 da Bob Wallace, che ha creato PC-Write, un programma di elaborazione testi che ha riscosso un successo immediato. Da allora, il modello shareware è stato adottato da una miriade di software house e sviluppatori di tutto il mondo, dando vita a una vasta gamma di programmi per computer che oggi sono diventati vere e proprie pietre miliari dell’informatica. E, mentre i giganti della tecnologia moderna si concentrano sempre più su soluzioni cloud e abbonamenti, i software shareware continuano a offrire un’ottima alternativa per chi cerca di testare un prodotto prima di impegnarsi.
Ma quali sono le tipologie di software shareware più comuni oggi? Ce ne sono di diversi tipi, ognuno con le proprie peculiarità. Una delle opzioni più tradizionali è il Trialware, ovvero la versione di prova gratuita di un software per un periodo limitato. È perfetta per chi vuole valutare un prodotto prima di acquistarlo. Poi ci sono gli Adware, che, pur essendo gratuiti, contengono annunci pubblicitari all’interno del software. Un modo intelligente per monetizzare senza dover chiedere direttamente un pagamento agli utenti.
Un altro modello molto diffuso è il Freemium, in cui il software base è gratuito, ma per accedere a funzionalità avanzate o contenuti premium è necessario effettuare un pagamento. I giochi online sono un esempio perfetto di questa tipologia. Molti titoli sono completamente giocabili gratuitamente, ma per sbloccare determinate modalità o potenziamenti si deve pagare un prezzo. Esiste anche il Crippleware, un software con funzionalità limitate, che si sblocca solo acquistando una versione completa.
Poi c’è il Donationware, un software che funziona al 100%, ma in cui lo sviluppatore chiede una donazione per supportare lo sviluppo e la manutenzione. Un modello molto apprezzato soprattutto dagli sviluppatori indipendenti, che possono così sostenere il loro lavoro senza dover chiedere un pagamento obbligatorio. Infine, troviamo il Nagware, forse il tipo di shareware meno amato, che funziona perfettamente ma insistentemente chiede agli utenti di acquistare la versione completa attraverso messaggi costanti.
Quindi, come si può festeggiare l’International Shareware Day? La risposta è piuttosto semplice. Se un software shareware ti ha mai aiutato in un compito complicato, se ti ha permesso di esplorare funzionalità incredibili o se ti ha regalato ore di divertimento, è giunto il momento di ringraziare. Acquistare una licenza, lasciare una recensione positiva, condividere il software con i propri amici o sostenere gli sviluppatori con una donazione è il miglior modo per onorare questi maestri della programmazione che, con le loro invenzioni, hanno migliorato la nostra esperienza digitale.
In definitiva, l’International Shareware Day non è solo un’occasione per celebrare un tipo di licenza software che ha avuto un impatto enorme sull’informatica, ma anche un tributo a quegli sviluppatori che, con grande passione e competenza, continuano a migliorare la nostra esperienza online. E se, nel corso della tua avventura digitale, hai mai usato un programma shareware che ti ha veramente cambiato la vita, oggi è il giorno giusto per ringraziare quei geni che, con il loro lavoro, hanno reso possibile tutto ciò.
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