In 24 fotogrammi scopriamo le tappe fondamentali della lunga avventura di un linguaggio espressivo diventato parte integrante della nostra quotidianità.
«Un’espressione artistica che risponde a un desiderio profondamente umano e molto più antico del cinema: donare un alito di vita – un’anima – a ciò che vivo non è».
È così che l’autore di questo volume Marco Bellano, docente di storia dell’animazione all’Università di Padova, descrive il cinema di animazione. Quando si parla di animazione la maggior parte di noi pensa immediatamente al mondo dei “cartoni animati” e a prodotti rivolti principalmente al mondo dell’infanzia. Le tecniche di animazione, però, non vengono applicate soltanto al settore dell’intrattenimento infantile; basti pensare che i nostri dispositivi elettronici spesso ci parlano con un linguaggio grafico fatto di immagini in movimento – come ad esempio quelle delle mappe dei navigatori satellitari o quelle delle grafiche informative che appaiono in sovrimpressione negli eventi sportivi – e che la nostra stessa comunicazione online fa largo uso di applicazioni che utilizzano filtri ed effetti di animazione.
In un mondo sempre più “animato”, chiunque sappia interpretare e usare il linguaggio audiovisivo dell’animazione ha, naturalmente, una marcia in più: essere consapevoli, ad esempio, della facilità con cui reale e virtuale possono fondersi attraverso tecniche di animazione, aiuta a tutelarsi dalle pratiche ingannevoli come quella del deep fake. Dopo Scrivere per l’animazione e Fare animazione, questo volume va a completare allora la nostra offerta rivolta a studenti, giovani professionisti o semplici appassionati che vogliano incrementare la loro conoscenza di questo linguaggio e delle sue tecniche. Il testo offre una ricostruzione storica basata sull’analisi di 24 fotogrammi presi ad emblema di snodi importanti: lungo il percorso si incontrano fantasmagorie, flipbook e i primi “divi” animati, tecniche d’autore come lo schermo di spilli e mondi tridimensionali, ma anche Walt Disney, Miyazaki Hayao, Norman McLaren ed Evelyn Lambart, così come i “pupazzi” di Nightmare Before Christmas e gli anime. Allo stesso tempo però si sofferma anche sulle diverse declinazioni che può assumere la pratica dell’animazione e sul vastissimo insieme di pratiche e tecniche attraverso cui dare movimento – animare appunto – qualcosa di statico come le immagini disegnate o le foto di marionette di carta e di pupazzi di plastilina.
Marco Bellano insegna Storia dell’animazione (in inglese) all’Università di Padova. È autore di pubblicazioni internazionali sulla musica per film e sull’animazione, tra cui Václav Trojan. Music Composition in Czech Animated Films (CRC Press, 2019) e Allegro non troppo. Bruno Bozzetto’s Animated Music (Bloomsbury, 2021). Nel 2014 la SAS – Society for Animation Studies gli ha conferito il premio Norman McLaren-Evelyn Lambart per il miglior articolo accademico. È stato presidente del 29° convegno SAS (Padova, 2017).
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