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Lovecraft Country, una cancellazione non inattesa

In tanti ci speravano, dopo che la showrunner Misha Green aveva detto di essere al lavoro sugli episodi della seconda stagione, ma Lovecraft Country, la serie prodotta da HBO, si ferma alla prima stagione e non ci saranno ulteriori sviluppi: HBO ha annunciato infatti la cancellazione.

Ispirata al romanzo di Matt Ruff, uscito in italiano per Piemme, Lovecraft Country portava negli Stati Uniti segregazionisti degli anni Cinquanta per raccontare la vicenda del giovane afroamericano Atticus Freeman, reduce dalla guerra di Corea, che si metteva sulle tracce del padre, scomparso misteriosamente, insieme allo zio George e all’amica d’infanzia Letitia, scoprendo misteri e orrori inenarrabili, che andavano poi oltre la ricerca e lo perseguitavano ancora una volta tornato a Chicago.

Dieci episodi in cui si omaggiavano chiaramente le opere di Lovecraft, tra mostri, maledizioni, fantasmi, rituali, manufatti dal passato da trovare in labirinti degni di Indiana Jones, con un richiamo anche al folklore orientale con la presenza di una ragazza maledetta dal yokai di una volpe: per molti era un modo per andare oltre la fama di razzista di Lovecraft stesso, uomo comunque vissuto in altri tempi e capace di creare un immaginario del fantastico emblematico e senza tempo.

La serie era stata accolta con grandi consensi, sia di critica che di pubblico, anche se va detto che la qualità dei dieci episodi non era omogenea, con momenti molto riusciti e ben narrati, e altri più in sordina: d’altro canto, chi ha visto la prima stagione sa benissimo che è autoconclusiva, con un finale abbastanza definitivo, pensare ad un seguito era poco se non per nulla proponibile; Misha Green aveva in mente una nuova vicenda, su modello di serie come American Horror Story dove ogni stagione presenta una storyline a sé, su un futuro alternativo distopico con gli Stati Uniti divisi tra Nativi americani, neri e bianchi, ma la cosa a questo punto non è andata in porto, resta una cartina su come sarebbe stato questo mondo alternativo.

Agli appassionati non resta che vedere o rivedere i dieci episodi realizzati, leggere il romanzo e magari recuperare l’opera di Lovecraft, disponibile in varie edizioni, per scoprire omaggi e riferimenti.

Elena Romanello

Elena Romanello

Torinese, nerd e otaku dai tempi di Goldrake, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi.

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