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Il leggendario fumetto di The Walking Dead creato da Robert Kirkman 

Quando “The Walking Dead” fece il suo esordio nel 2003, il panorama del fumetto non sapeva ancora che stava per essere sconvolto da una tempesta di inchiostro e sangue. Creata da Robert Kirkman e inizialmente illustrata da Tony Moore e successivamente da Charlie Adlard, questa serie a fumetti non è solo un racconto di sopravvivenza in un mondo devastato da un’invasione di zombi, ma un’indagine profonda e spesso inquietante sulla natura umana stessa .

La trama si apre con un’immagine che da subito cattura l’immaginazione: Rick Grimes, un poliziotto di provincia, si risveglia da un lungo coma per scoprire che la civiltà è collassata. Gli zombi, che infestano le strade, sono solo l’ombra di una tragedia più grande. Rick, con la determinazione di ritrovare la sua famiglia, è catapultato in un mondo in cui l’umanità sembra essere a un passo dall’estinzione. Da questo punto di vista, “The Walking Dead” non è solo una saga di sopravvivenza, ma un potente dramma umano.

Il ciclo narrativo della serie segue un ritornello quasi inesorabile: gruppi di sopravvissuti trovano rifugio, l’equilibrio precario viene infranto, ei membri del gruppo devono affrontare la brutalità della nuova realtà. Questo schema non è semplicemente una struttura narrativa, ma una riflessione profonda sulla fragilità della società e la ricerca incessante di una speranza. Gli zombi, privi di qualsiasi dignità, sono ridotti a mere minacce da eliminare. Ma è nei confronti dei sopravvissuti che si trova il vero terrore. In un mondo senza regole, i veri mostri non sono le creature che bramano carne umana, ma le persone stesse che, spogliate delle loro maschere sociali, rivelano lati oscuri e crudeli.

Un aspetto fondamentale della serie è la rappresentazione del sesso e dei tabù. Kirkman utilizza questi elementi per amplificare la tensione e il trauma, dando vita a un racconto in cui le convenzioni sociali crollano insieme alla civiltà. La serie, con la sua narrazione cruda e spesso disturbante, solleva interrogativi sulla natura umana e le sue inclinazioni più basse. Rick Grimes, l’eroe tormentato del fumetto, affronta dilemmi morali che riflettono le inquietudini della nostra società, rendendo “The Walking Dead” non solo una storia di sopravvivenza, ma una meditazione sull’umanità.

Dal punto di vista visivo, la transizione da Tony Moore a Charlie Adlard segna un cambiamento significativo. Mentre Moore imprime un’impronta visiva ricca e vibrante ai primi numeri, Adlard adotta uno stile più sobrio e realistico. Questo passaggio riflette l’evoluzione della narrazione e dei temi trattati. Nonostante le critiche alla rappresentazione visiva e alla consistenza dei personaggi, la forza di “The Walking Dead” risiede nella sua capacità di mantenere un’elevata qualità narrativa attraverso gli anni.

Le edizioni italiane, curate da SaldaPress, offrono una visione differente del fumetto rispetto a quella statunitense. Utilizzando carta di alta qualità e presentando copertine in bianco e nero, queste edizioni offrono un formato diverso, pur mantenendo l’essenza dell’opera originale. Il formato “bonellide”, in particolare, ha contribuito a rendere la serie accessibile a un pubblico più ampio.

Il confronto con la serie televisiva, interpretata da Andrew Lincoln, mette in luce le differenze tra il Rick Grimes cartaceo e quello televisivo. Mentre il fumetto ritrae un protagonista complesso e tridimensionale, la versione televisiva a volte sembra ridotta a un personaggio meno sfumato e più prevedibile. Questo contrasto evidenzia la difficoltà di tradurre la profondità di un fumetto in un formato televisivo, spesso ridotto a cliché e dramma superficiale.

Nonostante le critiche e le differenze di adattamento, “The Walking Dead” rimane un’opera fondamentale. Attraverso il suo racconto di apocalisse zombie, Kirkman esplora le dinamiche umane con una profondità rara nel panorama fumettistico. La serie invita a riflettere su questioni etiche, morali e sociali, offrendo uno specchio inquietante ma illuminante della condizione umana. In un mondo dove la civiltà sembra svanire, “The Walking Dead” ci ricorda che i veri mostri possono essere nascosti dietro la faccia di chi consideriamo più umano.

Enrico Ruocco

Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE.
In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET.
Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO…
Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

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