Mr. Nobody di Jaco Van Dormael, presentato in anteprima mondiale alla 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore del Premio Osella, vede protagonisti le star Jared Leto e Diane Kruger, qui alle prese con uno dei film fantascientifici più apprezzati degli ultimi anni: un’opera d’arte incredibilmente espressiva, nonché una potente e suggestiva riflessione sullo scorrere del tempo.
È il 2029 e l’umanità è ormai immortale. L’ultimo uomo destinato ad una morte naturale, e per questo star idolatrata di un reality show, è Nemo Nobody. Con lui, lo psicologo Feldgeim che lo studia e lo analizza cercando di far emergere la storia della sua vita. Ma per Mr Nobody non esiste una sola vita… Ha nove anni, è alla stazione ferroviaria di Chance e, in seguito al divorzio dei suoi genitori, si trova alle prese con la sua prima grande decisione: seguire la madre o il padre. Da qui si dipanano una serie di scelte o di eventi che determineranno l’esistenza del protagonista, che si troverà così a vivere tante vite in una. La domanda di fondo, per Mr Nobody e forse per ciascuno di noi, è sempre quella: come sarebbe stata la mia vita, se quella volta non fosse andata così? Esiste una scelta migliore di un’altra?
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