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George Horwell / 1984 a fumetti

L’adattamento a fumetti di 1984 di George Orwell arriva in Italia dopo avere conquistato i lettori e la critica in Francia. È stato definito da Le Figaro “un’opera che toglie il fiato… un’alchimia della parola e dell’immagine” e da Le Monde “l’adattamento più audace”. Prefazione di Stefano Zecchi.

Esce in libreria 1984, il monumento della letteratura di George Orwell, nell’adattamento a fumetti di Xavier Coste: un’opera in cui le immagini si uniscono vorticosamente alle parole in una versione sorprendente dell’intramontabile distopia orwelliana. Pubblicato dalla società editrice Ferrogallico, è un’opera in brossura di 240 pagine a colori con la prefazione del professore Stefano Zecchi. «1984 è un’atroce denuncia non solo del totalitarismo, della comunicazione globale e del Grande Fratello che ci osserva instancabile da chissà dove», scrive Zecchi, «ma, in particolare, della stupidità e della miseria dell’uomo. Di un uomo incapace di credere in se stesso, di avere coraggio, di pensare in grande, di un uomo in grado di difendere soltanto la propria miserabile (spiritualmente) mediocrità, pauroso di perdere la sanità del corpo, vile e traditore. Una lucida, drammatica descrizione di un’umanità indifferente e vile, disposta a consegnare la propria persona a chiunque pur di liberarsi dal peso della responsabilità di scegliere e decidere con la propria testa. Questo è 1984: una
spaventosa e inappellabile accusa dell’essere umano».

Xavier Coste e 1984 a fumetti
Nato nel 1989 in Normandia, è autore di fumetti e illustratore. Dopo una laurea in arti grafiche a Parigi, nel 2012 pubblica il suo primo albo Egon Schiele, vivre et mourir (Casterman). Seguono numerose opere, tradotte in vari Paesi. Intervistato da Le Figaro, ha detto: «Ho lavorato all’albo di 1984 per tre anni, dopo quindici anni di maturazione. Mi sono attenuto con incrollabile fedeltà al testo di George Orwell, che ho ritradotto, cambiando solamente abiti ai personaggi. Ho lavorato principalmente al disegno e alla messa in scena, non al linguaggio. Mi sono dedicato alle architetture per sottolineare la dimensione oppressiva del romanzo: ho giocato sui rapporti di scala per rappresentare enormi edifici monolitici che schiacciano uomini ridotti a delle formiche. Ho segmentato il libro con quattro gamme di colori per dare una chiara identità alle diverse atmosfere tra il ministero, i quartieri proletari, la prigione e le apparizioni del Grande Fratello».

 

“L’adattamento più audace” (Le Monde)
“Un approccio contemporaneo. Una grafica sontuosa. Si viene trasportati nel mondo di 1984 come in un film” (Comixtrip)
“Un gioiello… che adattamento potente! Una qualità grafica impressionante” (France Inter)
“Un’alchimia della parola e dell’immagine. Mozzafiato” (Le Figaro)

 

 

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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