Le storie dell’immaginario sono a volte ambientate in luoghi inventati, a volte in posti realmente esistenti, e negli anni si sono moltiplicati itinerari e guide a questo. Alcune sono realistiche, altre invece mescolano realtà e fantasia come capita con Vampiri: dove trovarli, realizzato da Edizioni NPE in collaborazione con Imaginary Travel Ltd., per presentare un nuovo itinerario tra finzione e realtà dopo I luoghi di Lovecraft.
Questa volta, quindi, sono di scena i vampiri, protagonisti di leggende, miti, racconti, romanzi, film, serial TV, fumetti e videogames, e nelle pagine del libro emerge come programma il prossimo viaggio, appena si potrà riprendere a farlo, nei luoghi abitati dai più affascinanti e temibili non-morti letterari, una figura presente in varie culture fin dall’antichità, compresa quella classica, e poi riprese dal genere fantastico a partire dall’Ottocento.
Il volume si presenta come antico, risalente agli anni Trenta, con suggestive illustrazioni e una copertina rossa come il sangue, per portare in un mondo di storie, rievocate attraverso mappe, racconti di viaggio, notizie sulle abitudini dei vampiri e tutti i modi per scampare alla loro minaccia e salvarsi, che siano bellissime succhiasangue come la temibile Carmilla, orrende creature millenarie o affascinanti gentiluomini con un vizio nascosto.
I luoghi sono tanti e non solo quelli classici, come Londra e la Transilvania: ci sono stati vampiri letterari in Stiria, una Regione dell’attuale Austria, in Irlanda, in Francia, durante la Rivoluzione, in Grecia, in Russia, dove si intrecciano con il mistero dei Romanov, ma anche in Giappone, nel Maine, in Louisiana. Non mancano vampiri italiani, in luoghi come Napoli, Cernobbio, Venezia, Volterra, Roma e Bologna.
Le voci narranti sono tante, tra viaggiatori del passato e vampiri, si rileggono o scoprono classici e si raccolgono idee, tra realtà e fantasia per nuovi spunti per future vacanze, sia che si voglia avere comunque una visione realistica della vita e si ami la letteratura, sia se si creda che dietro alle leggende forse ci possa essere qualcosa, o sia bello credere così, anche se inquieta un po’.
Del resto, certi luoghi sono indubbiamente suggestivi, ancora oggi, con l’avvento della modernità e delle tecnologie, e come dice un viaggiatore anonimo citato nel libro Il problema dei vampiri in Transilvania non è trovarli, è liberarsene!
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