Nel cuore pulsante della Capitale, dove la storia e il presente si intrecciano in un balletto senza tempo, esiste un angolo di Roma che potrebbe sfuggire anche ai più attenti osservatori della città eterna: il Cimitero Acattolico. Alcuni, forse, non sono nemmeno a conoscenza della sua esistenza, nonostante si trovi a pochi passi dalla monumentale Piramide Cestia. Questa riflessione ci invita a considerare quanto a volte la bellezza e la storia possono trovarsi proprio sotto il nostro naso, eppure restare in ombra.
Il Cimitero Acattolico, noto anche come Cimitero degli Inglesi, è un luogo di sepoltura di grande fascino e significato storico. Spesso si sente dire: “Sono di Roma e non ho mai visto il Colosseo!” e il medesimo stupore può manifestarsi davanti all’idea di visitare un cimitero. Ma ciò che può sembrare un’attrazione insolita o addirittura inquietante, nasconde una ricchezza culturale e storica che merita attenzione. Questo cimitero, che si estende vicino alla Piramide Cestia, non è solo un luogo di riposo per molti, ma un capitolo affascinante della storia romana.
Fondato nel 1821, il Cimitero Acattolico ha le sue radici più antiche nel 1738 con la sepoltura di uno studente di Oxford. La sua nascita è avvenuta in risposta a una specifica esigenza: la Chiesa Cattolica non permetteva la sepoltura di protestanti, ebrei, ortodossi e suicidi in terra consacrata. Questo spazio sacro, quindi, ha assunto una rilevanza speciale come luogo di riposo per coloro che non potevano essere sepolti in altri luoghi consacrati. Gestito da un consorzio di quattordici ambasciate, il cimitero è un ente privato che si sostiene grazie alle generose offerte dei visitatori.
Passeggiando tra le sue tombe, ci si imbatte in una galleria di personalità di spicco, soprattutto artisti e poeti. Le lapidi raccontano storie di vite eccezionali, e tra queste spiccano i nomi di Antonio Gramsci e Carlo Emilio Gadda, figure emblematiche della cultura e della letteratura italiana. Ogni sepoltura è testimone di un’epoca e di una cultura, rendendo il cimitero non solo un luogo di memoria ma anche un interessante museo all’aperto.
A rendere ancora più affascinante l’atmosfera di questo cimitero è la vicinanza della Piramide Cestia, un’antica struttura che si stacca con maestosa imponentenza sullo sfondo. Ma c’è un altro elemento che aggiunge un tocco di incanto e mistero: i gatti. Questi felini, parte integrante della famosa colonia felina della Piramide fin dal 1850, si aggirano con una grazia quasi sovrannaturale tra le tombe ei viali del cimitero. La loro presenza non è solo un aspetto pittoresco, ma un collegamento con antiche credenze, poiché i gatti sono da sempre associati al mistero e all’arcano, temi che si intrecciano con la morte.
Visitare il Cimitero Acattolico è un’esperienza che va oltre la semplice esplorazione di un luogo di sepoltura; è un viaggio attraverso la storia, l’arte e le leggende che avvolgono Roma. È un luogo che invita alla riflessione e al silenzio, offrendo un’opportunità unica di connettersi con il passato e di scoprire la bellezza nascosta nella città eterna. Se vi trovate a Roma, non lasciatevi sfuggire l’occasione di esplorare questo angolo di tranquillità e storia che, come molti altri tesori della città, merita di essere conosciuta e apprezzare.
Foto di copertina di Carptrash
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