CorriereNerd.it

L’anime di Bey Blade

Dall’apprezzato manga “Bey Blade” di Takao Aoki è stata tratta una serie animata omonima, prodotta da Yomiko Advertising e Madhouse, che è stata trasmessa su TV Tokyo a partire dall’8 gennaio 2001. La serie racconta le avventure di quattro ragazzi: Takao, Max, Rei e Kei, molto diversi fra loro, ma uniti dalla passione per il Bey Blade. Nella versione italiana, la serie presenta sia una sigla di apertura sia una di chiusura con immagini esclusive create appositamente. Rispetto alla versione originale, i temi musicali sono stati sostituiti da una sigla italiana scritta da Alessandra Valeri Manera, composta da Max Longhi e Giorgio Vanni, e cantata dallo stesso Vanni. Questa sigla, intitolata Beyblade, è accompagnata da una miscela di immagini selezionate dagli episodi e alcune prese dalle sigle originali.

Tutto è cominciato con una serie di sfide fra Takao e i ragazzi del suo quartiere. Un giorno Takao si trova per caso a sfidare Kei, il capo di una banda rivale di Bey Blader, abilissimi e prepotenti. Dopo una prima sconfitta il nostro amico, con l’aiuto del professor Kappa (un amico superesperto di Bey Blade) mette a punto un nuovo Bey Blade, grazie al quale la seconda sfida con Kei termina in parità.
Questo secondo Bey Blade di Takao viene chiamato “dragoon” perché trae energia da una creatura misteriosa, un drago azzurro uscito da un’antica spada, prezioso cimelio della famiglia del ragazzo. Anche il Bey Blade di Kei è animato da una creatura del tutto simile ad un’aquila rossa. Durante un allenamento Takao e il professore fanno la conoscenza di Max, che dimostra subito di essere un ottimo blader.
Max invita i suoi nuovi amici nel negozio di hobbistica del padre, dove di lì a poco sopraggiunge il signor Daitenji, presidente della BBA (la federazione nazionale di Bey Blade) il quale annuncia di aver organizzato un torneo nazionale di Bey Blade ad eliminazione diretta, al quale i due amici decidono di iscriversi…
Satyrnet

Satyrnet

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che come noi vogliono crescere senza però abbandonare il sorriso e la capacità di sognare.

Aggiungi commento