Raccoon City, una ridente cittadina americana come tante altre, dove tutto sembra procedere nella normalità. Ma è realmente così? Leon S. Kennedy sta viaggiando per raggiungere il dipartimento di polizia cittadino e svolgere il suo primo giorno di lavoro l’incontro, con Claire Redfield diretta anche lei in città per vedere il fratello, ad una stazione di benzina cambierà la vita di entrambi per sempre…
Ecco finalmente tra le nostre mani di videogiocatori incalliti il remake di uno dei capolavori della Capcom: Resident Evil 2. Dopo ventun anni ci troviamo nuovamente a scegliere di vestire i panni del giovane e zelante poliziotto Leon o della indipendente Claire per le strade infestate di zombi (e non solo) di Raccoon City. La scelta tra loro non è soltanto puramente estetica, ma cambia l’evolversi della storia che si sviluppa su binari paralleli dopo la separazione forzata dei due ragazzi all’inizio del gioco. Ovviamente l’idea di Capcom già presente nell’originale e in Biohazard 1 garantisce al titolo un fattore rigiocabilità non indifferente, impreziosito anche dai cambiamenti che si possono trovare nella storia dello stesso personaggio al secondo playthrough.
Resident Evil 2 è il remake moderno del classico Survival Horror della software house giapponese, dotati di poche armi ci dovremo quindi immergere nelle location di Raccoon City per sopravvivere all’olocausto Zombi, risolvendo enigmi e sfide più o meno complesse. I livelli di difficoltà crescenti diminuiscono drasticamente le nostre possibilità di riuscita nella fuga… ma galvanizzano molti giocatori ai quali piacciono le sfide come un tempo. Lo sviluppo delle storie differisce parzialmente da quello originale, offrendo quindi una sfida nuova anche per chi conosceva il primo RE 2 a memoria, ma presenta un pò di sano backtracking anni novanta. Non stupitevi quindi di dover fare più volte il tratto stanza A stanza B perchè avete trovato un oggetto utile a risolvere un enigma, oppure di dover raggiungere il punto D passando nuovamente dal corridoio C dove si è sbloccato un passaggio. Un pò di corsa non ha mai ucciso nessun personaggio dei videogiochi… ma uno zombi o un mostro si! Quindi state sempre in allerta!
Gli armamenti di Leon e Claire ricordano quelli originali, con la pistola di lui che inizialmente sembra depotenziata rispetto a quella di lei, ma nel complesso sono impressionanti entrambi nel proseguo del gioco, grazie anche alle modifiche che potremo applicarci (sempre che cerchiate bene nelle location di gioco). Sarà ovviamente importante gestire al meglio i pochi proiettili che troveremo rispetto al numero di nemici, le polveri da sparo per crearne di nuovi e le armi secondarie (potenti ma limitatissime in numero). Diversamente dall’originale il coltello ora ha un numero limitato di utilizzi e spesso andrà sostituito perchè si romperà. Oltre a essere bravi nel saper contenere la vostra pioggia di proiettili, dovremo riuscire a sopravvivere con le scorte mediche (spray e erbe non sono mai abbastanza per i gamers) sparse per le aree. Dato che l’inventario personale può contenere pochi oggetti, sono indispensabili le casse “magiche” sparse per il gioco dove potremo stivare gli oggetti che al momento non reputiamo utili (magiche perchè sono interconnesse una con l’altra), queste sono quasi sempre vicine alle famose macchine da scrivere indispensabili per salvare la nostra posizione (sono però spariti i nastri d’inchiostro). L’inventario personale è si limitato ma può essere leggermente ampliato grazie a delle borse che si possono recuperare durante la storia.
Al termine del gioco verremo valutati sulla nostra prestazione e questo risultato (oltre agli achivment\trofei ottenuti) sbloccheranno extra per la collezione bozzetti\modelli oppure extra per il gioco quali costumi alternativi, nuove modalità, etc.
Il Remake di Resident Evil 2 si presenta in modo ottimale graficamente, soprattutto nei modelli dei protagonisti e degli antagonisti principali, anche le animazioni e gli ambienti di gioco sono molto belli da vedere. Sono rimasto solo un pò interdetto personalmente di due scelte a livello visivo: l’apertura delle porte e l’eccessivo (a mio parere) gore di alcune scene\location. Anche l’audio del gioco è di altissimo livello: suoni, voci ed effetti aiutano a rendere unica l’esperienza di gioco. Del gameplay ho ampiamente parlato, il gioco è uno dei pochi remake realmente riuscito che eguaglia l’originale trasportandolo ai giorni nostri. La longevità di certo non risulta come la media dei giochi di ultima generazione, qui per vedere tutti i finali dovrete giocare almeno quattro volte (2 per personaggio) con una media di diverse ore di gioco per playthrough. Non ci si può davvero lamentare.
Essendo disponibile per PC, PS4, XBOX ONE non avete scuse (a mio parere) almeno per provare la demo.
Voto: 8.8
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