Il vampiro, quale strana e misteriosa creatura; sempre dipinto con la nomea di essere malvagio ed assetato di sangue, colui che prova piacere nelle sofferenze degli esseri umani. Ebbene, Rigel vi farà cambiare idea riguardo a questi luoghi comuni, scoprirete quanto può essere triste e malinconico un vampiro, un essere strappato alla propria famiglia, ai propri affetti, costretto a vivere come un reietto; cosa rimane a questa creatura oltre che scoprire i misteri del suo nuovo essere, scoprire le sue nuove capacità e le sue nuove necessità, rendersi conto che per vivere ha bisogno del sangue degli esseri umani come nutrimento.
Rigel è un fumetto di ambientazione goth-dark creato da Elena de’ Grimani. L’autoproduzione di Rigel, pubblicata ad inizio anni 2000 con l’etichetta Anatema, è composta da tre volumetti (La settima congrega, Il requiem dell’unicorno, Creature dell’Altrove) più uno spin-off intitolato Tìnebra. La successiva serie Rigel Interlunium è stata prodotta da Panini Comics, sotto l’etichetta Cult Comics ed è composta da quattro volumi editi dal 2002 e il 2004. La serie Interlunium, anche se riprende alcuni personaggi dall’autoproduzione, è da considerarsi completamente separata da essa. Tra l’autoproduzione ed Interlunium, infatti, non c’è continuity. Anche lo stile grafico cambia molto. Alla serie ha fatto seguito il volume autoconclusivo Anedonia, pubblicato sempre da Panini nel 2014 e interamente sceneggiato e disegnato da De’ Grimani.
Rigel è una vampira da ormai otto secoli, prescelta dal fuoco. Possiede, cioè, dei poteri particolari dovuti ad un sangue particolarmente potente e raro. A causa di questo i suoi genitori, accusati di stregoneria, furono bruciati sul rogo quando lei era molto piccola. O almeno questa è la versione che le è sempre stata raccontata, in quanto Rigel ricorda molto poco del suo passato da umana. Continuò a vivere con gli zii insieme al fratello Caleb e al gatto Sortilegio. Nel frattempo uno stregone e vampiro, Artemius, cominciò a studiarla, presentandosi a lei come amico immaginario e finendo, una volta cresciuta, per innamorarsene. Alla morte di Caleb, Rigel tentò il suicidio. Fu ritrovata quasi esangue da Artemius, che, per non perderla, la trasformò in vampiro. Per permettere questo, dato che il sangue rimasto a Rigel non bastava, Sortilegio le donò metà della sua anima.
I risvolti psicologici che implica essere un Vampiro sono molti e molto complessi; forse addirittura degni di una tesi di laurea, ma d’altronde chi potrebbe confutare quello che verrebbe scritto se non un vero vampiro? Comunque questo non toglie che questo sconvolgimento psicologico non possa proprio creare quei “mostri” in cui siamo abituati a vedere i vampiri; però l’idea che chi è stato trasformato in vampiro invece di diventare un mostro assetato di sangue, invece, diventi un’essere saggio e triste per la sua condizione è altresì interessante; non dovrebbe essere difficile immaginare che questo essere quasi immortale invece di dedicarsi a torturare il genere umano, invece si dedichi a scoprire quali siano le sue capacità per poterle sfruttare al meglio. Immaginatevi cosa è possibile apprendere con secoli e secoli a disposizione, gli studi che si possono intraprendere, le conoscenze accumulate di giorno in giorno, la crescita dell’intelletto che questo essere può accumulare; magari potreste anche stupirvi che per nutrirsi il vampiro non è obbligato ad uccidere la sua preda, ma che può accontentarsi di un minimo “prelievo” e far dimenticare l’accaduto alla vittima. Ebbene Rigel può mostrarvi tutto questo e molto di più
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