Con l’aiuto di Massimiliano Morelli lo staff di Animeclick è riuscito ad ottenere una breve intervista con la direttrice del doppiaggio e dialoghista, Marzia Dal Fabbro, che svela in anteprima assoluta alcune delle voci dei personaggi principali della serie e parla anche della serie da lei recentemente curata, Deltora Quest, chiarendo diverse cose su di essa. L’intervista
http://www.animeclick.it/news/25240-soul-eater-su-rai-4-animeclickit-intervista-marzia-dal-fabbro
AnimeClick.it: Ciao Marzia, sono Cloud della redazione di AnimeClick.it. Come procede il doppiaggio di Soul Eater? Ci puoi anticipare qualcosa sulle voci dei protagonisti principali?
Marzia Dal Fabbro: Certo! Mi fa piacere poter dare qualche anteprima sulle voci. Soul sarà doppiato da Stefano Crescentini e Maka da Veronica Puccio, Death the Kid da Emiliano Coltorti, mentre per Black Star abbiamo deciso di seguire la linea giapponese facendolo doppiare a una voce femminile, la bravissima Monica Bertolotti. Shinigami avrà la voce di Oreste Baldini, mentre il Dott. Stein è interpretato da Christian Iansante.
AnimeClick.it: Tu ti sei occupata anche della direzione del doppiaggio e dell’adattamento dialoghi di un’altra serie con marchio The Licensing Machine, Deltora Quest. Tuttavia, molti hanno criticato quel doppiaggio, in maniera oggettiva per quanto riguarda il perpetuo riutilizzo dei doppiatori su più personaggi, cosa che avveniva in quasi ogni episodio. Si è deciso di proseguire in questo modo anche per Soul Eater o di “curare” un po’ di più il comparto voci di questa serie?
Marzia Dal Fabbro: Per ciò che riguarda Deltora Quest, i tempi e le modalità di lavorazione erano molto diverse. Ricevevamo solamente pochi episodi alla volta da doppiare in tempi piuttosto stretti. I budget contenuti purtroppo non permettono di utilizzare un numero troppo vasto di doppiatori (ogni doppiatore è un costo in più). Tuttavia, devo dire che da sempre è pratica nei cartoni animati di utilizzare gli stessi attori per doppiare più personaggi nelle diverse caratterizzazioni (in passato dei nostri grandi doppiatori di cartoni riuscivano a doppiare un intero episodio con 2 o 3 voci! Uno di questi talenti straordinari è stato, tra gli altri, Franco Latini). Naturalmente a tutti noi direttori piacerebbe poter cambiare voce per ogni ruolo minore e lavorare con quanti più doppiatori possibili, ma purtroppo non siamo sempre in condizione di farlo. Credo sia importante che anche i fans capiscano che il doppiaggio è sottoposto spesso a elementi che condizionano le scelte artistiche (questi elementi sono essenzialmente tempi e costi).
Tuttavia, con Soul Eater, abbiamo la fortuna di avere l’intera serie a disposizione, situazione totalmente diversa rispetto a Deltora Quest. Questo ci permette di avere una visione complessiva e di ottimizzare l’utilizzo delle voci, senza dover ricorrere a eccessivi doppioni. Inoltre, nel caso di Soul Eater, molti personaggi cosiddetti “minori” sono presenti in vari episodi della serie ed è quindi evidente che non copriranno altri ruoli minori.
C’è da dire inoltre, che la tipologia della serie si differenzia molto da Deltora Quest. In Deltora, il fatto che alcuni personaggi minori (guardie, gnomi, etc) siano doppiati dalle stesse voci, non snatura sostanzialmente lo stile della serie, mentre in Soul Eater ogni personaggio e ogni battuta contribuiscono a rendere la serie assolutamente geniale e unica nel suo stile. Spero apprezzerete le nostre scelte, sarò molto felice di leggere i vostri commenti… buoni e cattivi!
AnimeClick.it: In Deltora Quest sono presenti, inoltre, diverse censure ai dialoghi e adattamenti poco fedeli all’opera originale giapponese, con italianizzazioni apparentemente fatte di propria iniziativa. Come vi siete comportati con l’adattamento di Soul Eater – ad esempio, con i nomi dei vari attacchi usati dai personaggi – una serie che andrà in onda su un’emittente quale Rai 4, finora caratterizzata dalla trasmissione di Anime fedeli all’originale e senza censure, né video né audio, con un pubblico aggiornato e, allo stesso tempo, esigente nella cura dell’edizione italiana di una qualsivoglia serie?
Marzia Dal Fabbro: I dialoghi di Deltora Quest sono stati elaborati dalla versione americana (doppiata in Canada per l’esattezza). Non abbiamo ricevuto alcun copione o materiale video in giapponese. Posso dire che mi sono mantenuta fedelissima alla versione “americana”, poiché questo era stato richiesto dall’emittente e laddove la versione americana non dava soluzioni convincenti, ho fatto riferimento ai romanzi di Emily Rodda tradotti in italiano, dalla quale è stata tratta anche la serie. Potrei quindi argomentare ogni singola scelta dicendovi il perché o da dove è stata tratta. Ovviamente, mi è difficile dire quanto la versione americana (e di conseguenza quella italiana) si scosti da quella giapponese, probabilmente la versione americana è stata “americanizzata” e molte delle sfumature che i giapponesi tendono a dare ai loro prodotti, sono andate perdute. Questo mi rincresce, anche a me piace un lavoro approfondito sul testo per rendere con la massima aderenza la traduzione di termini o concetti, ricordando comunque che l’adattamento, come sapete, non può mai essere una semplice traduzione letterale.
Nel caso di Soul Eater, tuttavia, devo dire che la situazione è più fortunata. Lavoriamo con il video originale in giapponese (che permette di conoscere lo stile e le intenzioni della versione originale) e abbiamo (io e Paolo Turco, l’altro dialoghista della serie) a disposizione i copioni delle versioni francese e americana, nonché i fumetti manga e le versioni sottotitolate in italiano. C’è insomma materiale a sufficienza per interrogarsi sulle possibili soluzioni di traduzione. Inoltre, abbiamo la fortuna di collaborare con Massimiliano Morelli su tutto ciò che riguarda la traduzione di termini (mosse e attacchi dei combattimenti, nomi di persone e luoghi, etc) e di idiomi o modi di dire giapponesi. Massimiliano è bilingue con il giapponese ed ha una cultura straordinaria su questo tipo di prodotto, quindi è un vero piacere poter collaborare e decidere insieme passo per passo, episodio per episodio, le scelte di adattamento. Come in qualsiasi traduzione – e il doppiaggio è sempre un compromesso (non necessariamente riduttivo però!) – siamo coscienti che ci saranno sempre persone che condivideranno o disapproveranno determinate scelte e questo è assolutamente normale e legittimo. Credo però che quando ad una scelta si è arrivati consapevolmente, valutando tutti gli elementi possibili, quella scelta anche se non condivisa, vada comunque rispettata.
Spero davvero che vi potrete godere questa bellissima serie in italiano, senza essere troppo “distratt
i” dal doppiaggio ed entrando così nel vivo delle avventure degli studenti della Shibusen… (ooops, ho anticipato anche la scelta di mantenere il nome Shibusen!).
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La storia di Soul Eater ruota attorno agli studenti della Shinigami Buki Shokunin Senmon Gakko (chiamata più comunemente con il nome di Shibusen), una scuola professionale per meister (maestri) e le loro buki (armi demoniache che possono assumere la sembianza umana). La scuola è stata creata da Shinigami-sama, il Dio della Morte, che assolve anche alla funzione di preside.
Ogni meister combatte con una buki, sua compagna, e lo scopo finale della scuola è di mantenere la pace e impedire che sorga un nuovo kishin: un meister demoniaco che ha quasi fatto sprofondare il mondo nel caos.
Riassumendo, quindi, i doppiatori principali dell’Anime saranno:
Soul: Stefano Crescentini (L in Death Note, Hijikata in Gintama)
Maka: Veronica Puccio (Nunnally in Code Geass, Jasmine in Deltora Quest)
Death the Kid: Emiliano Coltorti (Haku in La città incantata, Yoite in Nabari)
Black Star: Monica Bertolotti (Jakotsu in Inuyasha, Nozomi in Yes! Pretty Cure 5)
Shinigami: Oreste Baldini (Takumi in NANA, Tatsuo in Il mio vicino Totoro)
Dott. Stein: Christian Iansante (Mugen in Samurai Champloo, Vincent Law in Ergo Proxy)
Soul Eater andrà in onda su Rai 4 a partire dal prossimo settembre, assieme a Eureka Seven.
Restate sintonizzati per la seconda parte di quest’approfondimento sull’edizione italiana dell’Anime, nonché per l’imminente intervista con Massimiliano Morelli!
Grazie a Debris per la nota
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