Blondie e Dagoberto (Dagwood Bumstead) è un fumetto statunitense “cult” che ha iniziato la sua esistenza nel lontano 1930. Era incentrato sulla vita dei Bumstead, una famiglia americana che, diciamo così, era nel raggio del “normale”. Una giovane e graziosa Blondie desiderava disperatamente sposare il ricco Dagoberto, ma il suo miliardario padre era contrario. Nonostante ciò, i due si sono sposati comunque, anche se Dagoberto è stato diseredato e costretto a cercarsi un lavoro. Da questo momento, tutto si concentra sulla vita di questa famiglia di classe media.
Blondie è una donna emancipata, sfacciata e piccolo-borghese, mentre il povero Dagoberto deve sempre affrontare problemi infiniti in ufficio e combattere con quei fastidiosi venditori ambulanti. Nel corso degli anni, hanno avuto figli che sono cresciuti e sono diventati adulti a loro volta, ampliando così il ringhiozo familiare.
La serie è stata creata da Murat Young e ha debuttato nel lontano 1930, mentre Alex Raymond e suo figlio Jim si occupavano dei disegni a partire dal 1933. Dopo la morte di Murat nel 1973, suo figlio Dean ha continuato a scrivere le storie insieme a Jim Raymond, figlio di Alex Raymond, finché non si è unito a loro anche il loro cugino Vinny. Insomma, un vero e proprio caso di famiglia!
Nonostante il cambio di artisti nel corso degli anni, la serie è rimasta incredibilmente popolare, tanto da essere pubblicata in oltre 2000 giornali in 47 paesi e tradotta in 35 lingue diverse. Ovviamente, si sono anche cimentati con il mercato estero, e anche noi poveri italiani siamo stati costretti a sopportare le loro avventure. Hanno fatto la loro comparsa negli anni ’30 come “Bettina e Bargio” su alcune riviste italiane, e poi, dopo una pausa di vent’anni, hanno iniziato a infestarci ancora una volta. Hanno trovato il loro nefasto posto su diverse pubblicazioni dell’Editoriale Corno, come “Okay” ed “Eureka”, e hanno persistito nel disturbare la nostra vita con apparizioni su riviste come “Il Mago” della Mondadori.
Perfortuna per noi, questa invasione di Blondie e Dagoberto non si è fermata lì. Hanno iniziato a invadere anche i giornali, come il Messaggero, e a comparire sulle pagine dei fumetti, sempre pronti a rendere le nostre giornate ancora più tristi. E così, siamo condannati a sopportare le loro scempiaggini per chissà quanto tempo ancora. Speriamo solo che qualcuno abbia la pietà di porre fine a questa tortura!
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