Pubblicato negli Stati Uniti nel 2005 da Leisure Books, Il sangue di Manitou è il quarto di una serie avente come protagonista Harry Erskine, “veggente, erborista e cartomante”, noto in Italia per l’interpretazione datane da Tony Curtis nel film Manitù, lo spirito del male (The Manitou, 1978) di William Girdler, tratto a sua volta dal romanzo omonimo pubblicato nel nostro paese da Cappelli. Gli altri titoli della serie, inediti in italia, sono The Djinn (1988) e Burial (1992). Abile nell’incrociare miti di diversa estrazione, ne Il sangue di Manitou Masterton riprende alcune delle figure leggendarie dei Nativi americani e le fa incontrare/scontrare con le radici del vampirismo originate dalla sua terra d’elezione, la Romania: non le fascinose figure in mantello nero care a cinema e letteratura, ma la vera essenza del mito, quella degli strigoi, ancora massicciamente diffusa nel paese.
Ancora poco noto in Italia, Graham Masterton (Edimburgo, 1946) è riconosciuto a livello mondiale come uno dei grandi maestri dell’horror: in Francia gli viene intitolato un prestigioso premio letterario, il “Prix Masterton”, giunto quest’anno alla nona edizione, e le sue opere vengono regolarmente pubblicate in diversi paesi, come Francia, Belgio, Olanda, Svezia, Grecia, Polonia, Romania. Masterton vanta una lunga carriera come giornalista e scrittore: è autore di oltre cento tra romanzi e racconti che hanno collezionato riconoscimenti di pubblico e critica in molti paesi. I suoi maggiori successi sono Charnel HouseMirror (vincitore della Silver Medal of West Coast Review of Books), The House That Jack Built e Pray. Tre dei suoi racconti sono trasposti sul piccolo schermo per la serie “The Hunger”, prodotta da Tony Scott. I diritti di uno dei suoi ultimi romanzi, Trauma (2002), sono stati acquistati dal regista Jonathan Mostow (“U-571”) e diverranno a breve un film. Di Masterton, Gargoyle ha già pubblicato nel 2006 Spirit. (vincitore di uno Special Edgar conferito dalla Mystery Writers of America),
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