Mentre rientrava da una conferenza sull’evoluzione dell’utilizzo dei labor nella polizia a seguito degli ultimi sviluppi del “Babilon Project”, Shinobu (comandante della 1°a sezione veicoli speciali) assiste a un attentato terroristico.Il ponte di Yokohama che collegava la banchina di Honmoku e quella di Daikoku viene colpito e distrutto da un missile. Tramite un filmato ottenuto misteriosamente da un network americano e trasmesso in televisione, viene scoperto che a sganciare il missile è stato un aereo F16 J in dotazione all’ASDF giapponese.
L’ASDF nega qualsiasi coinvolgimento con l’incidente. Non convinto della veridicità del filmato, Goto (comandante della 2°a sezione veicoli speciali) incarica Matsui (investigatore amico di Goto) di investigare a proposito.Nel frattempo un uomo di nome Arakawa contatta Goto e Shinobu (che per chi non conosce la serie, è una donna; Shinobu, non Arakawa.ndRyo) presentandosi come membro del JSDF (Joint Staff International Investigation Bureau) e mostrando un videotape alternativo sui fatti riguardanti l’attentato. Nel videotape si nota, seminascosta, la presenza di un F16 S, un modello di aereo diverso da quello rilevato nel filmato passato in TV e non in dotazione all’ASDF.Arakawa svela inoltre che la notte del bombardamento del ponte, un aereo dell’USAF scomparve durante un volo di addestramento. L’USAF ufficiosamente ammette che si tratta dello stesso F16 S notato nella zona incriminata poco prima dell’esplosione.Il JSDF ritiene che dietro quello che è avvenuto ci sia un gruppo paramilitare a cui appartengono esponenti dell’esercito, della politica e dell’industria bellica.
L’obbiettivo di questo gruppo è di cambiare in modo drastico la situazione politica in Giappone, ormai troppo abituata alla pace.Il capo di questo gruppo è un uomo chiamato Shige Yakihito (vecchia fiamma di Shinobu ai tempi dell’accademia di polizia).Arakawa chiede l’aiuto di Goto per le indagini. In un primo momento Goto rifiuta, ma successivamente, a causa di un secondo incidente, decide di collaborare alle indagini.Nel secondo incidente sono coinvolti la base aerea Misawa dell’USAF e l’ASDF.Come conseguenza dell’incidente, Misawa e le altre base aeree vengono circondate dalle forze di polizia comprese la 1°a e 2°a sezione.Ritenendo insufficente l’intervento delle forze dell’ordine, il segretario capo del Gabinetto (Chi? Goku?ndRyo) decide di far intervenire le forze dell’JSDF per mantenere l’ordine nella zona metropolitana e in preparazione di future emergenze.
Si delinea la possibilità di una guerra civile in piena regola, il che spinge gli Stati Uniti a intervenire.E’ in questo scenario che Tsuge e il suo gruppo agiscono per portare a termine il loro obiettivo, mentre Goto raduna i membri della vecchia 2°a sezione (Noa, Asuma, Shinshi, Hiromi, Ota) per stanare e bloccare Tsuge.
Insomma, un gran casino!Il film, che uscì a 4 anni di distanza dal primo, può vantare la regia di Mamoru Oshii e un’accurata realizzazione tecnica.Le animazioni sono molto buone, con l’introduzione di una buona dose di computer graphics, che pur senza giungere ai livelli di “Ghost in the Shell”, viene utilizzata in maniera oculata senza sfociare in brutte sovrapposizioni e contribuisce a creare quel senso di realtà presente in Patlabor 2.Il film alterna lunghi momenti di dialogo a momenti di azione serrata e incessante nel tipico stile di Oshii.Si fa un abbondante usa del grand’angolo e dalle tipiche inquadrature di grandi spazi cittadini e non, accompagnati solo da musiche senza l’accompagnamento di parlato.Il character design è affidato ad Akemi Takada, il cui tratto quasi non si nota, e Masami Yukii. L’effetto finale è un po’ atipico per chi è abituato al design degli OAV e del film precedente (seppure anche tra questi vi fossero delle differenze). Il mecha design è del solito Yutaka Izubuchi (ottimo come al solito.ndRyo).Le musiche sono affidate all’onnipresente Kenji Kawai (Ghost in the shell).
Il senso fondamentale del film sta nelle motivazioni che spingono Tsuge a tentare il colpo di stato e quello che ha vissuto nella giungla quando è stato ferito e le considerazioni che questo lo ha portato a fare. Tutto ciò è riassunto nel dialogo a distanza tra Goto e Arakawa dopo l’incontro all’acquario. Sembra quasi che Oshii denunci un certo tipo di atteggiamento del mondo industrializzato che sostiene la guerra in paesi meno sviluppati e interviene solo se può avere un vantaggio di tipo politico ed economico.
La domanda che aleggia su tutto il film è: è meglio una pace ingiusta che una guerra giusta (La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?ndGigi Marzullo)?La domanda che più d’ogni altra mi ha tormentato dopo avere visto Patlabor 2, Š stata: ma perchè l’hanno chiamato Patlabor (beh, forse Pasquale 2 non era molto indicato… senza offesa per quelli che si chiamano Pasquale.ndRyo)?Da vecchio fan di Patlabor, ho sempre pensato che esso fosse costituito principalmente, oltre che dai labor, dai membri della 2øa sezione (Noa, Azuma, ecc..), Shinobu, Shige e gli altri comprimari.In Patlabor 2, quelli della seconda sezione, ed anche i labor, appariranno sì e no per 15 minuti in tutto il film.Matsui appare più di Noa e gli altri messi insieme. I veri protagonisto sono Goto, che pur facendo finta di sottomettersi a Shinobu, fa la parte del leone (addirittura, in una scena, si vede Goto davvero incazzato.ndWDIM)(io sono un grande ammiratore di Goto, ho sempre creduto che il protagonista fosse lui, altro che labor… avete visto l’OAV di Patlabor “Karuizawa per due”? Semplicemente imperdibile…ndRyo) e Shinobu che in effetti non combina molto se non nella parte finale.
Giudizio finale: da vedere assolutamente, specialmente se si è amanti di Patlabor o di Oshii (davvero gagliardo come regista.ndWDIM)
WDIM
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